~La verità dell'inconscio~

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"Ehy scusa..." al mio richiamo la ragazza dai folti capelli scuri si volta verso di me, il suo viso angelico mi incanta "...Sai vedi quel ragazzo?" Le indico Ethan che cerca di non guardare dalla nostra parte per cercare di nascondere l'imbarazzo , lei segue con lo sguardo il mio dito, sembra confusa e non dice nulla "Bhe avrebbe qualcosa di molto importante da dirti, sai é molto timido..." sul suo volto si forma un sorriso perplesso "Qualcosa di importante? non ci conosciamo..." biascica leggermente
"Fidati non so cosa sia ma qualcosa da dirti ce l'ha" lascia il suo drink quasi finito sul bancone e incrocia le braccia al petto voltandosi verso di me "Non posso dire di fidarmi di due sconosciuti..." alla sua affermazione da snob mi verrebbe da sputarle in faccia, ma ha fatto colpo su di Ethan non su di me..."Facciamo così, se alla fine non é nulla di importante e ti ho fatto solo perdere tempo ti offro qualsiasi drink tu voglia..." con fare scocciato rotea gli occhi al cielo e beve in un colpo solo le ultime due dita del suo drink "Ok...va bene ci sto, ma preparati, in questa disco preparano un Bloody Mary spettacolare!" Si alza dallo sgabello e comincia ad andare verso il divanetto dove é seduto Edgar, da come cammina posso dedurre che é mezza brilla "Ah scusa...Ethan credo che sia astemio!" Fermandosi barcolla leggermente poi si volta verso di me con uno sguardo tra il confuso e il scocciato, si toglie i tacchi per essere più stabile e riprende per la sua strada...

Prendo il posto della ragazza bruna e mi giro verso il barista, ovvero il cameriere di prima, ancora non capisco come faccia a servire un'intero locale da solo "scusa..." Richiamo il ragazzo indaffarato a shakerare un cocktail, si volta verso di me guardandomi di sfuggita "cosa ti servo?" Mi domanda come se fosse di routine, mentre è intento a versare il drink nelle coppe da cocktail "Lavori da solo qui?" Alle mie parole mi guarda forse sorpreso, esita un po' di volte prima di rispondere "...Si, la mi ragazza é in vacanza co' amiche é devo gestí il locale da solo..." mi guarda di traverso e mi mette in soggezione, non so nemmeno io perché gli sto dando tutta questa confidenza, forse l'effetto dell'alcol? "Perché non assumi momentaneamente qualcuno?..." gli domando di getto "Oh...no, la mia ragazza é estremamente gelosa e per ora si sono offerte solo ragazze quindi sarebbe un casino...ora scusami ma devo servire questi Bloody Mary" mi dice prendendo abilmente il vassoio "oh si scusa...non ti volevo trattenere..." mi fa un mezzo sorriso e poi sparisce tra quella folla che solo a guardarla mi mette i brividi, sembrava massacrato chissà per quante ore ha fatto avanti e indietro con un vassoio in mano...
torna dopo poco ma mi accorgo di lui solo quando lo sento imprecare a bassa voce "porcaputtana...non ce la posso fare" lo osservo mentre sbatte amareggiato il vassoio con ancora un drink sul bancone "Tutto bene?" A sentire la mia voce lo vedo sussultare "Si, solo che in questi giorni sono distrutto, non riesco manco a ricordare quanti drink devo prepará... offro io" mi dice passandomi l'ultimo Bloody Mary rimasto nel vassoio, inizialmente preferisco evitare, ma vedendolo in queste condizioni, accetto l'offerta e mando giù un sorso, inevitabilmente al sapore dell'alcol e quel retrogusto di pomodoro mi viene da tossire "Ma...che ca' dentro ce sta er pomodoro!?" Cerco di dire mentre mi tolgo il sapore rivoltante di pomodoro e qualcosa di piccante con dell'acqua statami passata dal barista abbastanza divertito dalla mia reazione "Per l'esattezza vodka, succo di pomodoro e tabasco!".
Restiamo a parlare per un po' fin quando il ragazzo che ho scoperto chiamarsi Federico, non torna a servire i tavoli e preparare drink, così vedendolo decisamente indaffarato scendo dallo sgabello e volendo andare un'attimo fuori per fumare una sigaretta devo attraversare la folla fino all'uscita, mi faccio coraggio e mantenendo sangue freddo mi faccio strada fra la gente, il terrore che qualcuno mi tocchi non mi lascia andare ma non posso rimanere nemmeno ferma in mezzo a questo bordello...

Restiamo a parlare per un po' fin quando il ragazzo che ho scoperto chiamarsi Federico, non torna a servire i tavoli e preparare drink, così vedendolo decisamente indaffarato scendo dallo sgabello e volendo andare un'attimo fuori per fumare una si...

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Riesco a vedere finalmente l'uscita ma pochi passi più avanti sento una mano palpare carnalmente una mia natica, subito la scosto violentemente per poi voltarmi verso l'incrimanato pronta a scagliarmici contro, ma al vedere quel viso mi viene un colpo al cuore "che cazzo stai facendo Damiano!" Mi faccio prendere forse esageratamente la mano, ma non accetto che qualcuno mi tocchi in quel modo...
Non risponde si avvicina solo maggiormente a me e pur avendo lui davanti non riesco a rimanere calma, ci conosciamo da poco più di una settimana e non mi posso fidare ciecamente, potrebbe solamente approfittarsi di me, ma no cazzo, non lo voglio nemmeno immaginare...
Si avvicina al mio orecchio e mi cinge i fianchi "Sei proprio bella..." biascica e capisco che è ubriaco, sta sicuramente delirando ma non mi capacito del fatto che pur essendo pietrificata dalla paura, la sua vicinanza e le sue parole riescano ancora ad allettarmi, "Damiano quanto hai bevuto?" Sussurro al suo orecchio di risposta mentre gli circondo il collo con le braccia, nasconde il viso nell'incavo del mio collo e le sue parole vibrano sulla mia pelle "non sarò mai ubriaco quanto me fai diventà te..." il suo respiro bollente quasi mi brucia e se solo non fosse per tutte le persone che abbiamo in torno probabilmente a quest'ora non risponderei più delle mie azioni, so perfettamente che in questo momento non è lucido, però surrealisti dicevano che nell'inconscio si aveva la totale libertà di espressione...

Lo trascino fuori dal locale e ci sediamo su un muretto vicino all'edificio, rimaniamo in silenzio passandoci una sigaretta a turno fin quando non decide di sdraiarsi appoggiando la testa sulle mie cosce, mi sfiora una guancia con il dito ripetendo le medesime parole "Sei bellissima..." mi viene spontaneamente da sorridere "E tu sei sbronzissimo!" Rido e ride anche lui forse perché prima l'ho fatto io..."Ehy ti riaccompagno a casa se no rischi di farti qualcuna" dico ironicamente ma non avendo nessuna reazione da parte sua lo osservo meglio capendo che si è addormentato, o forse è svenuto.
Non sapendo il suo indirizzo ho cercato di chiamare Victoria una decina di volte dal telefono di Damiano, che ho sbloccato poco legalmente utilizzando il suo dito come se fosse un cadavere ma purtroppo non ha risposto, uguale gli altri ragazzi, che oltretutto c'ho messo un'eternità a trovare perché Damiano li ha salvati con nomi decisamente discutibili come "Fettuccina" e "Vincenzo", inoltre non ci tengo a rientrare nel locale che negli ultimi venti minuti si è riempito ancora di più, così l'unica soluzione che rimane e portarlo a casa mia (e di Diana)...

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Volevo solo dirvi che da ora in poi probabilmente la storia si farà più interessante, ma purtroppo credo che dovrete aspettare un po' visto che tra non troppo ho un'esame (voglio morire) e grazie ancora di tutto il vostro supporto!
P.S: il disegno l'ho fatto molto tempo fa é quindi non rispecchia a pieno le figure di Coraline e Diana ma spero che vi piaccia comunque!

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