Prima di alzarmi rimango qualche istante ad osservarlo, il suo viso così rilassato appoggiato sulle mie gambe è profondamente solcato da occhiaie scavate, gli occhi sono delineati da un leggero strato di matita, sembra uno sguardo tormentato o forse semplicemente stanco e averlo così vicino mi fa uno strano effetto, sento la sua cassa toracica salire e scendere lentamente, il suo profumo sciupato di colonia si fonde con quello deciso della sigaretta da poco accesa e mi invade le narici, noto le labbra screpolate e lievemente accarezzo i capelli nocciola arruffati.
Ho quasi timore di dover pronunciare il suo nome, non so nemmeno io il perché, forse per non lasciarlo andare via da me, non mi sono mai relazionata così velocemente con qualcuno ma Damiano é riuscito a lasciarmi un segno, uno di quelli che non vorresti cancellare ma che se non fai attenzione finirà per sbiadirsi da solo, quella notte in quella pizzeria nel suo sguardo, ho rivisto gli stessi occhi di Cesare, gli stessi occhi che purtroppo quella stessa sera si sono spenti...Vengo distratta da un rumore che proviene da alcuni divanetti esterni del locale "Cretino hai rotto il bicchiere!" Sentire la voce di Diana mi sorprende ma ancora di più vederla seduta a cavalcioni su quello che credo essere Leonardo, improvvisamente mi sento fuori posto, un po' come il terzo incomodo ma che gli altri due non sanno manco che esista, mi faccio coraggio e cerco di svegliare Damiano "Ehy Dam... svegliati!" Ripeto le stesse parole diverse volte finché non lo vedo fare un segno di vita, ovvero aprire lentamente gli occhi con fare stordito, si mette a sedere e se in un primo momento penso che mi stia per fare un sorriso, nel secondo lo vedo girarsi verso l'aiuola dietro di noi e rigurgitare l'anima, presa alla sprovvista non so come aiutarlo e l'unica cosa che posso fare è tenergli i capelli che gli ricadevano sul viso, rimaniamo così finché tossisce per l'ultima volta, dopo essersi ripulito con la sua stessa manica della giacca si rimette a sedere sul muretto, lo stesso dove pochi secondi prima aveva appoggiato lo stomaco per porgersi maggiormente verso l'aiuola che fino a pochi istanti fa era stracolmo di fiori ormai non più scarlatti.
"Scusa..." Esordisce lui mentre tira fuori dalla tasca dei pantaloni le sigarette "nun te volevo vomita' de fianco" continua con voce più roca del solito, estrae una sigaretta dal pacchetto quasi finito e la porta alle labbra, poi come se si sentisse osservato si volta verso di me "voi una?" Mi porge il pacchetto ancora aperto ma io nego con la testa "comunque non ti devi scusare, sapessi quante volte è capitato a me..."
Mi guarda come sorpreso mentre espira il fumo in quel modo che mi fa andare in tilt il cervello "Non pensavo fossi una tipa da alcol, prima hai toccato a stento 'no shottino..." Il fatto che è al corrente di questa cosa mi mette leggermente in imbarazzo, ciò significa che mentre brindava vivamente con gli altri ogni tanto gli cadeva l'occhio su di me... "Ho avuto un passato abbastanza burrascoso e le mie uniche vie di fuga erano alcol e droga, così in questi ultimi due anni sto cercando di...regolarmi..." non risponde l'unica cosa fa è tenere il viso basso a tal punto da non permettermi di vedere il suo sguardo, mentre ascolta le mie parole constata di aver sporcato il polsino della giacca e solo quando tra noi cala il silenzio riprende parola "te va di rientra'?" Ed ecco che alle sue parole tutti i miei piani (anche se banali dal momento che si trattava di ritornare a casa) crollano anche perché alla mia non risposta Damiano scende dal muretto e mi porge la mano quasi come per convincermi "Eddaje! Se nun te pia' poi ce ne andiamo!" Due cose nuovamente mi colpiscono la prima, il fatto che sembra quasi che la sbronza gli sia passata e la seconda quel "ce ne andiamo" fa sottintendere che ce ne andremo insieme...giusto?
"Okay, ma niente superalcolici!" Fa uno sbuffo che pare una via di mezzo tra una risata e un sospiro "uno Spritzettino?" Mi domanda con un sorrisino sghembo "e che Spritz sia!" esclamo ormai rassegnata, afferrò la sua mano che per tutto questo tempo era rimasta a mezz'aria, scendo dal muretto e seguo Damiano mentre restiamo mano nella mano, a pochi metri della porta però devia la strada verso gli stessi divanetti dove avevo intravisto Diana e Leonardo, lascia la mia mano e improvvisamente il freddo mi pervade lasciandomi quasi un vuoto, si toglie la giacca e la appoggia tutto tranne che delicatamente al fianco dei due che solo al rumore della stoffa che sbatte sul divanetto si accorgono di noi e si staccano dal bacio parecchio appassionato "a Lello! Tacci tua se succede qualcosa a sta giacchetta..." Damiano si assicura che Leonardo tenga d'occhio la sua giacca purtroppo imbrattata e Diana mi guarda con uno strano sorrisino così mi avvicino a lei "Perché me guardi così?"
"Eddai su, che avete fatto voi due?"
"Noi due? Ma guarda chi parla, ve conoscete da meno di 24 ore!"
"Ah giusto! Stasera non torno a casa..."
"Come non torni a casa!?"
"Dormo da Leo"
"Dea nun stai a corre 'n po troppo"
" 'nfatti ho detto dormi'!"
"E secondo te quello vole solo dormi!"
"Lo conosco non lo farebbe mai!"
"Hai imparato a conoscerlo in queste 3 ore scarse?"
"Ma no, da più di due anni da instagram!..."
"Fai come vuoi...però sta attenta!"
"Certo mamma..."
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Capitolo parecchio corto e senza una vera trama ma mi dispiaceva lasciarvi senza nulla per tutto questo tempo!
PS: in ogni capitolo ho aggiunto una canzone casuale o non che potete ascoltare durante la lettura, basta che fate "swap" a sinistra del disegno iniziale.
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Coraline|Måneskin
Fanfic...dimmi le tue verità... Coraline cerca di liberarsi del passato ma forse ancora non sa che la vera gabbia é il suo presente... NB: In ogni capitolo ho aggiunto una canzone casuale o non, che potete ascoltare durante la lettura, basta che fate "swa...