Chapter eighteen.

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Urlo al vento quella frase che lo fa fermare di colpo. Non mi interessa se adesso tutti i miei vicini crederanno che io sia pazza, perchè solo ora ho capito veramente cosa provo.

Resta qualche secondo fermo, girato di spalle. Vado verso di lui ma quando si avvicina a me, mi blocco. Con un piccolo scatto incolla le nostre labbra, mentre dentro il mio stomaco le farfalle fanno a botte tra di loro.

Finalmente.

Delle piccole goccioline d'acqua cadono su di noi, segno che sta incominciando a piovere. Alziamo con difficoltà lo sguardo sopra le nostre teste, mentre la pioggia cade sempre piú velocemente.

Rimaniamo a guardarci negli occhi, che finalmente esprimono i nostri veri sentimenti.

"Sei mia adesso." sussurra questa frase, prima di combaciare le nostre labbra bagnate dalla pioggia.

Sono sua.

Le sue labbra sono cosí soffici e rosee, mentre le mie sono leggermente screpolate per colpa del freddo. Mi costringe ad allacciare le gambe intorno al suo bacino, ma restiamo comunque sotto la pioggia.

Ad un tratto comincia a camminare verso la mia casa, continuando a baciarmi. Con un piede chiude la porta dopo che siamo entrati e non perde tempo a poggiarmi con la schiena contro il muro.

Lentamente i miei piedi toccano il pavimento, ma lui incolla sempre di piú i nostri corpi.

È cosí bello...
Anche con i capelli disordinati e le labbra gonfie.

Metto fine al nostro lungo bacio, per prendere fiato. Nel mentre, lo osservo. I suoi smeraldi cercano di incrociare il mio sguardo che trovano dopo qualche istante.

Poggio le dita sulla sua bocca, proprio come aveva fatto lui prima e questo mio gesto lo fa sorridere. Mordo il mio labbro quando vedo le sue fossette spuntargli sul viso. Prende una ciocca di capelli, che mi è scivolata davanti agli occhi, e la avvolge intorno al suo dito.

"Come ho fatto a non capire dall'inizio che tu eri quella giusta per riuscire a cambiarmi?" domanda sussurrando ad un palmo di distanza dalle nostre labbra. Alzo le spalle sorridendo. Non resisto a lungo e unisco le nostre bocche, mettendo una mano sulla sua guancia.

Con un veloce movimento mi riprende in braccio, salendo le scale diretto nella mia stanza. Senza nemmeno chiudere la porta, mi poggia sul letto e si posiziona sopra di me.

Non riesco a credere a tutta la perfezione che si presenta ai miei occhi.

Le nostre labbra si cercano mentre le sue mani si insinuano sotto la mia maglia, sfiorandomi ogni centimentro di pelle. Lo avvicino di piú a me abbracciandolo, con la paura che possa scappare da un momento all'altro.

"Resti con me questa notte?" chiedo affannata, inserendo le mani nei suoi capelli. Annuisce, lasciando un altro bacio sulla mia bocca per poi coricarsi di fianco a me.

Gli circondo la vita con le braccia, lasciando cadere la testa sul suo petto. Sono sfinita. Troppi avvenimenti in una sola giornata.

Voglio solo sapere qualcosa di piú sull'uomo che ha ammesso di amarmi.

"Piccola, mi stai stringendo troppo forte." ride di gusto, mentre mi risveglio dai miei pensieri. Arrossisco violentemente e tolgo le braccia dal suo busto. Lui però me le riporta in quella posizione.

Che figura...

"Non ho detto che mi dava fastidio. Solo, non mi uccidere." la sua risata è qualcosa di unico. Gli sorrido alzando il viso verso il suo e sussurrandogli un piccolo 'scusa'.

I suoi occhi mi guardano curiosi e le sue labbra sono incurvate in un sorriso. Non ho sonno, eppure sono quasi le cinque del mattino.

"Perchè fai del male a persone innocenti?" la mia voce risuona debole e fioca nella stanza. Lui emette un lamento, allontanandosi un pò da me. Ci rimango male, quando si gira dal lato opposto.

Perchè mi ignora? Forse non dovevo fare una domanda del genere.

Mi siedo sul letto, aspettando una sua risposta che non arriva. Vado vicino a lui e metto la testa sotto il suo braccio, per averlo vicino. Ha un'espressione triste. Lo abbraccio nuovamente, rimanendo incollata a lui.

"Scusami, non volevo..." alza il suo sguardo verso di me, sforzando un sorriso. Lascio un piccolissimo bacio a stampo sulle sue labbra.

"Scusami tu per essere cosí stronzo e per averti ignorata." si scusa con voce roca. Sorrido facendo sfiorare i nostri nasi. Ad un tratto mi ritrovo sotto di lui, che mi guarda come se fossi la cosa piú bella del mondo.

Provo a sporgermi per toccare ancora le sue labbra, ma con scarsi risultati perchè tiene le mie braccia sopra la mia testa. Una risatina lascia la sua bocca, quando si avvicina lentamente a me.

Fa sfiorare le nostre labbra, ma non le combacia pienamente. Scende sul mio collo lasciando baci umidi sotto la mascella.

"Oh, andiamo!" esclamo quando morde il mio labbro. Voglio baciarlo, ma lui, da perfetto stronzo, non me lo consente. Sorride soddisfatto, mentre cerco di liberarmi dalle sue mani che tengono saldamente ferme le mie braccia.

"Cosa c'è?" domanda facendo finta di nulla e continuando la sua tortura.

"Baciami. Ho bisogno di sentire le tue labbra sulle mie." lo supplico sembrando quasi patetica. Per un momento decide di non darmi ascolto, incominciando a mordere un lembo di pelle della mascella.

"Potevi dirmelo prima, piccola." con una risata si fionda sulla mia bocca mentre le nostre lingue si rincorrono. Incrocia le nostre mani, accarezzando il dorso della mia con il pollice.

Questo gesto mi trasmette cosí tanta sicurezza. Vorrei restare cosí per tutta la vita.

Si stacca per riprendere fiato, volgendomi un sorriso mozzafiato.

"Ti amo anche io, Harry." parlo dopo qualche secondo. I suoi occhi si illuminano prima di unire piú violentemente le nostre labbra.

Prendo il suo viso tra le mani, tenendolo saldamente attaccato al mio. Le sue braccia avvolgono il mio corpo in un abbraccio che trasmette molte cose.

Trasmette tutti i suoi veri sentimenti, tutte le sue paure, tutte le sue insicurezze...

Ma soprattutto, trasmette tutto il suo amore.

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TO BE CONTINUED...

I'm back!
Love you all.

Sex or Love? [h.s.] IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora