XIV

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Can

L'incontro è stato devastante, vederla così risoluta nel volermi tagliare definitivamente fuori dalla sua vita mi ha distrutto.

E' arrabbiata, è ferita e non posso biasimarla, non l'ho tagliata fuori dalla mia vita io per primo?

Ancora non riesco a capacitarmi di come possa aver pensato di lasciarla, di andare via ed abbandonarla quando ora il solo pensiero di dover affrontare un altro giorno, un'altra settimana senza vederla mi sembra intollerabile.

I miei foschi pensieri vengono interrotti dallo squillo del telefono, attivo il vivavoce mentre continuo a guidare, è il mio amico Metin. Incredibile,  sembra come se avesse percepito che ho bisogno di lui.

- Abi, come stai? Non ti sei fatto più sentire, tutto bene Can? -

- Metin, niente sta andando per il verso giusto, per telefono è complicato spiegare che ne dici di raggiungermi al capanno? Ti andrebbe? -

- Certo, non c'è problema, passo a prendere qualcosa da mangiare per cena e arrivo -

Riattacco con un animo leggermente risollevato al pensiero di vedere Metin, è stato sempre in grado di aiutarmi a vedere le cose nella giusta prospettiva, spero riesca anche questa volta perchè io veramente in questo momento non vedo alcuna soluzione, da qualsiasi parte guardi la situazione.

Arrivo al capanno e comincio ad accendere il fuoco e ad apparecchiare la tavola, ho appena finito che vedo arrivare il mio amico di sempre con il suo sorriso smagliante e le mani ingombre di buste del take away.

Le posa sul tavolo e mi stringe stretto in un abbraccio fraterno che sembra non finire mai, è come se già sapesse tutto, sapesse già come mi sento e di cosa ho bisogno in questo momento.

Ci stacchiamo per guardarci un attimo negli occhi, è così, sa già tutto, con lui non c'è bisogno di parole per esprimere quello che provo, ci basta uno sguardo per capirci.

Mi da una pacca sulla spalla e mi invita a sederci prima che la cena si freddi, mentre mangiamo mi racconta delle ultime novità riguardanti amici comuni cercando di alleggerire l'atmosfera per un po', almeno il tempo di mangiare qualcosa.

Una volta finito mi alzo per buttare tutti i contenitori del cibo, torno a sedermi e comincio a raccontare come un fiume in piena, penso di non aver  mai parlato così tanto in vita mia. Cerco di fargli capire come mi sono sentito tradito, di come non abbia ragionato, di  come mi senta miserabile per quello che è successo, di come Sanem non voglia più avere niente a che fare con me.

Mi ascolta in silenzio, l'espressione sorpresa quando sente dell'incidente e delle serie conseguenze che ha avuto.

Smetto di parlare all'improvviso così come ho iniziato, ho vuotato il sacco e mi sento sfinito e stremato da tutte le violente emozioni che mi ha fatto rivivere il racconto di quello che è successo.

Metin mi guarda in silenzio per un tempo interminabile prima di parlare.

- Can, sinceramente questa volta non ti capisco. Non capisco cosa ti sia passato per la testa. Mi dispiace dirlo amico ma hai veramente incasinato tutto nel peggiore dei modi, non riesco a capire perchè tu l'abbia aggredita, dimmi perchè?
Per aver sacrificato qualcosa di preziosissimo per lei?
Per aver cercato di aiutarti in un momento di difficoltà?
Capisco l'orgoglio,  ma insomma  quella ragazza avrebbe fatto di tutto per te e questa è diventata una colpa? 
Mi dispiace abi, ma veramente il tuo comportamento non ha senso, non è che le cose si stavano facendo troppo serie e hai voluto trovare una scusa per scappare?
Pensaci bene amico, perchè io veramente non capisco e non ti riconosco.
Metterle le mani addosso, urlarle contro, lasciarla andare via in piena notte da sola,  ma cosa ti è preso?

Tu sai che sei un fratello per me,  ma il mio senso di giustizia in questa situazione veramente non riesce a trovare  una giustificazione al tuo comportamento -

Sospira, si alza in piedi e comincia a camminare avanti e indietro passandosi la mano tra i capelli, poi torna a sedersi davanti a me.

- Ascolta Can io ho visto Sanem diverse volte in questi giorni, non avevo idea di cosa fosse successo nè lei ha accennato a niente se non al fatto che ha avuto un incidente, ma ho voluto chiamarti per capire cosa fosse successo perchè  sinceramente quella che si è presentata nel mio ufficio non è più la Sanem che conoscevo.
E' una donna ferita nel corpo e nello spirito, angosciata e sofferente, è come se la sua luce si fosse spenta e fosse rimasto solo un guscio vuoto. Guarda, non voglio girare il coltello nella piaga, ma amico questa volta devi farti un serio esame di coscienza per  capire che cosa ti sia passato per la testa e imparare dai tuoi errori -

Non posso far altro che abbassare il capo e rimanere in silenzio.

Metin è sempre stato così, non è l'amico che cerca sempre di giustificarti, di farti sentire che hai ragione a tutti i costi anche se hai torto marcio.
E' un amico sincero ed è per questo che lo apprezzo enormemente.

- Detto questo ora vorrei capire cosa intendi fare perchè, per come la vedo io, la situazione non è per niente semplice. Cosa pensi di  fare?
Ti arrenderai sconfitto,  ammettendo le tue colpe ritirandoti in sordina, o combatterai per la donna che sostieni di amare?

Pensaci Can,  vi siete già lasciati per poi riconciliarvi, ma questa volta la situazione è molto, molto diversa. Io sarò sempre al tuo fianco per quel che mi riguarda anche se ricorda che Sanem è una mia cliente e ciò che condivide con me può solo restare fra noi, questo deve essere chiaro. 

Lo guardo realizzando il senso delle sue parole - L'hai  assistita  nella vendita del profumo vero? -

Scuote la testa - Can, ripeto, per quel che concerne il mio rapporto lavorativo con lei non posso dirti niente, ma se mi chiedi di darti la mia opinione come amico di Sanem  ti dico che hai fatto un grosso danno amico. Se pensi di volerla indietro dovrai essere pronto a darti da fare, e parecchio, altrimenti non credo che arriverai da nessuna parte -

Beviamo qualcosa insieme e poi mi lascia da solo con i miei pensieri, non posso che concordare con ogni parola che ha detto, ogni accusa che mi ha fatto,  ora dovevo solo trovare in me la risposta alla domanda che mi aveva fatto:

Quanto intendevo lottare per riaverla?

Una possibilità per amare ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora