Can
Riesco a mandare giù qualche boccone delle pietanze che mi vengono servite subito dopo che lei se n'è andata quindi lascio in fretta il ristorante per tornare alla mia postazione d'assedio sulla spiaggia.
Voglio che mi veda, voglio che si renda conto che non mi arrenderò questa volta, che farò tutto ciò che è in mio potere per farle capire che la voglio per non lasciarla andare mai più.
Il tempo sta cambiando in fretta, mi giro verso il mare solo per rendermi conto che si sta avvicinando una vera e propria burrasca, penso per un attimo alla barca che fortunatamente è ben ormeggiata al sicuro in porto.
Poco dopo comincio a sentir cadere le prime gocce che ben presto diventano una pioggia torrenziale. Non mi muovo, non mi interessa, non morirò per un poco di pioggia, sono abituato a tutto in mare durante le lunghe traversate che ho fatto in tanti anni di navigazione.
ll cielo diventa sempre più fosco mentre un forte vento sferza il mio viso con gocce pesanti e gelide, ma io continuo insistentemente a guardare verso la terrazzo, concentro la mia mente su di lei. Penso al sorriso di Sanem, sospiro, vorrei tanto essere di nuovo il destinatario di quello splendido sorriso.
Il rombo dei tuoni insegue sempre più da vicino le vampate dei fulmini, il centro della burrasca si si sta avvicinando. Sono ormai completamente, irrimediabilmente inzuppato, ma non importa, passerà la tempesta e tornerà il sole, così come sogno che passi presto la tempesta tra noi e torni per me quel senso di pace che solo accanto a lei ho potuto sperimentare nella mia vita.
Ah Can, ah, come hai potuto pensare di rinunciare a quello che eravate insieme, sono questi i pensieri che mi passano nella testa mentre la tensione che mi ha invaso dal momento in cui mi sono seduto davanti a lei a quel tavolo, comincia a sciogliersi in un pianto sommesso che mi scuote per non so quanto tempo. Non saprei più dire dove finiscano le lacrime e dove inizi la pioggia.
La tempesta imperversa violenta fuori e dentro di me, forse era ciò di cui avevo bisogno dopo quasi due mesi di angoscia costante, di rimorso e di rammarico.
Forse avevo bisogno di questo momento di sfogo.Tra le gocce che imperlano le mie ciglia mi pare di intravedere una movimento sulla terrazza, cerco di schiarire la vista passando la mano sul viso ma la pioggia è talmente violenta che ormai risulta quasi impossibile tenere gli occhi aperti.
Il suono cupo di un altro tuono sembra scuotere anche la sabbia della spiaggia su cui sono seduto, il vento sibila nelle mie orecchie e percepisco la pesantezza di ogni singola goccia che mi colpisce tanta è la forza con cui stanno cadendo, tra tutto questo ad un certo punto mi pare di sentire una voce chiamarmi.
- Caaaaan-
Aguzzo la vista per guardare attraverso il muro di pioggia che si sta abbattendo su di me in quell'esatto momento, riesco a vederla per un attimo, mi sembra che faccia dei gesti con le mani nella mia direzione, impiego qualche secondo a capire che mi indica di andare da lei.
Mi alzo in piedi incredulo e mi avvicino al fabbricato per essere sicuro di non aver sognato, questa volta sento chiaramente la sua voce chiamarmi - Caaaannn, vieni qui - Mi pare anche di sentir dire "stupido caprone" ma non ne sono proprio certo.Corro verso le scale e comincio a salire i gradini a due a due, arrivo al cancello in ferro battuto che porta al suo appartamento e la trovo in piedi, aldilà dell'inferriata, che cerca di coprirsi con un asciugamano mentre lo apre per farmi entrare. Corriamo insieme verso la veranda mentre un altro fulmine squarcia il cielo e di lì a poco l'ennesimo tuono scuote il fabbricato, la vedo sussultare.
Come vorrei abbracciarla! So bene quanto abbia paura dei temporali, le avevo promesso un giorno che l'avrei protetta per sempre, che l'avrei tenuta tra le mie braccia in modo che sapesse che non doveva avere paura di niente, che c'ero io con lei, ed invece ero stato forse io stesso la peggior tempesta della sua vita.
Arriviamo sotto il portico, abbiamo entrambi il fiato corto, si gira verso di me furibonda-
-Cosa pensavi di fare? Stupido caprone, che vuoi fare fermo lì in mezzo ad un finimondo del genere? Vuoi farmi morire? -
Mi passo una mano sul volto e sugli occhi per guardare meglio il viso che amo tanto. Mi sembra in questo momento ancora più bella di quanto ricordassi, mi viene istintivo, non riesco a fermarmi, mi avvicino fulmineo e la prendo tra le braccia. La sento irrigidirsi per la sorpresa, poi pian piano sembra rilassarsi, sospira ed io non posso non inspirare il suo meraviglioso profumo beandomi di questo breve istante di assoluta felicità. Purtroppo ben presto realizza quello che sta accadendo, si irrigidisce di nuovo spingendo forte con le mani sul mio petto per sciogliersi da quel meraviglioso abbraccio.
- Ne yapıyorsun, cosa stai facendo? -
-Scusami, è stato solo un attimo di debolezza-
Mi guarda imbronciata mentre il suo respiro non sembra ancora aver riacquistato un ritmo naturale, si passa una mano tra i capelli e sospira.
-Vai, vai in casa e asciugati, anzi fai una doccia calda, sarai gelato dopo essere stato tutto quel tempo sotto la pioggia. Haydi, dai forza, intanto cerco qualcosa da darti per coprirti quanto avrai finito-
Sorrido divertito per la sua premura, è così la mia Sanem può essere arrabbiata ma deve sempre prendersi cura di tutti.
Mi spinge verso quello che deve essere il bagno e poi chiude la porta dietro di me, sono estasiato nel sentirmi circondato dal suo meraviglioso profumo, inspiro profondamente, qui sì che sento la mia Sanem.
Mi guardo intorno curioso, creme, trucchi, saponi e tutta una serie di confezioni di farmaci, immagino che le siano stati prescritti dai medici per la sua convalescenza: acido folico, un complesso multivitaminico, ferro.
Mi riscuoto e mi affretto a spogliarmi per infilarmi sotto la doccia, comincio in effetti a sentire decisamente freddo. Il calore dell'acqua mi regala una sensazione meravigliosa sulla pelle. Sciolgo la coda con cui tengo legati i capelli e mi affretto a lavarmi per tornare da lei il prima possibile, sono impaziente di vedere che piega prenderà questo inusuale incontro.
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Una possibilità per amare ancora
FanficCan è veramente deluso e arrabbiato scoprendo che Sanem ha venduto il suo profumo a Fabri, è convinto che il loro rapporto sia ormai compromesso per sempre. Polen cerca in ogni modo di approfittare della situazione per frapporsi fra i due e ripre...