XIII

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Sanem

Arriva finalmente il giorno in cui mi tolgono  la fasciatura che opprimeva il mio torace in maniera intollerabile solo per rendermi conto che forse non era quella che mi dava una persistente  sensazione di peso sul cuore, di mancanza di respiro.

Quello che sento nel profondo, quel dolore devastante che stringe il mio cuore in una morsa continua e mi toglie il respiro,  non ha niente a che fare con l'incidente.  Tutto quel dolore si è trasformato per qualche tempo in collera, in indignazione.

E' come se tutta la rabbia e la delusione che avevo provato in quei giorni tremendi in ospedale e poi a casa sia esplosa per poi  placarsi con quel breve incontro in cui ho cercato con tutta me stessa di dargli l'impressione di odiarlo e di disprezzarlo per quello che mi aveva fatto.

Quel confronto mi ha svuotata di ogni energia per giorni, dover fingere di detestarlo è stato devastante, posso provare quanto voglio a convincere lui e gli altri, ma solo la mia anima sa quanto dolore si nasconde in ogni lacrima silenziosa versata durante la  notte per non far sentire a nessuno la mia disperazione.

Ho visto il suo sguardo prima sorpreso e poi ferito dal mio atteggiamento e dalle mie parole taglienti, mi rendo conto di non essere stata me stessa in quegli istanti, mi ha invasa una rabbia inarrestabile al pensiero di quello che mi aveva fatto.

Volevo fargli male come lui ne aveva fatto a me, tanto male.

Mi aveva illusa che potesse essere l'uomo della mia vita, mi ero donata a lui ed ora ne avrei dovuto affrontare da sola le conseguenze  perchè, a quanto pare, nella sua vita non può esserci posto per me o per un figlio.

Non posso ancora credere che dopo quello che avevamo condiviso fosse stato capace di cancellare tutto con un colpo di spugna netto, come se io non fossi mai esistita, noi non fossimo mai esistiti ed era  tornato  come se niente fosse alla sua vita precedente con Polen.

L'idea che due giorni prima ero tra le sue braccia e due giorni dopo stringeva tra quelle stesse braccia quella donna riusciva a farmelo detestare visceralmente anche se...

Anche se il mio cuore riusciva solo a pensare con rammarico  che se avessi saputo che quello sarebbe stato l'ultimo bacio, l'ultimo abbraccio, lo avrei stretto ancora più forte a me, avrei assaporato ancora di più il suo calore e la meravigliosa sensazione di appartenenza che solo lui, sono sicura, saprà mai darmi.

Sapevo che non sarei mai veramente riuscita a togliermelo dal cuore e dalla mente, ci sarebbe stato sempre e solo lui per me, per sempre.

Non avrei mai amato nessuno come avevo amato lui.

Una possibilità per amare ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora