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I giorni passano e non riusciamo ad avere notizie certe di Sanem, ho avvisato Emre che partirò a breve e dovrà farsi carico lui dell'agenzia durante la mia assenza.
Se anche non dovessi sapere dove si trova esattamente Sanem ho deciso di partire a breve con la mia banca, direzione Napoli.  Ho deciso di andare via mare prima di tutto perchè ho bisogno di pace e di stare solo con me stesso e riflettere sul mio comportamento nei confronti dalla donna che amo, poi  perchè sogno di convincere Sanem a tornare con me e dividere con lei un romantico viaggio di ritorno per riavvicinarci e ritrovarci.

Trascorro il mio tempo libero al porto preparando la barca alla traversata, facendo le riparazioni e i rifornimenti necessari. Questo e gli ultimi impegni in agenzia tengono la mia mente occupata in attesa di partire, avevo deciso di andare nei Balcani lasciandola, mentre  ora sono in procinto di partire per l'Italia alla ricerca di lei.

L'investigatore privato mi ha informato che il segnale del suo telefono è stato intercettato per pochissimo tempo per cui il software non è riuscito a restringere l'area in  cui si trova,  ha potuto solo confermare che si trova a Napoli o dintorni. A questo punto gli ho detto che partirò e ci terremo in contatto in modo che possa rettificare la rotta in base alle indicazioni che dovessero arrivarmi da parte sua.

Sono determinato come non lo sono mai stato in vita mia, ho capito  che senza lei  non vivo, non dormo, non mangio, non posso stare, non esisto.

Le  lunghe telefonate con mio padre e le chiacchierate notturne davanti a un bicchiere di whisky con Metin mi sono servite in questi giorni come una sorta di  terapia, sto iniziando a capire tante cose di me, chi sono, perchè sono cosi.
Ho capito che l'abbandono di mia madre ha compromesso la mia capacità di avere fiducia nelle persone, Sanem ne ha pagato il prezzo più alto, è bastata una mezza verità, un segreto celato ed io ho perso la testa. Mi sono sentito mancare la terra sotto i piedi ed ho riversato su di lei tutte le frustrazioni di una vita di bugie da parte di mia madre che mi prometteva di tornare presto ed invece non l'ha mai fatto se non quando ormai era troppo tardi.

Ora devo andare innanzitutto a porre rimedio ai miei errori, chiedendo perdono alla donna che amo, ma ho intenzione, non appena tornato a Istanbul,  di cominciare una terapia con uno specialista che mi aiuti a capire quanto i miei comportamenti siano influenzati da quel bambino solitario e abbandonato che non ha voluto rassegnarsi per tanto tempo al fatto di essere stato rifiutato dalla propria madre.

Mi rendo conto che ciò non giustifica il mio comportamento rude, nei modi e nelle parole, di quella notte al capanno con Sanem.
Per quello fatico io stesso a trovare una valida spiegazione, potevo essere arrabbiato, deluso, ma perchè sia arrivato a stringerla con forza e ad urlarle contro non riesco a spiegarmelo io stesso. Non sarò mai in grado di chiederle abbastanza scusa per questo, me ne rendo perfettamente conto.

Voglio solo un'altra possibilità per dimostrarle quanto l'amo, quanto sia dispiaciuto per averla ferita e per aver anche lontanamente pensato di poter vivere senza di lei, chiedo solo questo.

Mi manca troppo , mi sembra di non poter respirare se non è vicino a me.

Farò di tutto per farmi perdonare, non può essere veramente finita lo so, lei mi ama di un amore sincero che solo ora riesco a riconoscere identico dentro di  me, solo ora che lei è lontana riesco a riconoscere la profondità dei sentimenti che provo per lei.

Voglio stare con  Sanem, stringerla a me per non lasciarla andare mai più, farò tutto ciò che è in mio potere per chiederle perdono, non mi arrenderò, devo, devo ritrovarla e riconquistarla o la mia non potrà più essere chiamata vita senza di lei.


Una possibilità per amare ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora