CAPITOLO 9

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LEXA POV

Ci stiamo baciando da un tempo indefinito, mi manca l'aria ma non ho intenzione di staccarmi, ma lo fa lei, indietreggiando.

'Lexa scusa..io non volevo davvero..' Dice mentre si allontana

'non sai da quanto aspettavo questo momento..' Inizio a piangere e mi avvicino alla donna di cui sono follemente innamorata.

'perchè piangi Lexa ?'

'perchè ti amo Clarke, ti amo da mori-' non faccio in tempo a finire la frase che le squilla il cellulare, non ho visto chi la stava telefonando ma è subito sbiancata.

Si allontana un po' e dopo alcuni minuti la vedo inginocchiarsi e mettersi le mani sul viso, lascio cadere la borsa a terra e corro da lei.

'ehi..che è successo?' Alza lo sguardo e ha gli occhi gonfi, rossi e pieni di lacrime, senza dire nulla la abbraccio, mette il suo viso nell'incavo del mio collo, mentre io le accarezzo i capelli e le do leggeri baci sulla testa.

Decido di allontanarmi, prendo le sue guance delicatamente con le mie mani e inizio ad accarezzarle, lei chiude gli occhi e si lascia cullare.

Le lascio un bacio all'angolo delle labbra.

Fa un sospiro e quando apre gli occhi mi viene un magone in gola.

Sono spenti.

'Clarke ti va di dirmi che è successo ?'

'Lexa..' Non riesce a parlare per i troppi singhiozzi.

'shh andiamo a casa ora'

Ci dirigiamo verso la macchina, durante il tragitto nessuno parla, ma non ho mai smesso di stringerle la mano.

Quando arriviamo lei scende di scatto entra nel mio attico e si chiude in camera.

'ti prego Clarke apri, parla con me' e non risponde.

'io mi siedo qui e ti aspetto' dico, mentre mi siedo dando le spalle alla porta.

CLARKE POV

Lexa è fuori dalla mia porta ormai da un'ora così decido di farla entrare.

Apro la porta e si alza di scatto

'Clarke..' sussurra

'ti prego Lexa entra' supplico

Lei non ci pensa due volte e si siede nel letto e mi fa cenno con la mano di sedersi accanto a lei.

'Mi ha chiamato il giudice per il processo..vogliono portarmi via Elia, dicono che non posso tenerlo perchè non sono sposata e non sono responsabile..ti rendi conto ? Non posso perderlo Lexa'

si alza dal letto con una faccia schifata, arrabbiata, i suoi occhi sono diventati quasi neri, mi mette paura e quando tira un pugno sul muro faccio un salto.

Preoccupata si avvicina subito e si mette in ginocchio davanti a me.

'perdonami..è che non accetto queste cose, tu sei una zia perfetta, e sicuramente anche una madre perfetta' e facendomi l'occhiolino mi dice 'e anche una moglie meravigliosa'

'il tuo avvocato che dice?'

'Lexa..non ho un avvocato..non posso permettermelo'

'okay, non preoccuparti, il mio è uno dei più bravi di LA'

'non posso Lex, stai già facendo troppo per noi'

'Lascia che vi aiuti' mi dice pregandomi

Non le rispondo, le allaccio le braccia attorno al collo e le gambe attorno alla vita e ci abbracciamo.

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