CAPITOLO 12

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CLARKE POV

'oddio Lex..stai piangendo ?' Dico mentre parcheggia davanti a casa mia.

'Elia per favore, mi aspetti dentro ?' Gli chiedo e lui annuisce.

Appena scende mi slaccio veloce la cintura e mi giro verso di lei.

'ehi..non piangere, noi ci saremo sempre, puoi venire tutte le volte che vuoi qui okay ?' Le sussurro mettendole due dita sotto il mento e alzandole il volto.

'ora, vai a casa e preparati, sta sera mi vieni a prendere e staremo insieme tutto il weekend'

'io e te ? Da sole sole ?' Mi chiede con le lacrime agli occhi.

'bhe se non vuoi, farò altro' dico sorridendo.

'io..si lo voglio, ma oggi è venerdì e hai la serata cinema con-' non la lascio finire che la bacio.

'shh, alle 20, puntuale'

Cerco di aprire lo sportello dell'auto ma è bloccato.

'pensavi di andare via senza darmi un bacio ?'

'in realtà si, Lexy, a dopo' la guardo facendo un sorriso sexy.

'mi vuoi morta Griffin..'

Sono le 20 e stranamente sono già pronta.

Lexa a minuti dovrebbe essere qui, è sempre puntuale come un orologio svizzero.

Suona il campanello e scendo ed è li appoggiata ad una moto che mi sorride maliziosamente.

Forse non sa, che dopo l'incidente non sono più andata in moto, mi sentivo in colpa, e avevo paura.

'ciao Lexa' dico preoccupata.

'ehi Clarke, sono venuta in moto, era in garage da un po', aveva bisogno di uscire.' La guardo ansiosa e subito interviene.

'tutto okay ? Se vuoi possiamo andare con la tua auto' mi dice premurosa.

'no, mi manca la moto non ci vado da un po', però vai piano per favore' si avvicina rubandomi un bacio sul capo, per poi passarmi casco e giubbotto.

I caschi hanno i microfoni, così possiamo parlarle senza che lei tolga lo sguardo dalla strada.

Mi sento libera e al sicuro così decido di buttarmi.

'vai più veloce Lex' dico sicura.

'sei sicura ?' Mi chiede dolcemente.

'si!'

Inizia a correre e io sorrido come non ho mai fatto, questa moto è una bomba e non vorrei mai scendere.

Quando arriviamo al ristorante iniziamo a spogliarci, quando tolgo il casco vede che ho un mega sorriso.

'sei bellissima quando sorridi' avvicinandosi sempre più a me, mette le mani sui miei fianchi e mi tira a se.

'non mi sono mai sentita così..'

'lo faremo più spesso allora' mi dice facendomi l'occhiolino, per poi allontanarsi prendendomi la mano.

Ogni volta che mi tocca mi vengono i brividi su tutto il corpo, e appena se ne va, sento subito la sua mancanza.

LEXA POV

'oggi solo pizza, e poi a casa, spero non ti dispiaccia.' Le dico sperando non dica il contrario.

'oh Lexy, non voglio sprecare neanche un secondo con te'

'smettila di chiamarmi così in momenti e luoghi e inopportuni' ribatto incazzata mentre lei mi guarda storta.

Ci sediamo in un tavolino da due appartato, lei è di fronte a me e per tutto il tempo mi sfiora le gambe con le sue.

'non ce la faccio più devo andare in bagno' penso.

'Clarke, vado un s-secondo in bagno' dico balbettando.

Lei annuisce solamente alzando le sopracciglia.

Appena entro mi riferisco un po' il viso con l'acqua, e poi entri tu, mi fissi per poi chiudere la porta a chiave.

Faccio un grande sospiro quando noto che si sta avvicinando in un modo così sexy che solo lei sa fare.

'Clarke ti prego, non riesco a fermarmi se continui a guardarmi così'

'prendimi Lexy..' Mi supplica.

Non me lo faccio ripetere due volte e la bacio, le nostre lingue si intrecciano, le prendo i capelli con le mani e li tiro obbligandola a staccarsi dalle mie labbra, un lamento di disapprovazione esce dalla sua bocca, ma quando inizio a leccare e mordere il suo lobo, passando poi al collo mi implora di continuare.

Le mie mani iniziano a toccarle la schiena lentamente provocandole dei brividi, poi passo subito al suo sedere che lo strizzo e continua a gemere, con una mano mi tocca il petto e mi spinge via e inizia a togliersi il vestito in modo lento, resta solo in perizoma, si siede sui lavandini e inizia a toccarsi, si stuzzica il capezzolo passando poi alla sua intimità, mi lancia il tange ed è bagnatissimo.

'cazzo Clarke, sei bagnatissima e buonissima' lo dico leccandolo.

Inizia a gemere e io non posso fare altro che guardarla con la bocca aperta, ogni volta che mi avvicino mi spinge via e sta diventando una vera e propria tortura.

'ti prego lascia che ti tocchi, che ti assaggi' le dico.

Si alza e non capisco cosa voglia fare.

Comincia a rivestirsi e esce dal bagno.

Resto impietrita davanti allo specchio, incazzata e ancora troppo eccitata.

Torno al tavolo e inizio a parlare.

'no ma dico, sei pazza ?'

'eh dai Lexy ce tempo'

'okay direi che abbiamo mangiato abbastanza, pago il conto e andiamo' dico porgendole la mano per uscire.

In moto mi stringe più a lei riuscendo a mettere le sue mani in mezzo alle mie gambe.

'sei bagnatissima Lexy'

'ed è tutta colpa tua'

Accelero di più e in dieci minuti la moto è nel garage.

Entrate a casa lanciamo i giubbotti per terra e la prendo in braccio.

'non sai in che guaio ti sei messa Griffin'

'smettila di parlare.'

La spoglio velocemente e la appoggio sul bancone della cucina le allargo le gambe e infilo subito un dito dentro leccandole i capezzoli, inserisco anche il medio e l'anulare, stuzzicando con il pollice il clitoride, la sento stringersi sulle mie dita.

'Clarke se urli così ti sentirà tutto il palazzo' dico abbassandomi verso la sua intimità e inizio a leccarla.

I suoi umori mi inondano la bocca mi lecco le dita e lei ribalta la situazione, mi da così tanto piacere, che restiamo a dormire, nude nel divano.


autore: scusate se non sto postando molto ma la scuola mi sta distruggendo, posterò due volte a settimana il martedì e il venerdì.

spero vi piaccia, mi sono impegnata più che potevo.

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