CAPITOLO 24

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LEXA POV

Stiamo andando in tribunale e posso vedere quanto è tesa Clarke.

So benissimo che non posso aiutarla, è normale che sia agitata, infondo ha paura di perdere la persona a cui vuole più bene al mondo.

Le metto una mano sulla coscia cercando almeno di tranquillizzarla un po' ma inizia a respirare sempre più rumorosamente.

Mi fermo nel primo bar che trovo lungo l'autostrada e scendo di corsa.

'Lex che fai ?' Mi urli, ma io non rispondo, corro dentro e prendo a te e ad Elia la vostra briosche preferita.

'amore..non dovevi' mi sussurra.

'Grazie Leexx' mi dice invece Elia.

'mangia qualcosa piccola' lei di solito non rifiuta mai le cose che ama mangiare, ma questa volta, continua a guardare la pastina, indecisa se mangiarla o no.

Sperando di farla sorridere decido di rubargliene un pezzo sporcandomi tutte le labbra.

'mmh che buona!' Dico con un ghigno sotto i baffi.

'la mia briosche!' Mi dice dandomi un pizzicotto sulla mano.

'ahi! Mi hai fatto male' rispondo facendo una finta smorfia di dolore

'non mi importa della mano, hai mangiato la MIA briosche preferita'

'eddai era solo un piccolo morsetto, e poi tu non la vuoi mangiare'

'ma-' cerca di rispondere ma la blocco.

'se non la mangi la finisco io!'

'certe volte sei proprio una palla Lex' dice sbuffando.

'oh ma lo so che mi ami' rispondo avvicinandomi e dandole un veloce bacio a stampo per poi continuare a guardare la strada.

'missione compiuta Lex! Sta sorridendo' penso tra me e me guardandola con la coda dell'occhio.

'sta sera vi porto a festeggiare' dico entusiasta.

'dove dove dove ?' Mi chiede impaziente Elia.

'in discoteca naturalmente' rispondo con ovvietà.

'cosa scusa ?' Mi dice Clarke guardandomi paralizzata.

'con te non si può mai scherzare Clar' dico accarezzandole l'interno coscia e ricevendo da lei un'occhiataccia che mi fa sorridere ancora di più.

'Clar ?' Mi chiede lei, non l'ho mai chiamata così.

'ebbene si, nuovo soprannome'

'mi piace di più piccola! Afferma sicura.

'bhe, da oggi sarai la mia piccola Clar'

'ma non mi piace!' Risponde incrociando le braccia.

'eccoci! Siamo arrivati' cambio discorso, sarebbe capace di andare avanti in eterno, e io non mollerei, amo 'litigare' con lei per queste stupidezze.

Fissa il tribunale e la vedo deglutire pesantemente.

Corro ad aprirle lo sportello e le afferro forte la mano, facendole capire che io ci sono.

'ho bisogno di una sigaretta' afferma lei.

'cosa ?! assolutamente no! Da quando fumi ?' Chiedo visibilmente incazzata.

'quando sono agitata..preoccupata..arrabbiata'

Ora non è il momento di litigare, perciò decido di andarci piano.

'piccola..perchè non me lo hai detto ?'

'io..non lo so'

'Ehi fa nulla..sai anche io fumavo..ma sono riuscita a smettere..'

'quando hai smesso?' Mi chiede lei.

'quando ti ho conosciuta'

'perché ?' Chiede ancora più curiosa.

'perchè ho capito che quando sono arrabbiata, triste, agitata o preoccupata, non mi servono le sigarette, ma tu!' rispondo.

'pensa a lui..' Le dico indicando il suo nuovo cuore.

'hai avuto una possibilità che non tutti possono avere..'

Non dice nulla, fa un sospiro e si tuffa sulle mie labbra.

'mmh Clarke non possiamo dare spettacolo' dico in affanno già eccitata.

'sei eccitata Lexy Griffin ?' Mi chiede con la sua voce roca e sexy.

'andiamo dentro, è ora' mi schiarisco la voce, mentre Clarke mi fa l'occhiolino.

Dopo circa una ventina di minuti passati a parlare con l'avvocato Elia deve andare a 'testimoniare'.

Fila tutto liscio, racconta tutto quello che hanno fatto e inaspettatamente parla di me.

'..e poi quando zia Clarke ha conosciuto Lexa, sua moglie è rinata, e pure io.

Hanno litigato, ma è normale' dice con ovvietà per poi continuare.

'bhe, comunque è grazie a lei se ora siamo felici, ci da attenzioni che non abbiamo mai avuto, ci porta fuori a cena, a fare le passeggiate sulla spiaggia; cose che dovrebbero fare parte di una vita quotidiana in una famiglia'

Gli occhi si inumidiscono, i Griffin mi fanno diventare vulnerabile.

Il mio avvocato mi guarda e mi fa un cenno con la testa, facendomi capire che sta andando alla grande.

Passa un'altra mezz'ora buona e ora ci sei tu che parli, dici che non gli farai mancare nulla, che metterai sempre lui al primo posto, un po' come una promessa di matrimonio.

'e poi ce Lexa'

'in poco tempo ha rubato i nostri cuori' dice indicando Elia.

Io automaticamente abbasso la testa imbarazzata ma con un sorriso che va da orecchio a orecchio e mi sento tutti gli occhi addosso.

'ora viviamo tutti e tre insieme e-' il giudice la blocca.

Io alzo lo sguardo terrorizzata, lei mi fissa e posso vedere i suoi occhi lucidi.

'per me può bastare così, sarete un'ottima famiglia insieme, vi auguro una vita felice' io resto immobile.

Elia corre da Clarke e le salta addosso.

Io mi avvicino all'avvocato per ringraziarlo.

'non ringraziare me Lexa, ma loro' mi dice indicandoli, noto che già mi stanno guardando e decido di avvicinarmi.

've lo avevo detto..' Sussurro mentre voi mi abbracciate così forte da non riuscire a respirare.

'ti amiamo' dice Elia.

Abbassandomi alla sua altezza e stropicciandogli un po' i capelli dico.

'mi dispiace..ma ti sbagli di grosso piccolo'


autore: ora che sono riuscite ad avere l'affidamento, si sono sposate e hanno comprato casa cosa succederà poi oltre la luna di miele ? 

bho, non lo so nemmeno io ;) 

non dovevo aggiornare prima di domenica lo so, ma avevo voglia di scrivere qualcosa.

Buonanotte <3

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