CAPITOLO 7

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LEXA POV

Clarke ha accettato e verrà a stare da me per un mese.

Ho trenta giorni per farle capire che la amo e ho già in mente qualcosa.

Ho deciso di prendermi delle ferie così potrò stare più tempo assieme a lei, sono solo quattro giorni, ma Elia sarà in gita con la scuola quindi saremo sole.

Sono passate due settimane e sto andando in ospedale, oggi la dimettono.

Entro nella sua camera ed è già pronta

'era ora Woods' mi dice sorridendo

'dai Clarke andiamo? Dico facendo finta di essere arrabbiata.

È la prima volta che vede casa mia, è un attico al 30esimo piano, moderno e spazioso, appena entrano rimangono a bocca aperta e sorrido spontaneamente.

'ho solo due camere da letto, perciò io dormo sul divano'

'cosa?! Assolutamente no, io dormirò con Elia e tu dormirai nella tua stanza'.

Peccato! Speravo mi chiedesse di dormire con lei, nei tuoi sogni Lex.

È mattina, vado nella loro camera, stanno ancora dormendo,  sono bellissimi, sono abbracciati così forte che neanche una bomba li dividerebbe.

Decido piano di svegliare Elia visto che deve andare a scuola, e ho deciso io di portarlo così Clarke potrà riposare.

'Grazie Lexy per averci ospitato, sono felice, ma non far soffrire la zia un'altra volta o te la vedrai con me'

'te lo prometto, piccolo'.

CLARKE POV

Mi sveglio e Elia non ce.

Mi alzo di scatto ma devo subito sedermi perchè ho il fiatone.

'cazzo, maledetto cuore'

Guardo l'orologio e sono le otto, in casa non ce nessuno, vado in cucina e trovo un biglietto nel tavolo.

'ho portato Elia a scuola, non volevo svegliarti, spero non ti dispiaccia, e non mangiare, ti porto io la colazione -L'.

Un sorriso nelle labbra mi esce spontaneo.

Sono seduta nel divano e sento la porta aprirsi.

'ehi come stai ?' Mi chiede.

'bene, anche se facendo solo due passi ho il fiatone'

'è normale Clarke, dagli un po' di tempo' subito dopo torna a parlare.

'domani Elia parte, mi sono presa quattro giorni così starò a casa e ti aiuterò'

'Lexa non serviv-' non mi lascia finire la frase che subito risponde

'si, punto.'

Mi ha portato la mia colazione preferita, e in due secondi la divoro.

'cosa facciamo oggi ?'

'tu niente devi riposare'

'ti prego..' La supplico

'ti piace giocare con la play station ?' Mi chiede con un ghigno.

'oh si la adoro, a casa con Elia vinco sempre, sono molto competitiva'

'anche con un bambino di sei anni?' Dice ridendo.

Mentre giochiamo noto che Lexa si ferma e mette in pausa.

La guardo con un'aria interrogativa.

'Tutto okay ?' Le chiedo.

Inizia ad avvicinarsi sempre di più, il suo naso è quasi attaccato al mio.

CLEXA AND..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora