Capitolo 6•

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7 Marzo 2013
Caro Diario,
è il terzo giorno di fila che ti scrivo e...wow mi fa capire quanto mi sento sola.
Sofia oggi mi evitava e l'orgoglio mi separava da lei .
Ho pranzato sola oggi , nella scalinata della palestra, mentre Sofia e Francesco parlavano come se non fosse successo niente.
Mi sento tremendamente sola, e i flashback mi assalgono la mente riportandomi indietro.
Ho spedito un altra lettera, questa volta a zia Shelly dicendole di questi flashback frequenti, raccontandole di papà e Alberico senza nominare Sofia.
Non lo ammetterò mai davvero ma lei infondo mi manca, anche se ci conosciamo da poco ,conta molto per me.
Mio padre oggi ci ha parlato e ha deciso di comportarsi da vero padre..
Vediamo quanto durerà la farsa.
Ho paura che il passato mi riporterà a commettere errori.
E se accadesse nuovamente ?
non me lo potrei mai perdonare.
Ora beh vado in giro con lo skate , chissà se mi aiuterà a rinfrescare le idee.
Scusa se ancora non ti parlo dei flashback ma non mi sento pronta a raccontartene..
ciao Diario.•

Che stupida..Mi scuso con un diario..
Dovrei cercare di controllarmi.
Se scrivessi a Sofia?
no... penso che mi ignorerà...
Dovrei finirla di comportarmi come una bambina e bruciare quel diario , non dovrei dipendere da un futile oggetto come quello.
A proposito oggi non ho visto Lorenzo a scuola , chissà che stava facendo mentre io mi subivo un'ennesima verifica..
Basta pensare a lui Alex , basta!
È da tre fortuitissimi giorni che ci pensi , e hai pure litigato con la tua migliore amica per lui.
Ora vai da Sofia e le chiedi scusa , fate pace e cancelli Lorenzo dalla tua testa.
Sí farò così!
Merda , ora parlo anche sola..
Che cazzo sto facendo , devo andare da Sofia per chiarire!
Prendo lo Skate e lentamente esco di casa.
Il tempo non è dei migliori e infatti inizia a piovigginare.
Sbuffo e aumento la velocità , ma dopo due minuti scivolo a terra rompendo lo skate.
"Fanculo , lo sapevo che non dovevo venire a chiederle scusa!" urlo gettando le braccia al vento .
"Alex che cazzo ci fai lì fuori!
Sta diluviando, muoviti ed entra." Urlò una voce molto familiare, era Sofia in tuta che si era affacciata dal portico di casa sentendo il tonfo che avevo provocato cadendo e rompendo lo skate.
Sorrisi leggermente accorgendomi che lei si stava preoccupando solo per me e il mio bene.
Entrai in casa e appena ci guardammo negli occhi ci abbracciammo sorridendo.
"Scusa sono stata una stupida a fare ... ehm l'ho pure dimenticato.."
"Mi dispiace anche a me , l'ho detto solo per il tuo bene." proclamò la bionda sciogliendo l'abbraccio e ridendo per la stupidaggine appena pronunciata.
Passammo tutta la serata insieme a parlare e chiarire , devo ammetterlo
mi era mancato parlare con lei.

Dear Diary//Riccardo RidolfiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora