Capitolo 11•

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22 Marzo 2013

Caro diario,
ho fatto un sogno stranissimo la settimana scorsa:
cercavo Alberico in camera sua, ma al posto di quest'ultimo ho trovato Lorenzo.
All'inizio non sembrava lui, i suoi occhi cambiavano svariate volte le tonalità fino a diventare tendenti al nero.
Era come se fossi diventata il suo nuovo giocattolo che aveva preso il posto di Kelsey, e appunto iniziò a provarci con me fin quando Matt ,un suo amico, suonò alla porta .
Lorenzo mi aveva fatto preparare le valigie dicendomi che me ne sarei dovuta andare con lui.
Io ero stranissima nel sogno, assomigliavo ad un robot in effetti adesso che ci penso..
Non facevo trasparire la benché minima emozione, ed eseguivo quello che diceva Lorenzo altrimenti rimanevo immobile.
Non so poi di preciso cosa sia successo dopo, ricordo solo che ero parecchio spaventata alla fine.
Tralasciando il mio sogno, Sofia e Alberico si frequentano e finalmente mi parlano;
A scuola sto migliorando mentre a casa papà ci ha dimostrato che è davvero cambiato.
Ricordi i conati di vomito che ho frequentemente?
Diciamo che si sono quasi del tutto dissolti.
Ho comprato un nuovo Skateboard ...
E vorrei soffermarmi a parlare delle lettere che ho inviato a mamma e zia Shelly.
Non mi rispondono più e temo che la malattia di mamma si sia espansa, e non vogliano dirmelo.
Nell'ultima pagina del diario di scuola ho attaccato una foto di quando ero piccola e zia Shelly con mamma mi spingevano dall'altalena, ogni volta che sto in quel carcere minorile appena la guardo mi riviene la forza di continuare a sorridere.
Ora ho molta nostalgia di loro, ma spero che nessuno se ne sia accorto.
Infine volevo raccontarti delle lezioni di canto:
Io ed Edoardo dobbiamo incontrarci ogni lunedì e venerdì .
Parliamo e ridiamo spesso e volentieri, sai non avrei mai pensato di socializzare con qualcuno al di fuori di Sofia, eppure mi sono ricreduta.
In più ho scoperto che fa parte di una band chiamata 'My Dreams'.
Tra una manciata di minuti dovrò andare di nuovo al corso, sto migliorando molto e credo di aver acquistato fiducia in me stessa grazie ad esso.
Ora devo propio andare,
Ciao diario. •

Edoardo oggi proverà sia con me che con il suo gruppo quindi arriverà in ritardo.
Entro e le note di All of the Stars inondano le mie orecchie, ma noto che nell'enorme stanza non si trova nessuno.
Si saranno dimenticati di spegnere lo stereo sicuramente.
Inizio ad esercitarmi e dopo poco tempo mi faccio travolgere dalla musica.
"-Aleeeeeeeeeeexxxx."

"-Edo giuro che ti impicco se provi a farlo un altra volta!."

"-Ciao anche a te." Rise, sedendosi accanto a me con il microfono in mano.

"Canti 'Welcome to My Life' ti preeeegoo" lo supplico cercando di fare gli occhioni dolci.

"Tra poco arriva la band, se vuoi ti facciamo sentire qualcosa insieme." mi propone guardandomi.

"Tra poco dovrei tornare a casa, sai sono le 19 di sera.."

"Allora facciamo così, intanto proviamo poi vediamo Ok?"

"Va bene dai.." Annuii .

*
*
*

"Devo perfezionare ancora un po'.."

"La perfezione non esiste è inutile crederci"

"Filosofia del cazzo.." Gli rivolgo una linguaccia uscendo dalla stanza e dirigendomi nello sgabuzzino dove avevo posato la borsa.

"Alex rimani un altro po' dai, sono qui sotto i ragazzi!" mi urla Edo cercando di farsi sentire.

"No Edo, torno a casa
ci vediamo lunedì ciao.."

"L'ho sempre sospettato che tu fossi timida."

"Non sono timida..
sono diversamente socievole."

" ragazza 'Diversamente socievole' sappi che sono arrivati."

"e io sono già fuori."

"Sei ancora nello sgabuzzino, non imbrogliare!"

Sbuffo entrando nella stanza degli strumenti, ma non trovando Edoardo inizio a squadrare la stanza.

"Ma dove sei finito?"

"Sono nello sgabuzzino, tu dove sei?!"

"Sono nella sala strumenti, sei un idiota!"

"Oh così mi offendi " mi copre gli occhi.

"Edo daiii devo andare da mio fratello!" mentii.

" Quale fratello?
Alberico usciva con Sofia oggi."

"Perché ti racconto tutto a te.."sospiro sconfitta.
Cerco di fargli il solletico, e dopo poco toglie le mani permettendomi di vedere.

"Sei ufficialmente morto!" gli urlo inseguendolo.

"Oh che pauraaaa"

"Edoardo smettila di fare casino, si sente dall'entrata!" urla un ragazzo entrando nella stanza.

"Sei uno stronzo patentato, sappilo."

"Mi hanno detto di peggio." mi beffeggia.

"Yuri lei è Alex, Alex lui è Yuri." continua Edoardo ridendo sotto i baffi notando la mia espressione.

"Piacere, Edoardo ci parla tanto di te.
Dice che hai una voce fantastica!" si presenta Yuri ridendo.

"Ehm il piacere è mio.." sussurro timidamente.

"Alex voleva sentire Welcome to My Life, sai per caso dove sono Riccardo e Francesco?"Chiede Edoardo sistemando il microfono.

"Staranno arrivando"esclama Yuri sedendosi.
Fuori stava diluviando e io ero anche a piedi quindi esitai prima di salutare Edoardo e Yuri

"Non dovevi rimanere?

Pensavo di averti convinto."

"Scusa davvero Edo
giuro che la prossima volta vi ascolterò, lo prometto!" Gli sorrido cercando di confortarlo.

Lui annuisce un po' sconfitto è sorride tristemente.
Prendo la mia borsa e mi dirigo verso l'uscita.
La pioggia scende fitta bagnando l'asfalto del marciapiede, le macchine formano una lunga fila che sembra non finire e la gente cammina a passo svelto verso casa.
Scalcio un sassolino distrattamente immersa nei miei innumerevoli pensieri.
Dopo un po' perdo di vista il sassolino e mi scontro distrattamente con un ragazzo •Sfiorandogli la mano.
Alzo lo sguardo rivolgendo un sorriso di scuse allo sconosciuto che ricambia strofinandosi la mano dietro il collo in evidente segno d'imbarazzo.
Ci superiamo senza proferire parola ma dopo qualche secondo ci giriamo contemporaneamente finendo per ridere osservando i gesti altrui.
Cammino a passo spedito verso casa pensando al ragazzo sconosciuto e sorridendo come un ebete.
Appena varco la soglia dell'entrata di casa noto che non si trova neanche mio padre, così mi butto a pancia in giù nel divano.
Prendo il telefono e rovisto tra i vari social le notifiche ricevute e noto un numero sconosciuto che mi aveva inviato un messaggio circa 7 minuti fa.

//Da Sconosciuto
Ciao Alex!
So' che sei a casa sola, ti andrebbe di andare a mangiare qualcosa insieme?
Abbiamo quasi finito di provare.
-Edo

\\ A : ' Edo✨'
Solo noi due?
Se ordino la pizza e vieni tu a casa mia?
//Da : ' Edo'
Okay dimmi dove abiti e vengo
:D

\\ A : 'Edo✨'
Vicino alla libreria

//Da :'Edo✨'
Indicazioni molto dettagliate
ci sono un sacco di Librerie qui a Roma!
Se invece mangiamo al parco di fronte lo studio?

\\A :'Edo✨'
Va bene, sappi che lo faccio solo per non lasciarti solo
sentiti onorato ;)

Chiudo il telefono e lo ricaccio nella borsa alzandomi dal divano e uscendo di casa.
La pioggia è diminuita rispetto a prima, ma il freddo non migliora di certo il tempo.
Mi copro bene e inizio a canticchiare canzoncine a caso arrivando dopo poco a destinazione.

•"People fall in love in mysterious ways
maybe it's a part of a Plan"

Dear Diary//Riccardo RidolfiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora