Capitolo 21•

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•||Pov's Alberico||•

Avevo seguito Alex e Riccardo fino casa mia e appena mi assicurai che Alex fosse salita, parcheggiai il motorino prendendo alla sprovvista Riccardo che era sceso dalla macchina.

"-Non permetterti mai più di toccare mia sorella intesi?
Non la devi propio vedere."

Più lo guardavo e più provavo pena per lui, perché ammazzarlo avrebbe alleviato solo la mia ira non l'avrebbe dissolta del tutto, per quello ci voleva che Alex sapesse tutto.
Aveva il labbro spaccato e il braccio era coperto da una fascia bianca.

Ieri avevamo discusso animatamente e se Lorenzo e Matt non ci avessero diviso a quest'ora non so' cosa ne sarebbe rimasto di lui.

Lui mi guardava e rideva, non capivo come poteva sembrare bella quella risata ad Alex, io gli avrei dato volentieri un pugno invece di ridere con lui come faceva sempre lei.

Poi ebbi un'illuminazione e tutto mi fu chiaro.

"- Sei un fottuto idiota, hai fatto una scommessa e ti sei innamorato, per questo ancora non te la sei scopata?"

Ora quello che rideva ero io, mentre lui mi guardava senza rispondere.
Dopo svariati minuti si decise e aprì bocca.

"-Non mi sono innamorato di lei, mi piace solamente ed esteticamente."
si poteva intuire del nervosismo nel suo tono.

"-Beh, se perdi la scommessa Francesco non esiterà ad andare da Alex, se invece vinci lui la consolerà ugualmente."
mi fermai un attimo e lo guardai dritto negli occhi.

"-Niente sentimenti in gioco, ricordi Ridolfi?"
lo lasciai lì spiazzato mentre pensava ad ogni cosa che gli avevo conferito.

Avrei sicuramente fatto piangere Alex, ma lo faccio solo per il suo bene quindi meglio se lo lascio stare così.

Misi le mani in tasca camminando verso casa ma sentii ticchettare la schiena, mi girai e Riccardo mi sganciò un destro facendomi cadere a terra.
Sputai del sangue e mi alzai con la guancia dolorante, iniziammo a massacrarci e fortunatamente dopo poco venne Francesco.
Riccardo era ricoperto di rabbia e con quella poca forza che gli rimase picchiò anche Francesco.

Presi il motorino e me ne andai mentre quei due fecero lo stesso andando in direzioni opposte.

Francesco e Riccardo si erano dati appuntamento lì per parlare della scommessa e a quanto pare avrebbero perso entrambi.

Mi diressi verso casa di Sofia per lasciarle il motorino e medicarmi ad insaputa di mia sorella.

Lei doveva starci lontano da questa storia, anche se involontariamente ne faceva già parte.

•||Pov's Alex||•

Mi rigiravo nel letto in cerca di una posizione per dormire
ma..niente.
Alzai il busto sbuffando mentalmente e con gli occhi socchiusi udii delle voci provenire sotto il portone di casa.
Accesi la lucetta del comodino illuminando parzialmente la piccola stanza e presi il libro di Noi siamo infinito in versione inglese.
Iniziai a leggere cercando di prendere sonno.
Stavo per addormentarmi sul più bello e poco dopo sentii nuovamente le voci di prima, questa volta fuori dalla porta principale.
Col cuore in gola riposi il libro sul comodino e presi il telefono è un bastone di ricambio per l'armadio in caso di necessità, spensi la luce illuminando il corridoio con il display del telefono.
La serratura scattò lasciando entrare le due persone in casa e chiudendo la porta alle loro spalle.
presi il bastone e diedi un colpo a una delle due mentre l'altra accese la luce.
Misi una mano sopra gli occhi stropicciandoli e notando che si trattava di Alberico e Sofia.

Dear Diary//Riccardo RidolfiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora