Capitolo 32•

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•ATTENZIONE: in questo capitolo sono descritte scene diabetiche ad alto livello, se ci tenete alla vostra sanità vi consiglio di non leggere (se mi amate invece fatelo)•

La pioggia scendeva fitta, bagnandomi completamente.

Stavo correndo mano nella mano con Riccardo, mi avrebbe portato in un posto speciale.

Le nostre scarpe insieme alle nostre risate si mescolavano col suono della pioggia.

Sbadatamente inciampai su una pozzanghera, ma prima di poter cadere, Riccardo mi alzò tutto d'un tratto.

"-Se ci sbrighiamo forse ce la facciamo."
Disse con l'affanno riprendendo a correre.

Le braccia e le gambe mi tremavano mentre lo imploravo di fermarci venni colta di sorpresa e mi ritrovai sulle sue spalle.

"-Testa di capra fammi scendere!
Così rischi di morire!"
Mi avvicinai al suo orecchio.

"-Sei più leggera di una piuma, amore!"
Urlò correndo più velocemente.

Quel ragazzo mi sorprendeva sempre di più, era davvero pazzo di me è tutto ciò lo dimostrava.

Mi venivano i brividi ogni qualvolta mi chiamava amore, era una sensazione bellissima.

"-Siamo arrivati!"
Urlò felice facendomi scendere e baciandomi la fronte.

Intrecciammo le mani e camminammo dentro una grotta non molto buia.

Ci sedemmo sopra una roccia e mi posizionò le mani davanti agli occhi.

"-Solo per noi due."
sussurrò dolcemente.

Il cuore mi batteva all'impazzata, riusciva sempre a mostrarmi il suo lato dolce.

Tolse le mani, abbracciandomi da dietro e poggiando la testa sulla mia spalla.

A terra c'erano posizionati dei petali rossi che formavano la scritta "Ti amo", illuminata da piccole fiaccole.

Portai per lo stupore le mani in volto coprendo la bocca.

Era semplicemente... perfetto.

Gli saltai addosso riempendo il suo volto di baci, tutto quello che faceva lui per me non lo aveva mai fatto nessuno.

"-Shh aspetta non è ancora finita."
Mi sorrise trascinandomi ancora più infondo alla grotta.

Più avanti c'erano tantissime candele azzurre accese a terra che formavano un piccolo sentiero, alla fine delle candele si trovava un tavolo apparecchiato con due sedie vicine.

Ci sedemmo uno accanto all'altro e stupidamente mi commossi.

"- Ho fatto q-qualcosa che non va?"
Sussurrò Riccardo nervoso guardandomi piangere.

"-È.. è così perfetto e fantastico..Tutto questo... Ti amo Riccardo, ti amo troppo."
Mi buttai a capofitto fra le sue braccia continuando a piangere.

"-Piccola sai che farei di tutto per te."
Mi baciò dolcemente asciugandomi con il pollice le lacrime.

La caverna finiva a qualche passo dal nostro tavolo, mostrando una scavatura nel muro che rivelava la pioggia che cadeva in mare.

"-Vuoi fare un bagno?"
Mi chiese Riccardo baciandomi il collo.

"-Mhh."
mugugnai annuendo.

"-Aspetta, non ho il costume.."
Sussurrai notandolo spogliarsi.

Lui rise, indicando di alzarmi.

Dear Diary//Riccardo RidolfiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora