Capitolo 20: Una bambina particolare

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Mi sveglio alle otto e mezza e cerco Fede con la mano nel letto, ma non riesco a trovarlo; apro un occhio ancora assonnata e vedo che sul suo cuscino c'è un bigliettino "Buongiorno splendore, sono uscito alle otto per andare in studio, so che tu oggi non hai lezione e mi piacerebbe stare con te ma proprio non posso; scusami, ci vediamo dopo meraviglia, ti.. beh, in fondo lo sai"

Sorrido, riesce a sorprendermi anche di prima mattina. Scendo dal letto, e vado in bagno a prepararmi con Gue, che nel frattempo si è svegliata ed è venuta a darmi il buongiorno; mi metto una gonna bianca e una camicetta di seta nera con un paio dei mille tacchi che Ila ha ficcato nelle mie valigie, poi prendo in braccio Gue

-Andiamo a fare un giretto patatina?- Lei in tutta risposta mi fa le feste e si mette ad abbaiare. Prendo il suo guinzaglio ed esco di casa.

Ho deciso di fare un giro in Duomo, farò colazione e Gue uscirà un pò di casa. Prendo la metro e quando arrivo in piazza mi dirigo verso un bar poco lontano, Gue mi segue tutta contenta zampettandomi affianco -Sei contenta vero Gue?- Lei mi guarda con gli occhioni dolci ed io mi metto a ridere; finito di fare colazione mi viene un'idea, perchè non andare a trovare Fede in studio? Faccio un sorrisetto a Gue -Fagiolina, andiamo a trovare papà?- Lei mi abbaia di risposta ed io sorrido -Lo prendo come un si-

Prima però mi dirigo in una gioielleria poco lontana, voglio fare un regalo a Fede. Arrivata lì, entro nel negozio con Gue in braccio

-Desidera signorina?- Un tipo mi squadra da capo a piedi e mi sento a disagio

-Mi servirebbe un regalo, per il mio ragazzo-

-Capisco- Mi dice lui -Ho un sacco di cose per lei signorina, cosa preferisce?-

Ci penso per un momento -Una collana- Lui mi fa vedere quelle che ha in esposizione

-Questa qui è perfetta- Sorrido mentre la sollevo dal cuscinetto: è una spendida collana d'oro composta da tre fili intrecciati -Potrebbe inciderci delle lettere?-

-Certo signorina, come si chiama il suo fidanzato?-

-Federico, ed io Camilla- Lui mi guarda compiaciuto -Perfetto-

Io lo fermo all'istante -Potrebbe incidere anche la G per favore? Il ragazzo mi guarda perplesso -E' l'iniziale di vostra figlia signorina?- Faccio una risata e mi metto ad accarezzare la mia Gue -Si, diciamo che è la nostra bambina-

Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora