Capitolo 25: Cento porte

156 9 0
                                    

Io, Federico e Gue rientriamo a casa ed è ormai sera.

Gue si accomoda sul divano ed io mi siedo accanto a lei

-Sono stanchissima- Fede mi raggiunge e si siede accanto a me -A chi lo dici, che si mangia?-

-La cena! Mi ero dimenticata!-

Scatto in cucina e mi metto ai fornelli mentre lo sento ridere di gusto.

Quando ho finito di cucinare porto tutto in salotto dove Fede ha già apparecchiato la tavola; ci poggio sopra i mille piatti e lo vedo alzarsi dal divano

-Che hai preparato di buono splendore?-

-Carne con patate bollite, e per dessert c'è del gelato in frigo-

Lui si siede accanto a me e scruta ciò che ho preparato

-Ho una fame incredibile, mangiamo?-

-Do da mangiare a Gue e arrivo- gli do un bacio e mi alzo per chiamare Gue

-Fagiolina, vieni che si mangia!-

Lei mi zampetta vicino e si fionda sul suo cibo -Se continui cosi Gue diventerai una modella sovrappeso ahaha- Le do un bacio e vado a lavarmi le mani.

Finito di mangiare Fede mi aiuta a sparecchiare e a sistemare la cucina.

-Com'è andata a lezione oggi?-

Lo guardo un secondo e poi collego la sua domanda -Oh, benissimo-

-Sembri esausta Cam- Sorrido -Lo sono Fede, oggi è stata davvero pensante. Domani mattina lavori?- Lui mi abbraccia e mi solleva -Si fiorellino, ci vediamo nel pomeriggio ed ora tu vai a letto e ti fai una bella dormita- Io mi metto ad urlare mentre rido

-Devo ancora sistemare tutto ahaha, Fede mettimi giù ti prego-

Lui non mi ascolta minimamente e mi butta sul letto, poi si dirige verso la cucina

-Quando torno ti voglio vedere in pigiama e già sotto le coperte, faccio presto- mi sorride e se ne va.

Mi metto a ridere, poi mi alzo, vado in bagno, mi do una pettinata veloce ai capelli, mi lavo i denti, mi infilo la sua felpa grigia e torno a letto; se continuo così finirò per cadere a pezzi. Appena Fede arriva si sdraia accanto a me, che sono più addormentata che sveglia -Mi rubi i vestiti bambolina?- Sorrido -Le tue felpe tengono caldo- sussurro

-Dormi ora Cams, ti stai stancando troppo tra lo studio e il venirmi dietro-

-Lo so Fede, ma devo riuscirci. E' come se avessi davanti cento porte e..- sbadiglio e lui sorride - e volessi aprirle tutte assieme; so che è quasi impossibile ma devo riuscirci- Lui fa un risatina e poi mi da un bacio -Rimandiamo a domani i discorsi da poeta amore, ora riposa- Faccio un sorrisetto e mi addormento.


La mattina seguente mi ritrovo seduta sul letto con gli occhi sbarrati e con in mano un foglietto di Federico. Sorrido mentre leggo incredula, e per l'ennesima volta "I'll open all the doors for you"

Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora