Sei tu. // Harry James Potter

11 capitolo

Cara figliola,
ho ricevuto la tua lettera. Io sto bene, spero anche tu da quello che sta succedendo. Ho saputo che stavi anche per morire da un drago. Sei proprio come tuo padre e non smetterò mai di dirlo! Con Harry non preoccuparti, so come ti senti. Immagino il tuo cuore come sia ora. Vorrei tanto abbracciarti ma non posso, alcuni sono contrari alla mia presenza ma non per molto.
Con Remus come va? Spero sia ancora un buon insegnante...approposito...poiché lì è rimasto solo Remus, perché non diventi un Animagus?

Io...un anumagus?

Si lo so, devi aiutare Remus quando arriva il suo periodo lunare. Non si sa mai se qualcuno si impiccia negli affari suoi.
Ti voglio bene figliola, spero di rincontrarti presto.
                                    Dal tuo papà Sir.

Appoggio la lettera si mio padre sulla scrivania. Mi butto sul letto e ripenso a ciò che mi ha detto...diventare un animagus,ma come? Non mi ha detto neanche come fare!
C'è solo una possibilità. Parlare con Remus.
Si, sono le 12 di notte ma credo sia sveglio.
Esco dal dormitorio femminile, porto con me la bacchetta e riesco fino ad ora ad uscire dalla sala comune.
Mi incammino verso il suo studio zitta zitta, senza farmi sentire. Peccato che non ho un mantello dell'invisibilità!

"Psss, Rem!"
"Martina! Che cosa ci fai qui sveglia?" mi dice Remus sbalordito poiché sono andata di soppiatto nel suo studio.
"Ho bisogno di parlarti"
"C'entra qualcosa con le prove o...-"
"Nono, nulla di ciò...Sirius"
"È successo qualcosa con tuo padre?"
"No, mi ha mandato una lettera. Mi ha detto che devo diventare un animagus...ma non mi ha detto come! Sono venuta da te per farmi dare delle informazioni"
"Ma, Animagus! Per quale motivo quello scalmanato di tuo pad-"
"Per te."
"Per i miei periodi?" sembra addolcito.
"Si, e dovrò aiutarti anche in caso se qualcuno dovesse spifferare...è successo già una volta."
"...Si, giusto. Mi sembra giusto. Ma sei proprio sicura di farlo?"
"Più che si sicura."
"Ti assicuro che è molto difficile e delle volte non funziona se non si è molto potenti"
"Questo lo so, è per questo che sono venuta da te e anche perché...voglio aiutarti"

Mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla fronte.

"Allora, vieni con me...cerca di non fare rumore nel corridoio, se il professor Piton ci sentir-"
"Bene Bene, Lupin, di nuovo beccato in giro di notte. Che cosa ci fa la signorina Black con lei?" ed eccolo lì...Remus fa apparire le persone?.
"Ecco, io-"
"Io l'ho sempre detto: I Lupi Mannari non possono stare qui ad Hogwarts."
"Se mi permette professore, neanche i mangiamorte possono." dico con una faccia da 'hey, ho vinto io'.
Il professor Piton sembra sbalordito da ciò che ho detto e Remus divertito.
"...Signorina Black, le assicuro che non le piacerà essere azzannata da un Lupo Mannaro, soprattutto se è colui che va in giro di notte con una ragazzina. Mi viene da pensare che fate qualcosa di...P E R I C O L O S O."
"Professor Piton, per quanto possa essere intrigante questa conversazione, noi abbiamo da fare" dico ironicamente.
"Signorina Black, se non fosse per Remus e Silente ti avrei sbattutta ad Azkaban per ciò che combini. Soprattutto alle...12...di...notte. Dovresti essere a letto come tutti gli altri alunni!"
"Le sembrerà strano professore ma quello che andrà ad Azkaban sarà lei, buonanotte!"

Tiro per una mano Remus e corriamo.
"TORNATE QUI! PROFESSOR LUPIN COSA FA!" Piton irritato ci insegue.
È proprio dietro di noi. Scaglia incantesimi da dietro e io con la mia potentissima bacchetta li ritiro indietro. Sono proprio forte ragazzi! Cioè, io che corro alle 12 di notte insieme ad un Lupo Mannaro inseguita a morte da un Mangiamorte...neanche Voldemort farebbe ciò. Silente spostati proprio!

"E ora! che facciamo!" dico con affanno.
"Primo, sei impazzita, secondo...assomigli a tuo padre, molto. Terzo, credo che mi licenzieranno e tu sarai esplulsa...ma ora corri, corri!"

Corriamo più che possiamo. Usciamo fuori dal castello, cosa che non dovremmo fare e ci rifiugiamo entrando nel Platano Picchiatore.
C'è una luna fantastica ma mai quanto c'è la luna piena. Diventare Animagus sarà anche fantastico vedere questo momento di pace nel cielo.
Saliamo le scale e fa un freddo cane! Si sentono molti tipi di suoni...forse ho capito dove siamo.

"*congelando di freddo* siamo...nella Stramberga Strillante?"
"Si, e fa anche freddo"
"S-si"
"Non sai in che guai ci siamo cacciati!"
"Ma non puoi negare il fatto che sia stata grande!" dico ironicamente.
"Beh, in effetti"

Ci fu un attimo di silenzio per riprendersi dalla faticosa corsa.

"Allora, iniziamo?"
"Va bene, ma sarà complesso, non è vero?"
"Si, tanto. Tuo padre, James e Peter c'hanno messo molto. Magari tu ci metterai un po' prima. Sei brava in Trasfigurazione?"
"Beh ho eccellente, non saprei!" dico ridendo.
"Ahhh guarda guarda, Martina Black brava in Trasfigurazione. Neanche tuo padre ci crederebbe!"
"Modestamente."

Inziamo la nostra dura giornata anzi, nottata faticosa. Non pensavo ci fossero così tante cose da fare!
Mentre lavoriamo spuntano delle domande nella testa di Remus.

"Allora, come va con Harry?"
"In che senso?"
"Tuo padre me ne ha parlato...una bella cotta eh?"
"Te lo ha detto...che bastardo!"
"In fondo sono colui che ti ha protetta fin da bambina...non ti fidi di me?"
"Si che mi fido di te! E solo che..."
"che?"
"Mi vergogno un sacco a parlarne. Lui è innamorato di un'altra e non gli scacca gli occhi da dosso. E poi ci sono io che lo guardo mentre la guarda.  Mi si stringe il cuore di dolore..."
"Vieni qui" mi fa spazio nelle sue calde braccia, dandomi un caloro abbraccio e baciandomi di nuovo la fronte. Devo ammere che Remus è stato davvero un "padrino" perfetto. Per me è molto di più che un amico di papà...un padrino per lo appunto!

"Rem"
"Dimmi"
"Comunque non ti ho mai visto solo come colui che mi ha protetta fin da piccola...o un professore"
"E cosa?" sembra incuriosito.
"Come un padrino. Sai com'è. Ci sei sempre stato per me e io in questo momento sto ricambiando il favore. Non so come farei senza te"
"Tesoro, vuoi farmi piangere? Sai che sono sensibile" vedo i suoi occhi lucidi e lo abbraccio forte forte.
"Ti voglio bene, padrino" dico schiarendo la voce per far sentire bene l'ultima parola.
"Anche io, figlioccia".

Dopo 5 minuti, ritorniamo a lavoro.