31 capitolo

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Non sono riuscita a dormire, non molto bene. Ho l'ansia. Non respiro tanto bene, ho il cuore a mille ma cerco di non darci peso. Il mio pensiero va sempre oltre alle cose, oltre ciò che dovrei avere in mente: La morte di mio padre, il fatto che potrei diventare cornuta da un momento all'altro, la mia vita in generale. È tutto un loop questo periodo.
Un anno di merda dove non possiamo fidarci neanche dei nostri vestiti.
Guardo fuori la finestra che ho appena aperto e capisco che ormai è tutto finito. Il cielo è nero come la morte, le piante appassite, il sole che si intravede a nube.
"Martina, riposa un altro po', sono solamente le 5, hai bisogno di energia" Hermione, sempre lei che si è svegliata per colpa mia per aver aperto la finestra.
"Hermione, non ho sonno, davvero"
"Ma se stai sbadigliando"
"...forse" sbadiglio
"Cretina..." mi lancia il suo cuscino addosso e cado sul mio letto
"Dai Herm, non è proprio periodo di tirare cuscini, penserò che sei anche tu una di LORO" dico ironicamente mettendomi per bene sul letto.
Hermione si avvicina e si siede accanto a me "cosa c'è che non va?"
"Non lo so, sembra che la mia vita vada a rotoli ogni volta che cerco di fare qualcosa o semplicemente raggiungere un obiettivo"
"...Tuo padre è fiero di te e lo sai"
"Vorrei sentirmelo dire da lui ma non può"
"Fidati, lo è ancora ora anche se tu non puoi vederlo...è qui" dice mettendomi una mano sul lato del cuore. Sorrido all'idea che possa essere ancora fiero di me nonostante i miei stupidi pensieri, gelosie...
"C'entra anche Harry?"
La guardo "Cosa te lo fa pensare?"
"Buongiorno, secondo te?" sbuffa e continua "secondo te non me ne sarei accorta? Tra Cho e Ginny stai cacciando una sottona mai vista prima. Dovresti restare calma. Le cose non si forzano, e non forzare neanche lui. Se ti ama resta, se non ti ama non ti cercherebbe neanche, e fidati che lui è innamorato di te."
Mi butto al vento sul letto facendomi anche male "Non lo so Herm, mi sento troppo possessiva, non so cosa fare"
"...Non volevi fare allenamento a Quidditch? Oliver ti sta aspettando"
"E questo cosa c'entra?" Dico accigliando lo sguardo
"Fai qualcos'altro e vedrai che la tua mente sarà molto più libera"
Mi alzo di botta e di fatti mi gira la testa "Hai ragione Herm, devo trovare...un hobby" dico con enfasi.
Vado per aprire la porta ma Herm mi tira un altro cuscino "dove stai andando Spezzaincantesimi?"
"...Oliver?"
"...Ti ricordo che sono le 5 del mattino, riposa! Scendi per le 8"
"Aaa...giusto...vero, esattamente, magnificamente giusto..." dico ritornando nel mio letto imbarazzata.
Hermione ride ma mi guarda male
"buongiornotte"
"Che fantasia, notte"

"OK SONO PRONTA. FORSE...ma sei sicura che Oliver mi aspetta?"
"Sicurissima, cioè no, però si sta allenando..."
Scendiamo in Sala Grande ma non ho tanta voglia di fare colazione
"Sei sicura di non voler fare colazione?"
"Si, non ho fame, tra un po' mi sale anche il vomito"
"Come mai?"
"Ansia" dico annuendo ironicamente ma in realtà sono davvero ansiosa.
"Va bene, tra un po' veniamo anche noi"
Mi dirigo verso il campo da Quidditch e ho notato che il mio umore può cambiare in 0,02 secondi, seriamente. Questa cosa è un po' spaventosa perché potresti trovare davanti una Martina che piange disperata e poi ridere come una matta. Pazzoide nata.
Noto che c'è davvero Oliver che mi aspetta, penso...cioè, sta guardando me?
Mi giro ma non c'è nessuno, vado sul sicuro.
"Oliver!"
"Martina, ti stavo aspettando"
"Allora era vero"
"Hermione?"
"Si"
"Immaginavo...sei pronta?"
"Oh senti, non ho dormito proprio stanotte, fammi riprendere un po'" dico ridendo, lui altrettanto.
"Come mai non hai dormito?" Chiede serio. Oh ma pure questo non scherza con l'umore.
"Niente di preoccupante, solamente ansia...penso di soffrirne un po'"
"Ansia? Una come te l'ansia?"
"...non posso? È umano avere ansia"
"Scusami"
"Dai, iniziamo"
Mi guada in modo strano dalla testa ai piedi
"Che c'è?"
"Ti devi cambiare magari? Non puoi giocare con la divisa di scuola"
Mi guardo e in effetti ho la divisa. Che sciocca che sono. Vado subito negli spogliatoi e indosso la divisa da Quidditch, da QUIDDITCH.
Wow, mi sta da favola...minchia che bona, non me lo ricorodavo così.
Ritorno subito da Oliver e sembra aver una seconda scopa che non è la mia
"Non posso usare la mia?"
"Usa questa al momento"
"Va bene"
"Ti ricordi come si gioca, no?"
"Per chi mi hai presa? Sono la miglior cacciatrice del mondo" Dico roteando gli occhi. Lui ridacchia e si mette a cavallo della sua scopa. Così faccio anch'io cercando di non farmi male come al mio solito.
Purtroppo non riesco ad alleviare i pensieri dalla testa. Fa male solamente a pensare ho mal di testa. Sono una persona che pensa troppo e questo non mi aiuta. Non mi aiuta neanche giocare. Non mi distrae per niente. Le immagini di Harry e Ginny si fanno ancora più lucide, anche quelle di mio padre morto...aggiungiamo anche Voldemort.
Mi accorgo di veder tutto sfocato mentre sorvolo il campo, non vedo più Oliver.
Sento una pioggia fredda sul petto, inizia a girarmi la testa e il respiro corto. Respiro fin troppo velocemente. Sembra di morire. Scendo giù e mi accascio a terra respirando malissimo. Non ce la faccio. Piango, vado in preda al panico. Qualcuno viene da me notando che qualcosa non va: Oliver
"Martina, cos'hai" dice mettendo le sue mani sul mio viso
"Non lo so, non respiro bene, tremo..." sto andando nel panico e Oliver lo capisce subito.
"Guardami, ci sono io, non è niente. Cosa c'è che non va? C'è qualcosa che ti turba?"
Lo guardo e annuisco con le lacrime agli occhi. Mi abbraccia e rimango un po' stupita, penso abbia capito i miei problemi.
"Lo so Martina, tutto ciò ti rende vulnerabile e ti capisco perfettamente ma non devi far vincere a lui o a lei...oppure all'ansia. Non sempre le cose vanno come vorremmo e ci devi mettere una pietra sopra. Fare dispetti a Ginny e averlo non comporterà a nulla, forzerai solamente le cose"
Rimaniamo abbracciati a terra in silenzio, singhiozzavo. Si, sono diventata vulnerabile tra le braccia di Oliver Baston e questa cosa mi turba ancora di più. La gente penserà che sono io a fare le corna ad Harry ma a chi importa? Allora saremo sulla stessa barca. Ma tutto ciò mi rilassa. Mi sono calmata.
"Hai ragione, me lo ha detto anche Herm"
"Devi cambiare il tuo modo di fare...non dico tutto ma in amore. Sei troppo possessiva. Non è una cosa negativa ovvio ma può diventarlo"
"E come faccio?" Lo guardo. Siamo a dieci cm di distanza. Ricordo la prima volta che lo conobbi e quel stupido bacio di un anno fa. Oliver è un bravo ragazzo, romantico, come già detto. Mi sento altamente confusa. È qui che inizio a capire che Harry non avrebbe alcuna importanza se fosse qui ad assistere un altro bacio, assolutamente.
Ma non mi sembra giusto. Io amo Harry e farei un danno solamente a me stessa.
Stacco lo sguardo da Oliver e intravedo quattro figure venire al campo: Harry, Ron, Hermione e Ginny. Aspettate, c'è un qualcosa di strano. Quando dico strano si intende per davvero strano. Ginny sta tenendo per mano Harry. Si stanno divertendo. Hermione e Ron sono turbati, difatti mi guardano. Ho cambiato idea.
Sento una rabbia salire in me, un tuffo al cuore. Magari le mie ipotesi sono giuste.
Sento di dover far qualcos'altro; guardo di nuovo Oliver e lo bacio con passione. Non se sto facendo la cosa giusta ma mi spiace, fanculo alle parole di Herm e Oliver, io mi vendico.
Oliver ricambia il mio bacio approfondendo ancora di più.
Mi sento bene.
Sto bene.
Sento piacere.
Potrei scoparlo qui anche davanti a loro.
Sto bene.
Le quattro figure si fermano dietro di noi facendomi capire che la scena è stata compresa. Bene, il mio lavoro qui è finito.
"MARTINA" è la voce di Harry che viene verso di noi. Io mi alzo lasciando Oliver con la bocca aperta, sarà un po' spiazzato.
Io ed Harry siamo a faccia a faccia; lui incazzato, io senza emozioni.
"MI SPIEGHI CHE COS'ERA QUELLO?"
"Potrei chiederti lo stesso, ma cosa chiedo a fare, ho capito già" sono calma, vuota...
"MA TU NON SEI NORMALE, VUOI MANDARE A PUTTANE LA NOSTRA RELAZIONE?!"
"Lo era già da quando ci siamo messi assieme, non dovevamo"
"MA CHE STAI DICENDO" I suoi occhi si stanno riempendo di lacrime e ha le vene che sbucano dal collo.
"Sto dicendo che sei un figlio di puttana Harry James Potter"
"E TU SEI UNA TROIA, ECCO COSA S-"
"Non mi fai alcun effetto più, forse non hai capito".
Restiamo in silenzio. Sento il cuore di Harry fare un tuffo. Cosa ci sta accadendo? Non siamo noi.
"Sono stanca. Non sono in grado di avere una relazione con te. Magari Ginny sarà alla tua altezza, sempre se non lo è già"
"Ma cosa stai d-dicendo..." Ha gli occhi lucidi.
"Finiamola qua". Corro via nel mio dormitorio e sento che Hermione mi segue lasciando gli altri al campo. Mi butto di nuovo sul letto dove mi trovavo stamattina.
"Martina..."
"Hermione non dire niente, lo sapevo e basta. Mi sono rotta le palle, sono stanca."
"Questa non sei tu, non faresti mai una cosa del genere"
"E questo chi te lo dice? Solo perché sono una Grifondoro premurosa, confortevole, amichevole non vuol dire che non posso essere una troia"
"Martina smettil-" sentiamo la porta bussare "Non vogliamo nessuno" "Sono Remus"
Guardo Hermione "che cazzo ci fa questo qua"
"Entri pure professore!" Dice Hermione.
Dalla porta del nostro dormitorio si vede Remus molto stanco ma sempre con il sorriso. Amo quest'uomo.
"Come hai fatto ad entrare?" Gli chiedo
"Lascia stare...ho visto la scena. Cosa ti sta accadendo?" Sembra preoccupato e io lo guardo con occhi vuoti. Lo faccio sedere accanto a me.
"Sono stanca Remus, sono stanca" rido "ora ho anche gli attacchi panico, sono molto forti...sono stanca. Essere la ragazza del prescelto vuol dire essere una merda. Io sono la pecora vicino a lui, capisci?"
"Ma non è vero, perché dici così?" Mi accarezza i capelli
"No Remus, è così. Li ho visti per mano quei due e l'ho baciato. Sento la rabbia che sale man mano, mi sento anche un'altra persona. Mi sento davvero bene."
"Martina smettila, non sei tu questa...Hermione, potresti fare una camomilla per favore?" Hermione annuisce e inizia a prepararla.
"Che cos'è la camomilla? Un medicinale? Mi vuoi drogare Remus?"
"No, è una bevanda babbana che ti tranquilizza, sta tranquilla. Sei fin troppo agitata" controlla le mie pulsazioni dal polso e fa un sorriso malizioso "Ripeto, fin troppo. Hai le pulsazioni assai accelerate".
Bevo quella roba che loro chiamano camomilla, è buona dai.
"Dov'è finita la Martina che ho cresciuto? Quella che si preoccupa sempre degli altri, che si avventura tra i pericoli senza pensarci due volte. Quella ragazzina che ha sempre un posto per qualcuno e non esclude nessuno. Quella che si incazza e torna a fare la cretina. Quella che fa sempre battutine e non prende mai le cose per serio?...Martina tu sei tutta un'altra persona ma non questa. Ti devi calmare. Tu sei-"
"Non sono nessuno Remus, sono una ragazzina con due genitori morti, tra questi uno era considerato assassino. Vengo definita la ragazza del prescelto. Io non sono nessuno e nessuno potrà far cambiare qualcosa, solo io...penso"
"Appunto, sei tu che devi far la differenza, sicuro non Harry o Ginny...o Cho" dice Hermione
"Un trauma pure con quella ma non la odio più. Cioè, ora che ci penso, sono loro che mi fanno odiare, non sono io" dico guardando il pavimento.
"Ripeto: Appunto." Hermione  sbuffa e si siede anche lei "Non sei tu questa e concordo con il professore, sistema le cose ma non in modo sgarbato"
"Si ma io con Harry con ci torno, mi spiace"
"Al momento"
"No...ho preso la mia decisione. Penso di uscire con Oliver, sarà meglio sia per me che per il prescelto" dico alzandomi per poi vedere i due dietro di me sparire.
Non sono in grado al momento.
Sto sbagliando ma non mi interessa.
Deve sparire dalla mia vista.
Lo odio.
Scusami.

Scusatemi per la merda scritta, cercherò di aggiustare il tutto perché è un casino, HO CREATO UN CASINO. Cercherò anche di allungare le parti perché mi son resa conto di essere andata troppo veloce con i tempi e non si capisce niente. Pian piano sto rileggendo le parti perché è tipo da giugno che non scrivo più e non ricordo più niente.
Qua Martina soffre di bipolarismo ma si aggiusterà nel tempo, non vi preoccupate. Magari c'è un qualcosa di più grande che la turba...chissà👾

Sei tu. // Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora