37 capitolo

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"Harry e Ron non sono ancora a lezione, dove saranno?" dice Hermione esausta.
Questa volta, e dico, finalmente, in pozioni abbiamo Lumacorno. Sembra davvero un bravo insegnante, per non parlare delle sue battute. Siamo a lezione con i Serpeverde,   e per non mancare, Draco e la sua gang del cazzo iniziano a rompermi.
"Che c'è, ti ha lasciato il fidanzatino?" Dice Draco facendo una faccia mortificata
"No Draco, in verità l'ho lasciato io ma questi non sono affaracci tuoi"
"Caspiterina, come mai l'hai lasciato? Non avevate fatto il giuramento dei mignolini?" Tutti ridono per le sue smorfie.
"No, però almeno io ho avuto una relazione, tu no"
"E che ne sai?"
"Nessuno ti sta baciando i piedi in questo momento...li lavi vero?"
"Smettila..."
"Caspita, non li lavi? Mamma mia, Io ti consiglierei di farlo, poi sai quanto ci guadagni con quelli. Povero te!"
A tutti scappa un sorrisino, anche quelli della sua casa, tolti Tiger, Goyle e Claudia.
Vediamo la porta aprirsi, Ron ed Harry sbucano all'improvviso.
Il mio cuore perde un battito alla sua vista.
"Oh, Harry caro! Incominciavo a preoccuparmi...venite venite!"
"Professore, non ho il libro di testo, neanche Ron"
"Non fa niente, potete trovarli nell'armadietto"
Mentre Ron ed Harry cercano il libro il prof aggiunge "Stamattina ho fatto delle misture, sapete dirmi cosa sono?"
"Si, signorina..."
"Granger, signore"
"Quella è Veritaserum, il siero della verità...mentre quella è Amortentia, il filtro d'amore più potente al mondo. Dovrebbe avere un odore diverso per ognuno di noi secondo ciò che ci attrae. Per esempio io sento: aroma di erba tagliata, pergamena nuova e pasta dentifricia alla menta..."
Delle risatine accompagnano l'aula. Chi cavolo è Herm?
"Ah ah, niente risatine, provate ad annusare anche voi..."
Mi avvicino al tavolo e annuso.
Harry. L'odore di Harry.
Lo cerco con lo sguardo e noto che si sta avvicinando al tavolo, si mette di fronte a me, siamo faccia a faccia come se ci stessimo affrontando.
"Cosa senti?" Mi chiede guardando l'Amortentia
"Tu cosa senti?"
"Te l'ho chiesto prima io"
Non glielo posso dire. Non voglio.
"Non sento bene...cioccolato...emh...poi..."
"Stai mentendo"
Alzo lo sguardo e i miei occhi rimangono incastrati nei suoi, non so più cosa dire a questa vista. Sono bloccata.
"Allora?" Aggiunge
Io continuo a rimanere in silenzio abbassando lo sguardo. Cosa potrei dire, cazzate?
"Come stavo per dire, cioccolato, menta e manico di scopa"
"Come mai ci hai messo così tanto?"
"Non sentivo bene, te l'ho detto...tu che senti?"
"Erba...-"
"Stai mentendo"
"...cioccolato, manico di scopa e vaniglia"
"Mh"
Lui se ne va di nuovo da Ron vedendo l'indifferenza verso di lui. Non voglio trattarlo così ma devo.

"Come dobbiamo fare con te?" Dice Aurora sapendo ciò che è successo nelle ultime settimane con Harry e Oliver. Non l'ho mai vista così preoccupata per me, per la mia vita, per la mia salute mentale. Lo ha sempre fatto, questo è vero, ma mi sta facendo da mamma ultimamente.
"Aurora, mi conosci alla perfezione ormai"
"Sicura che posso stare nella vostra sala comune?"
"Finché starai con me si"
"Mh quindi, non vuoi tornare con Harry perché hai paura di ferirlo di nuovo?"
"Si, esattamente. Se soffre è solamente causa mia"
"Lo ami ancora?"
"Non ho mai detto di non amarlo più"
"Ma invece di stargli lontana, perché non cerchi di avvicinarti piano piano?"
"Aurora, ti rendi conto com'è il tempo fuori? Tra un po' salteremo in aria tutti quanti!"
"Lo so Martina, ma una guerra non può fermare l'amore, soprattutto il vostro. Io vi vedo, vi sento. Siete del tutto ancora innamorati. Io non ho tantissima confidenza con Harry ma ti posso assicurare che lui ci tiene tanto a te. Lui in te vede tutto ciò che non ha mai avuto. Io so che due anni fa, per il Torneo Tre Maghi gli sei rimasta sempre accanto, come ogni madre avrebbe fatto con il suo bambino mentre tutto gli erano contro. Ti rendi conto quanto Harry abbia sofferto per te? Tu eri tutto per lui e lo sei ancora, ne sono certa. Fidati che ora stai perdendo del tempo prezioso che potresti utilizzarlo per parlare con lui e non con me. Potevate risolvere. Ma tu preferisci sempre fare guerra e chissà perché! Io amo questa cosa di te ma devi cambiare, ormai hai 16 anni, tra un momento all'altro scoppierà una guerra, lo sappiamo tutti e dovrai combattere. Martina, è come scherzare con il fuoco, forse anche peggio. Sono Serpeverde, li sento...Devi parlargli."
"No"
"Uff, se incredibile!"
"Aurora, al momento non voglio avvicinarmi, ma se gli accadrà qualcosa sarò la prima ad esserci"
"Ascoltami, Harry potrebbe essere morto da un momento all'altro, questo lo capisci? Lui è il prescelto, solo lui può sconfiggere Voldemort. Si sta dimostrando un'altra persona solamente per non farsi vedere debole"
Io rimango in silenzio ascoltando le sue sagge parole senza neanche fiatare. La sua presenza mi da forza, lo devo ammettere, non è da tutti farmi questo effetto. Mi fido ciecamente di lei.
"Potresti fare una cosa per me?" Dico aggiustandomi sulla poltrona davanti al camino della mia sala comune. Aurora sbuffa e mi scruta restando in ascolto.
"Devi scoprire cosa se ad Harry importa qualcosa, cosa prova, cosa pensa realmente. Se ci spera in un ritorno..."
"Non potresti farlo tu?"
"Ho già fatto troppo"
"Si, tipo menare Oliver e far venire un attacco di panico ad Harry. Fammi sentire, l'ultima preda è Ginny?"
"Daiii"
"...guarda, lo faccio solo perché sei tu. Inizia a vedere cosa darmi in cambio"
"Grazie"
"Stupida"
"So cosa fare però. Devo chiarire con Oliver e con Ginny"
"Bravissima"
"Cercavi me?"
Una voce da dietro, per le scale del dormitorio maschile, si vede Oliver appoggiato al muro. Avrà sentito tutto?
"Hai sentito tutto?" Dico scrutandolo dalla testa ai piedi.
"Solo la fine, qualcosa di importante?"
"Direi di si"
"Martina, ci vediamo dopo. Se mi scoprono sono guai" aurora si dirige verso il suo dormitorio.
Oliver si fa avanti e viene verso di me e si siede.
"Allora?"
"Senti, mi spiace per i pugni..."
"Lo so, spiace anche a me ciò che ti ho fatto, non è da me"
"Ultimamente ho notato che siamo tutto strani"
"L'ho notato anch'io, purtroppo. Comunque, non ti scusare. Quello che deve scusarsi sono io. Non so cosa mi è preso. Ci ho riflettuto e in effetti noi non siamo neanche compatibili, abbiamo in comune solamente il Quidditch!"
"Ben svegliato"
"...hai aggiustato le cose con Harry?"
"No, non ancora"
"Mi spiace"
"Non preocupparti, doveva andare così"
"Ne sei sicura?"
"...semplicemente voglio proteggerlo e sto solamente facendo disastri"

Sei tu. // Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora