3) Un ragazzo nuovo

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SARA

Appena mi siedo, il professor Saltzman entra e inizia a fare domande a manetta alla classe sulla storia della città di Mystic Falls.
Storia che io non conosco per niente! Per fortuna, ha capito che non sono preparata e non mi chiede niente, gliene sono grata.
Però, è veramente noiosa! La storia e io siamo su due binari paralleli!
Così, non riuscendo a stare attenta, inizio a ripensare a quella ragazza bionda con gli occhi verdi, era stata molto gentile con me, sento che diventeremo amiche, come in fondo spero. È simile a me come fisico, per il metro e settanta di altezza, e come carattere. Non lo so, ma mi ha ispirato subito fiducia.
C'è qualcosa di magico in questa scuola, lo sento!
«Signorina Donovan!» strilla il prof «è da un'ora che è distratta! Lo so che è nuova e questa storia non la conosce ancora, ma potrebbe imparare molto di più adesso, che sui libri!».
La sgridata del prof mi fa sussultare e mi distrae dal mio pensiero. Torno con i piedi per terra, ma penso di non vedere l'ora di conoscere meglio questa ragazza. Anche se ora è meglio stare attenta, non vorrei mai prendere note il primo giorno nella nuova scuola.

GIULIA

Entro in classe e la Divina Provvidenza ha fatto si che il professore non fosse ancora in classe. Mi siedo al mio posto di sempre, al penultimo banco della terza fila, tiro fuori il libro e aspetto l'arrivo dell'insegnante.
La classe si riempie subito dopo il mio arrivo e, nel giro di due secondi, anche l'insegnante entra in classe.
Sono stata davvero molto fortunata!
Dietro al prof vedo comparire un ragazzo, molto carino per dirla tutta, che viene presentato dal professore: «Ragazzi, questo è Stefan Salvatore, si è trasferito dall'Italia e adesso è ritornato nella sua città natia. Spero lo facciate sentire a suo agio! Per ora, Stefan, va' a sederti a quel banco, vicino a Giulia» disse indicandoli il banco di fianco a me.
'Oddio, mi sta guardando' penso imbarazzata.
Probabilmente ora sarò tutta rossa. 'Devi calmarti, Giulia!'.
Si avvicina al posto assegnatoli e, prima di sedersi, mi fa un cenno con la testa, a modi saluto, con uno splendido sorriso. Mai visto un sorriso più bello!
L'ora finisce in fretta, non me ne sono quasi resa conto, talmente ero distratta dalla presenza del nuovo ragazzo vicino al mio banco.
'Ragazza, ma che problemi hai? Un po' di self control'.

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