GIULIA
Raccolgo i miei libri e li rimetto in borsa. Il ragazzo carino è già uscito e così mi decido a uscire dall'aula anch'io, preparandomi psicologicamente alla prossima ora di letteratura.
Arrivo nella classe e mi siedo al banco vicino alla finestra, così almeno mi distraggo guardando un po' fuori.
Vedo entrare la ragazza che ho travolto l'ora prima, Sara, e le faccio cenno, dopo un timido saluto, di sedersi vicino a me.
Parliamo un po' dell'ora passata e le chiedo come le è sembrata l'ora con il professor Saltzam. Mi risponde che non vorrebbe più rifarlo per nulla al mondo, tra una risata e l'altra. Così le chiedo il perché, e lei risponde che la storia non è mai stata il suo forte e che preferirebbe di gran lunga una lezione di anatomia umana. Scoppiamo a ridere entrambe. Mi piace questa ragazza!
Le racconto che conosco il professor Alarik Saltzman da quando ero piccola: è sempre stato un amico di famiglia ed è da un po' che ci prova con mia zia Cristina, la mia zietta preferita.
Arriva il professor Forbes, che è il padre della mia amica Caroline, e inizia a spiegare la poesia di Pascoli, il mio poeta non preferito.
Va avanti per due ore con questa solfa, mentre ogni tanto io e Sara ci lanciavamo sguardi divertiti alle battute che i nostri compagni di corso facevano sull'autore. Finalmente la campanella suona ed io e Sara ci separiamo per affrontare una la lezione di storia e l'altra quella di biologia.
Adoro l'ora di storia, è una materia affascinante, poi le spiegazioni di Rik (come mi piace chiamare il professor Alarik) riescono a coinvolgermi come nient'altro.
Solo che in aula c'è anche Stefan, che ha preso posto due banchi dietro di me, ed oggi è un po' difficile concentrarmi, soprattutto dopo il messaggio che mi ha inviato Caroline, in cui mi informava che "il ragazzo figo" mi sta fissando.
Cerco di sembrare il più normale possibile, ma dentro di me mi sento un po' nervosa, e ho il cuore che batte all'impazzata; ho quasi paura che mi possa scoppiare da un momento all'altro.
L'ora passa lenta e, mentre Alarik spiega, lotto contro la volontà di girarmi nella direzione di Stefan e mandarli sorrisi dolci. A volte guardo fuori dalla finestra e a volte verso il professore, provo a cambiare posizione accavallando le gambe, ma il mio pensiero fisso è la persona al bianco dietro al mio. Finalmente suona la campanella e segna la fine delle mie ore di lezione, o almeno per oggi. Come primo giorno è stato abbastanza impegnativo!
Fuori dall'aula vedo Sara che mi aspetta appoggiata agli armadietti. Le vado incontro sorridente e le chiedo sorpresa:«Cosa ci fai qua?».
«È ancora disponibile la tua offerta di farmi visitare la scuola?» mi risponde lei con quel suo sorriso dolce. Così, contenta, le rispondo con un «Certo» accompagnato dal sorriso che riservo solo alle persone che mi stanno davvero simpatiche, perché ho l'impressione, anzi la convinzione, che io e Sara potremmo diventare buone amiche!
Le faccio fare il giro della scuola e la presento ai miei amici Caroline, Tyler e Loris. È talmente simpatica che ha subito legato con loro!
Per portare fondi alla scuola, i miei amici hanno deciso di fare un karaoke al Mistic Grill questa sera, e ci invitano a partecipare.
Accettiamo entrambe, così almeno ci divertiamo un po' e ,magari, avremo la possibilità di conoscerci meglio.
Torno a casa stremata, saluto i miei genitori con un bacio, lancio la pesante borsa sulla sedia di camera mia e mi butto sul letto.
Mi riposo per un'ora buona, con il viso di Stefan che continua a tornarmi in mente, e non so se sia una cosa piacevole o meno.
'Ma che mi prende?'.
Scendo al piano di sotto dai miei a parlare della mia mattinata e chiedo loro il permesso per andare al grill questa sera. Dato che sono di buon umore oggi, stranamente, mi permettono di uscire, ma sempre con la solita lista di raccomandazioni. Sbuffo e alzò gli occhi al soffitto e penso
'Non cambieranno mai'.
Dò un bacio ad entrambi e risalgo in camera mia per preparare i vestiti per stasera sul lenzuolo del letto.
'Sarà una bella serata, ne sono certa, senza pensieri, ma soprattutto senza problemi'.
Alle 17:00 mi arriva un messaggio da Sara, a cui avevo dato il mio numero prima di tornare a casa, in cui mi chiede che sarebbe passata a casa mia per poi andare insieme alla festa. Accetto e le dico di farsi trovare davanti alla mia porta verso le 19:30, poi saremmo andate a prendere Caroline a casa sua. E poi dritte al Mistic Grill!Prima di tutto mi trucco, mettendomi un po' di matita sugli occhi, ma senza apportare altre modifiche perché, secondo il mio punto di vista, sono abbastanza inutili. Indosso il completo che avevo preparato in precedenza e mi guardo allo specchio. Penso:
'Wow, niente male, potrei anche ricevere qualche complimento stasera! Sono fiera di me'
Sorrido come una scema davanti allo specchio, e dietro di me sento la voce del mio fratellino Marco che mi deride. 'Da quanto tempo è là dietro?' mi chiedo, anche se sinceramente non mi interessa la risposta.
Questa sera voglio solo divertirmi e scordarmi di tutto!
Ma ovviamente c'è sempre qualcosa che deve andare storto.Mia mamma entra in camera indaffarata a infilarsi degli stivali neri con i tacchi che le arrivano fino al ginocchio e, guardandomi con il suo sguardo da cerbiatto che usa sempre per convincere qualcuno a fare qualcosa che non vuole, mi chiede con voce smielata:«Tesoro mio, ti voglio un mondo di bene! Riusciresti a farmi un favore?».
Io la guardo con dubbio e, vedendola guardare verso mio fratello, nel giro di pochi secondi, intuisco cosa vuole chiedermi di fare.
Le rispondo a tono, non può rovinarmi così la serata!
«No mamma, scordatelo, MAI! Non ho intenzione di portarmi dietro Marco! È una festa, non voglio fare la babysitter anche quando ho un'occasione per divertirmi!».
Sto urlando come una matta, tanto che mio papà è entrato in camera e ha cercando di tranquillizzarmi.
Ma questa volta no, questa volta sono irremovibile!E invece...capisco di non avere alcuna scelta. Sono fregata, non posso lasciare mio fratello di 11 anni a casa da solo, sarei un'ipocrita e una terribile sorella maggiore. Mi lascio convincere, ma alle mie condizioni: maggiore libertà di uscire e...*rullo di tamburi* uscita in famiglia o con i miei amici al giapponese o cinese per almeno 3 volte al mese per 3 mesi. Cosa si può volere di più dalla vita?
Inaspettatamente, suona il campanello, guardo l'orologio e vedo che è arrivata l'ora di andare. Prendo il giubbotto mio e quello di Marco e vado ad aprire alla porta, preparandomi già il discorso con le scuse in anticipo per la presenza di mio fratello.
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L'inizio della nostra nuova vita...
FanfictionQuesta è la storia di due ragazze, Giulia e Sara, che si conoscono per caso nella scuola di Mystic Falls e diventano subito amiche. Giulia vive in questa città fin da piccola e per lei sarà ancora più difficile affrontare i segreti che cela, ma gra...