Noemi scoppia a ridere subito dopo averle la reazione di mio padre appena gli ho detto che ero fidanzata. Da 7 mesi. Si mette una mano sullo stomaco, contorcendosi dalle risate ‘’ pensavo avrebbe reagito diversamente ‘’ dice ancora scossa dalle risate. alzo un sopracciglio ‘’ diversamente? ‘’ dico ironica ‘’ Noe, mi ha controllato la bocca per ragioni sconosciute e poi mi ha detto di voler conoscere il ragazzo che vorrebbe uccidere ‘’ si asciuga una piccola lacrima caduta sulla sua guancia ‘’ ma sai che scherzava! ‘’ ridacchia ancora un po’ ‘’ la parte in cui esce di casa è fantastica! Proprio da tuo padre ‘’ sospiro. Appena io e la mamma abbiamo detto a mio padre che ero fidanzata, lui ci ha guardate ridacchiando, come se gli stessimo facendo uno scherzo. Quando ha capito che non scherzavamo ci ha guardate intensamente, forse indeciso se crederci o no, infine si è alzato ed è uscito. Mio padre fa sempre così quando gli diciamo una cosa … scottante. Una volta io e la mamma lo abbiamo seguito, pensando tipo che fosse andato a bere o a giocare d’azzardo. Alla fine lo abbiamo trovato a fare piccoli lavori a casa dei nonni, come sistemare un quadro, o mettere a posto la tv, o a casa degli zii a curare il loro giardino. È come se, per pensare a quello che gli è stato detto, deve prendere una pausa per decidere cosa fare. Qualche ora dopo era ritornato e mi aveva controllato la bocca, il naso e gli occhi, lasciandomi abbastanza perplessa. Aveva preteso che gli raccontassi di Gabriel e poi aveva accettato senza esitazioni di conoscere la sua famiglia. Ma non sono stata sorpresa, anzi, era la reazione che mi aspettavo, avevo solo paura di dirgli che ero fidanzata, tutto qui. ‘’ parlando di altro … ‘’ mi sistemo meglio sul suo letto, dove eravamo stese entrambe e giro la testa per guardarla ‘’ … come va con Giò? ‘’ lei sospira, abbassando le spalle e ricambia il mio sguardo. Si morde il labbro inferiore e l’azzurro dei suoi occhi si scurisce, come un velo, per nascondere la sua tristezza ‘’ ecco … non va molto bene … non ci parliamo da molto … non mi manda messaggi da molto … diciamo che … ‘’ si blocca guardando altrove ‘’ ti manca … ‘’ concludo io abbracciandola. Ricambia il mio abbraccio. ‘’ ho una voglia matta di cioccolata ‘’ la guardo e sorrido ‘’ amo la cioccolata ‘’ dopo cinque secondi stiamo correndo nel suo corridoio, dirette verso la cucina. Appena entriamo, tra gridolini e risate, la mamma di Noe, sussulta e si gira verso di noi curiosa ‘’ salve signora Frost ‘’ la donna mi sorride. È identica a Noe, stessi occhi azzurri stesse labbra piene, stesso naso all’insù. ‘’ ciao Charlie, non ti avevo sentita arrivare ‘’ mi siedo su una sedia e appoggio la braccia sul tavolo, attorcigliando le dita, mentre Noe in punta di piedi cerca di prendere la cioccolata messa sul ripiano più alto dello scomparto ‘’ avevo la porta già aperta quando è arrivata ‘’ risponde Noe mettendo le gambe sul marmo per poi prendere la cioccolata e scendere con un salto. Si mette in posizione di lancio ‘’ pronta Charlie ‘’ mi alzo, guardandola con sfida mentre la signora Frost mormora, spaventata ‘’ Oddio ‘’ attaccandosi al lavabo, con la schiena. ‘’ vai, bionda ‘’ dico scherzosa, lei ridacchia, si schiarisce la gola e lancia. Troppo alto, ma non posso lasciare che una tavoletta di purissimo cioccolato Milka ripieno di biscotti Oreo possa spappolarsi. Salto in avanti. Riesco a prendere la tavoletta ma non a fermarmi. Mi ritrovo a pancia in giù sul tavolo, con il naso dolorante e gli occhiali a pochi centimetri dal mio viso. Sbatto le palpebre e mi metto a sedere sul tavolo, con le gambe a penzoloni, mentre mi allungo per prendere gli occhiali e li riappoggio sul mio naso. Bhe è andata meglio delle altre volte. Una volta sono salita sulla sedia e mentre saltavo, questa si è girata, costringendomi a mantenermi al tavolo per non andare in ospedale. Alcune volte invece, Noe è seriamente caduta, non riuscendo neanche a prende la cioccolata. Noe mi viene incontro ‘’ stai bene? ‘’ sorrido ‘’ no, no, non … ‘’ aggrotto le sopracciglia quando prende la cioccolata dalle mie mani e la accarezza come se quella che è caduta fosse lei ‘’ ti sei rotta? ‘’ le chiede continuando ad accarezzarla. Sbatto più volte le palpebre e agito le braccia, per avere un po’ di attenzione, ma non ottengo altro che la sua diffidenza. Mi schiarisco la gola ‘’ io sto benissimo! Grazie per avermelo chiesto ‘’ Noe mi guarda e socchiude gli occhi, confusa ‘’ hai detto qualcosa? ‘’assottiglio gli occhi e mi passo una mano sul viso, ormai rassegnata.
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Non Lasciarmi Mai
RomanceTutte i personaggi delle favole hanno qualche problema nelle loro vite. Eppure loro vivono una favola, ogni giorno, ogni ora. Anche noi possiamo vivere una favola, basta trovare la persona giusta con cui crearla. Io ho trovato la mia, devo solo esse...