CAPITOLO 58

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Non dissi a Gabriel ciò che era successo e non gli chiesi dei suoi genitori, d'altro canto neanche lui mi disse niente.

Anzi, non proprio niente.

Abbiamo parlato fino all'una di notte, senza affrontare nessun argomento di particolare rilevanza ma ridendo come non facevamo da tempo. Mi mancavano quelle chiacchierate allegre e leggere, quelle che ti fanno scordare per un attimo i pensieri brutti e ti alleggeriscono la mente. Quella notte, a dispetto di ciò che era accaduto, mi addormentai con il sorriso.

-

Mia madre quella mattina non venne a svegliarmi, probabilmente non voleva disturbarmi. Nonostante ciò mi svegliai relativamente presto per una mattina d'estate.

Mia madre è intenta a scrivere sul computer, forse sui social o alla ricerca di quale nuova ricetta e quando la raggiungo mi sorride dietro gli occhiali da vista fucsia

'' buon giorno tesoro. Oggi papà è uscito presto e ha comprato i cornetti, ti va? ''

'' solo se cene sono alla nutella ''

'' tranquilla. Sono lì ''

Mentre verso il latte freddo nella tazza e addento il cornetto, parlo con mia madre

'' a proposito ... papà? ''

'' è andato al parco con tua sorella. Sono usciti con le biciclette ''

'' oh ... bene. Tu cosa stai facendo? ''

'' tua nonna ha visto una ricetta sulla tv ma non è riuscita a scriversela. Sto cercando di trovarla ma le informazioni che mi ha dato sono molto vaghe. Ne sto prendendo parecchie poi la sceglierà lei ''

'' mhh... '' addento ancora il mio cornetto e prendo un sorso di latte. Prendo il cellulare e trovo, tra i messaggi, uno di Gabriel '' Gabe esce stamattina. Dice che tra un paio d'ore lo trovo a casa. Posso andarci?''

'' certo. Faccio delle faccende in casa e ti accompagno ''

'' posso prendere il pullman ''

'' preferisco farlo io. Tu vatti a preparare, ci metti sempre un'eternità ''

'' ma mamma ... ''

Cerco di controbattere, intuendo subito il motivo di tanta insistenza. Mia madre però mi interrompe subito

'' devo fare dei servizi, perciò mi va bene. Smetti di lamentarti e vai a prepararti ''

Lascio cadere la questione, decidendo di riaprire l'argomento in un altro momento e vado in bagno per lavarmi. Mi faccio una doccia lenta e rilassante e lascio scivolare con l'acqua tutto l'intorpidimento del giorno prima. Uscita, mi avvolgo nel mio accappatoio, mi asciugo e quando lo lascio cadere noto dei segni violacei sulle spalle. Lo specchio riflette i miei movimenti mentre con le dita sfioro quei lividi. Non sono grandi, infatti con la maglia a maniche corte del pigiama non me ne sono accorta ma ... sono lì, che risaltano evidenti sulla mia pelle poco abbronzata.

Accidenti!

So già che quando racconterò a Gabriel ciò che è successo vorrà picchiare Simone, se vede questi lividi lo vorrà sicuramente ammazzare! Infilata la biancheria e scappata in camera per non farmi vedere da mia madre, decido di mettermi una maglietta a maniche corte e non troppo scollata, in modo da non far nascondere i lividi. Spero solo che scopaiano presto. Mi butto sul letto con il cellulare in mano, aspettando con ansia un messaggio di Gabriel o una sua telefonata. Trovo invece messaggi di Dave che si scusava per non avermi risposto e non essere venuto ieri. Si giustifica dicendo di aver iniziato con Jessica una maratona di Harry Potter e di esserne così preso da aver dimenticato il cellulare. Gli rispondo rassicurandolo e tentenno sul confessargli o meno ciò che è successo ieri. Alla fine non lo faccio ... è inutile spaventarlo, io infondo sto bene. Dopo una mezz'oretta inutile passata a vedere video ridicoli su Instagram, Gabriel mi manda un messaggio con cui mi avvisa di essere arrivato e che non vede l'ora di vedermi. Salto giù dal letto, passo un filo di matita sugli occhi, mi pettino i capelli e avviso mia madre che, dal canto suo, non si è ancora preparata. Dopo tre quarti d'ora passati a gridare contro mia madre e ad accusarla di aver ereditato da lei il perenne ritardo, entrambe saltiamo in macchina. Arrivata a casa di Gabriel saluto la mamma

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora