CAPITOLO 47

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Inutile dire che quel messaggio ha rovinato l'atmosfera e ha reso Gabriel nervoso ed irrequieto, ma non potevo tenerglielo nascosto. Gabriel non si capacitava il fatto che Theo avesse il mio numero di cellulare e che avesse cominciato a minacciare anche me. Per me quella non era tanto una minaccia quanto un avvertimento, un modo per stuzzicarmi e divertirsi con me. Quasi mi offro di preparargli una camomilla tanto è nervoso. Seduta sul divano lo guardo borbottare e camminare avanti e indietro agitando le braccia e facendo strane espressioni buffe e irritate. La situazione lo faceva arrabbiare più di me e anche se non lo vuole ammettere so che è preoccupato. Theo spaventa anche me ma vedere Gabriel così succube di Theo mi manda in bestia. Basta pronunciare il suo nome per fargli cambiare umore in modo negativo. Mi alzo e lo fermo mettendomi di fronte a lui. Quasi mi viene addosso. Gli sorrido e incrocio le braccia dietro il suo collo

'' andiamo a dormire? ''

Lui sospira e si passa una mano sul viso

'' non credo riuscirei a dormire ''

'' allora ... '' perfino pensarlo mi imbarazza e arrossisco '' potremmo fare altro ... ''

Gabriel alza le sopracciglia e mi guarda sorpreso

'' dovrebbe essere una proposta sconcia? ''

'' non riesco a dirlo in modo accattivante e sicuro quindi accontentati ''

Gli do uno scappellotto sulla testa che lo fa ridere. Mi lascia un leggero bacio sulla mascella ma basta a farmi rabbrividire

'' apprezzo il fatto che tu voglia distrarmi '' alza di nuovo il viso '' ma non riesco a pensare a nient'altro che lui sa del nostro rapporto e che adesso potrebbe essere da queste parti. Magari ci sta pure spiando ... ''

Si sposta e le braccia mi cadono lungo i fianchi. Ricomincia a camminare nervoso davanti la televisione

'' Gabriel ... ''

Cerco di richiamarlo

'' come diavolo fa a sapere sempre quando io sono con te? È assurdo! ''

Esclama con rabbia. Ecco. Ormai l'ho perso di nuovo. Mi butto sul divano pesantemente poggiando la testa sullo schienale e seguendo i suoi movimenti con gli occhi. Le palpebre cominciano a diventare pesanti ma ripeto di stare sveglia e di aspettare Gabriel. Saremmo andati a letto insieme. Eppure improvvisamente la stanchezza mi invade.

Solo 5 minuti.

Chiudo gli occhi. Alla fine i cinque minuti diventano dieci e i dieci venti e alla fine smetto semplicemente di contarli.

-

Mi sveglio improvvisamente non so per quale motivo. All'inizio non capisco neanche dove mi trovo e cosa stia succedendo ma appena sento la voce di Gabriel la vista ritorna a farsi nitida

'' non volevo svegliarti ''

Sono tra le sue braccia e stiamo salendo le scale per andare in camera da letto. Mi sistemo gli occhiali storti sul naso e appoggio la testa sul suo petto ancora assonnata

'' non fa niente. Non volevo addormentarti, volevo aspettarti ''

Gli rispondo a voce roca chiudendo nuovamente gli occhi. Sono davvero stanchissima. In un attimo ci troviamo nella camera da letto di Gabriel e lui mi posa delicatamente sul letto. Mi sistemo meglio sul cuscino mentre si stende al mio fianco. Mi fa segno di avvicinarmi

'' vieni qui ''

Mi rannicchio sul suo petto come un cucciolo bisognoso di affetto e mi lascio cullare dalle sue carezze sui miei capelli.

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora