CAPITOLO 21

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Quell'altalena mi attirava tantissimo, ero come incollata ad essa e Gabriel dovette tirarmi per farmi scendere. Non poteva lasciare la festa in mano di Chris, il ragazzo da un occhio solo, come lo aveva definito Gabriel, ma non poteva e non voleva neanche lasciarmi lì tutta sola. Alla fine scelse di portarmi con se. La festa non era degenerata in una lotta, o in una marea di tuffi, ma era rimasta come prima, né troppo tranquilla né troppo pericolosa. Gabriel mi prese la mano mentre io cercavo con lo sguardo i miei amici. Noe aveva cambiato posto ma non persona, era seduta su una sedia, accanto a quel ragazzo, mentre parlava sorridendo sensualmente. Dave era magicamente ricomparso, come Jess, ma non erano insieme. Era triste vederli così lontani. Noto che Dave lanciava occhiate a Jessica, alzando lo sguardo da suo cellulare, ma lei teneva duro, non si voltava verso di lui, in parte concentrata nella conversazione con una ragazza del suo corso di recitazione. Poi il mio sguardo cadde su Sophia. Stava camminando lentamente verso l'atrio della casa, con lo sguardo rivolto verso il cancello. Sembrava aspettare qualcuno.

'' torno subito ''

Dico a Gabe lasciandogli la mano e sorridendogli. Mi avvicino a lei, seguendo la direzione del suo sguardo ma non vedendo nessuno.

'' Soph ''

Dico toccandole il braccio, richiamando la sua attenzione. Lei si gira verso di me ma non resiste a dare un ultimo sguardo al cancello

'' ciao ''

Dice con un sorrise alquanto incerto

'' stai aspettando qualcuno? ''

Scuote la testa e sospira, sedendosi sulle scale dell'ingresso, poggiando il viso sulle mani. Mi siedo accanto a me, guardando come lei il cancello davanti a noi

'' ti conosco troppo bene, so che stai aspettando Paolo ''

'' non ci sentiamo da non so quanto, non lo vedo da altrettanto. Non so dove sia finito e questo mi spaventa a morte ''

'' da quanti giorni? ''

'' te l'ho detto, non sono giorni ma settimane. È troppo tempo''

Si copre il viso con le mani e sospira, massaggiandosi le tempie. Non sapendo cosa fare le do una simpatica spinta con la spalla. Poggia le mani sulle ginocchia e mi guarda sorridendo appena. Poi con un balzo improvviso si alza e si liscia la gonna con le mani

'' è meglio che vada adesso ''

'' se hai bisogno di parlarne, io sono qui ''

Arriccia le labbra e scuote la testa

'' sei venuta per divertirti non per ascoltare i miei problemi amorosi ''

Fa un passo indietro e io mi alzo facendone uno in avanti

'' non fa niente, non mi piace che tu stia male ... ''

'' Charlie, non ho voglia di parlarne ''

Annuisco

'' ritorniamo alla festa? ''

Dico indicando il giardino. Ma lei scuote la testa

'' tu vai, io torno a casa ''

'' cosa? Vai già via? ''

'' vorrei restare un po' sola ''

Abbassa lo sguardo e io temo che stia per piangere. È così che riesce a trattenersi. Per non pressarla troppo annuisco

'' hai la macchina? ''

Lei sorride

'' sono attrezzata, tranquilla ''

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora