CAPITOLO 10

48.4K 1.6K 101
                                    

'' oh, piccola, fatti abbracciare '' mi prende in giro Chris, venendomi incontro con le braccia spalancate. Alzo gli occhi al cielo ma continuo a camminare. Durante la lezione Chris faceva lo scemo con Anita Gris, una delle cheerleader, prendendola in giro e dicendo cose poco caste sul suo corpo. Alla fine la prof lo ha beccato e lo ha cacciato fuori dalla classe dicendo che era ' un brutto porco pervertito '. Tutta la classe è scoppiata a ridere. Pochi minuti dopo la professoressa mi ha chiesto di andare a fare delle fotocopie. Alcuni ragazzi della classe dicono che sono la preferita della prof, o sono raccomandata. In verità sono l'unica che presta attenzione alle sue lezione e per questo mi ritrovo con degli ottimi voti in pagella. Fatto sta che da quando sono uscita Chris non fa che seguirmi, come un cagnolino in cerca di coccole. In effetti la scuola è quasi vuota per via delle uscite extrascolastiche. La maggior parte delle classi sono uscite per andare a vedere la rappresentazione a teatro de La Bella e la Bestia. Purtroppo noi non siamo andati perché nessuno poteva accompagnarci. O non voleva, mi corregge sempre Gabriel, ma non ne capisco il motivo. Siamo una classe vivace, okay, ma non una delle peggiori, infatti molti professori si sono proposti di accompagnarci in gita. Chris riesce a raggiungermi e a chiudermi in un abbraccio forzato. Per l'angoscia gli ho raccontato tutto sulla lite con i miei genitori e sulla festa ormai annullata. È il primo a cui gliel'ho detto visto che è anche l'unico con cui sono riuscita a parlare senza che qualcuno ci interrompesse. Sono arrivata in ritardo stamattina, e mi sono subito seduta affianco a Gabe che mi aveva tenuto il posto. Dave e Jess erano dall'altro lato della classe, mentre Noe, era qualche banco più dietro di me. Ho provato a parlarne con Gabriel e puntualmente, quando aprivo bocca, la prof si girava e lo fulminava con lo sguardo, come se la causa di tutti i mali fosse lui. Gabe e la prof Giochilli non avevano un buon rapporto. Alla fine ho lasciato stare per paura che gli mettesse una nota. Le braccia forti di Chris mi schiacciano contro di lui ed io mi divincolo, poi con un sospiro di frustazione ricambio l'abbraccio, tenendo ben stretto tra le dita il libro della prof. Chris si stacca con un sorriso trionfante sul volto. Riprendiamo a camminare '' mi dispiace per la festa. Sembra che l'hai presa proprio male ... '' alzo le spalle e giro l'angolo, andando verso gli uffici '' mi farò una ragione. E poi posso sempre festeggiare il compleanno dopo la punizione ... '' mi circonda le spalle con un braccio e io guardo la sua mano con una certa distanza '' sai che non sarà la stessa cosa '' dice non curante. Lo guardo '' da buon amico dovresti dire: meraviglioso, verrò senz'altro e ti farò una montagna di regali '' fa una faccia disgustata '' vedi troppo film ''. Quando arriviamo alla porta degli uffici alzo una mano per bussare ma Chris mi precede e apre la porta salutando animatamente le due signore sedute ognuna dietro la propria scrivania. L'ufficio studenti è una grande stanza con le pareti color bronzo e due scrivanie poste ognuna al muro opposto all'altro. Ci sono sempre due donne, di cui non ho mai memorizzato i nomi. Una aveva i capelli bruni raccolti in uno chignon, indossa una camicetta bianca e una gonna nera lunga fino le ginocchia. L'altra era più anziana, i capelli grigi si confondevano con alcune ciocche bionde sciolte sulle spalle, porta un vestito azzurro, simile a quelli che si portano al mare e delle scarpe blu con il tacchetto. Appena Chris entra si aprono in un sorriso, come se fosse la loro salvezza '' Chris! Ciao tesoro! Ti sei di nuovo cacciato nei guai? '' dice scherzosa la donna più giovane. La donna più anziana lo saluta con un bacio volante e poi ritorna alla ragazza davanti a lei, che prima non aveva notato. È Alessia, che guardava stranita Chris, avvicinarsi alla donna più giovane a salutarla con un abbraccio, poi si rivolge a me '' cosa deve fare la tua amica? '' mi chiede con gentilezza '' dovrei fare delle fotocopie '' mi avvicino alla scrivania, appoggio il libro e indico le pagine. Mentre la donna le studia mi rivolgo ad Alessia e ci scambiamo uno sguardo complice, salutandoci con un sorriso. '' vado subito a farle. Aspettate qui '' la donna prende il libro e si avvia verso una porta accanto alla quale noi siamo entrati '' sei piuttosto famoso qui, o sbaglio?'' dico rivolta a Chris. Lui fa un sorrisetto compiaciuto '' tutti mi conoscono '' '' sicuramente sapranno anche quanto sei modesto '' '' è per quello che tutti mi adorano '' ridacchio. Vedo Chris osservare Alessia occupata in una conversazione con la segretaria '' quella non è la ragazza nuova con cui ti sei abbracciata la volta scorsa? '' sussurra sempre con gli occhi incollati su di lei '' si, ma non farti strane idee. Non sei il suo tipo '' mi guarda con occhi scintillanti '' scommettiamo? '' incrocio le braccia al petto '' vuoi per caso finire come Noe e Giò? Che non si parlano da settimane ormai? '' fa una smorfia di dolore '' ripensandoci ... passo '' gli do una pacca sulla spalla '' bravo '' lui fa un'altra smorfia di dolore, più realistica, e si massaggia il punto dove l'ho toccato. Mi sento subito in colpa '' scusa ... non volevo farti male, non ... '' '' tranquilla non è colpa tua. È che non sono ancora guarito del tutto dalla rissa con ... '' esita '' ... dalla rissa dell'altra volta. Quella in cui Gabe si è fatto male una gambe. Ti ricordi no? '' annuisco '' mi hanno detto che eri messo male '' agita il braccio, facendo degli ampi cerchi '' già '' '' Chris, tesoro! '' lo richiama la donna più vecchia. '' dimmi Grace '' dice sorridendo e andandole incontro '' questa povera ragazza è appena arrivata e deve fare un giro nella scuola per conoscerla meglio '' dice la signora '' perché non le fai da guida, questa mattina? Sembra che tu non abbia nulla da fare '' Alessia sbatte le palpebre, impassibile. Chris alza lo sguardo e i loro occhi si incontrano. Avete presente i libri o i film, dove le persone si scambiano uno sguardo e si innamorano all'istante? Il così detto COLPO DI FULMINE. Mi sembrava di assistere a una scena del genere: il classico rubacuori della scuola che cerca dappertutto l'anima gemella che si innamora della gentile e dolce ragazza appena arrivata a scuola. '' perché no? '' Chris fa uno dei suoi classici sorrisi ammaliatori continuando a guardare Alessia, ma lei continua a rimanere impassibile, ricambiando il suo sguardo ma non facendo trapelare nessuna emozione dal suo viso. Grace tira la guancia al ragazzo, come una nonna con il suo nipotino, rompendo l'atmosfera da film che si era creata. Finalmente il viso di Alessia si illumina con un sorriso, e io non posso trattenermi dal ridacchiare. Poi il ragazzo saluta sia Grace che me e con la mia amica escono dall'ufficio. Proprio in quel momento rientra l'altra segretaria, con in mano il libro e tutte le fotocopie, me le porge e io la prendo ringraziandola. Esco fuori dall'ufficio e comincio a camminare verso le scale. Il corridoio è spaventosamente silenzioso e questa cosa mi agita. Corro lo sguardo verso i lunghi finestroni alla mia destra. Qualcosa attira la mia attenzione, facendomi rallentare e avvicinare verso il vetro. Di solito il cortile della scuola non viene mai potato o curato, perché i fondi sono pochi. Eppure lì fuori c'erano due ragazzi che curavano l'area verde, ripulendola dalle erbacce e dai rifiuti. Uno era basso e grassocello, da lontano non si notano le caratteristiche del suo viso, solo i suoi capelli, rosso fuoco, apparivano evidenti. Stava ridendo, la sua risata arriva fin qui, e faceva finta che il rastrello fosse un'arma. L'altro ragazzo era girato di spalle, portava la stessa divisa dell'amico, verde militare, era alto, robusto, aveva assunto una posizione da combattimento. Il cappellino dello stesso colore della tuta nascondevano il capo. Come mai, tutt'un tratto ci sono nuovi addetti alla manutenzione? Da dove sono usciti i fondi per pagarli? Scuoto il capo e decido che queste cose sono affari della scuola, non miei. Salgo le scale, ripercorro il corridoio e, dopo aver bussato, entro in classe. Consegno il libro e le fotocopie alla professoressa e mi accomodo sulla mia sedia accanto a Gabriel. Lui si china verso di me '' perché ci hai messo così tanto? ''. Mi abbasso per non farmi vedere '' Chris mi ha trattenuta '' rispondo. Ridacchia '' sta qui fuori a pianificare qualche vendetta contro la professoressa? '' scuoto il capo '' no. Sta mostrando la scuola ad Alessia, la ragazza nuova'' fa una faccia compiaciuta '' ci sarà da ridere oggi '' ridacchio '' e per quale motivo? '' '' è un imbranato di prima categoria con le ragazze. Sicuramente farà qualcosa di imbarazzante o ridicolo '' mi mordo il labbro per non ridere '' ridi delle disgrazie del tuo migliore amico. Sei perfido '' ridacchia '' cosa volevi dirmi, prima? '' apro la bocca per rispondergli ma la voce alterata della professoressa mi interrompe '' Jasconi? Ma la vuoi finire oggi? '' Gabriel alza il busto e spalanca le braccia '' prof per favore stiamo discutendo di una cosa importante. Non ci interrompi '' '' Jasconi! '' lo richiama. '' prof, dalle vostre labbra il mio cognome sembra quasi una preghiera. So che avete una cotta per me da tempo, ma non credo che sia il momento di dichiararlo ''dice dondolandosi sulla sedia, e suscitando la risata della classe. '' Jasconi! Vuoi seguire fuori il tuo amico? '' ma lui continua '' per me la sua età non è affatto un problema, ma ... sono fidanzato. Anche se una lotta corpo a corpo tra donne non mi dispiacerebbe ... '' '' Jasconi, FUORI '' urla la prof, prendendo gli occhiali, mettendoli sul naso e scrivendo qualcosa sul registro senza prendersi la briga di sedersi. '' tu e il tuo amichetto siete dei pervertiti. Vai fuori Jasconi, fai il porco con qualcun altro '' Gabriel si alza e mi indica '' posso portarla con me. Potrei fare con lei ... '' '' JASCONI, FUORI! '' Gabriel si china e mi da un bacio sull'angolo della bocca. La professoressa si lascia cadere sulla sedia, esausta, e mentre Gabriel senza troppa fretta si incammina verso la porta lancia uno sguardo di intesa con lei che risponde con un ringhio quasi animalesco. Tutta la classe scoppia in un'altra risata, poi Gabriel chiude la porta e tutto diventa troppo tranquillo.

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora