CAPITOLO 26

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Ci sono cose che non puoi controllare, sbagli che non puoi risolvere, un passato che non puoi dimenticare. Cerchi di nascondere quella parte di te che non ti piace, sperando che nessuno riemerga quel dolore, quella vergogna. Eppure nulla si può nascondere per sempre. Quando vivi qualcosa di bello, meraviglioso ... deve capitare qualcosa che equa le cose. Nulla è per sempre.

Qualche giorno prima ...

Le rose sono dei fiori particolari e dai mille significati. C'è il rosso che indica la passione, il bianco che indica purezza, il blu mistero e saggezza. E poi c'è quella nera, un colore che si ricava artificialmente ed è poco richiesta per il suo significato, piuttosto semplice da dedurre: morte, cattivo presagio. Io credo che questo sia incredibilmente ingiusto. Come gli essere umani, anche gli altri essere viventi hanno il diritto di decidere per sé.

'' una rosa nera? ''

Mi giro sorpresa da quella voce, sussultando leggermente

'' Simone ... ''

Sussurro guardandola incuriosita. È da un bel po' che non si fa vedere e mi sorprende ritrovarlo qui. In questi ultimi tempo non ha frequentato molto spesso il seminterrato e nei corridoi camminava spesso veloce.

'' colore insolito ... ''

Continua guardando incuriosito il mio disegno sul muro. Sorrido, spostando anche io lo sguardo sull'immagine

'' un colore particolare per un fiore particolare ... ''

'' un po' tetro ... ''

'' dipende dai punti di vista ... ''

'' dipende dall'umore di una persona ... ''

Sento il suo sguardo sul mio viso e per un momento ho quasi vergogna di incontrare il suo sguardo. La sensazione si intensifica, quando dice

'' non stai passando un bel periodo? ''

Sospiro e solo svariati minuti dopo mi volto e lo guardo.

'' non è quello ... è soltanto una sensazione di ... lascia perdere ''

Ridacchio leggermente nervosa, e mi chino per raccogliere le mie cose. Ho tanto bisogno di parlare, ma Simone non è certo la persona adatta. Non vedo Gabriel da venerdì pomeriggio, e appena entrata in classe mi aspettavo di vederlo in uno dei soliti banchi in fondo alla fila, invece Chris mi è venuto incontro dicendomi che oggi Gabriel non sarebbe venuto. Non mi ha detto il perché, anche se l'ho chiesto più di una volta. Ho bisogno di risposte e l'unico che può darmele non c'è. Inoltre Dave è rimasto a casa, mentre Noe è non so a quale corso di recupero.

'' non vuoi parlarne? ''

Mi chiede Simone aiutandomi a mettere a posto i pennelli. Scuoto la testa, e quando rialzo lo sguardo lo trovo a sorridermi in modo tenero. Ricambio il sorriso. Dopo esserci salutati, esco dalla stanza e mi dirigo verso il mio armadietto. Mancano ancora due ore alla fine delle lezioni, ma io mi ritrovo a sperare che la campanella che annuncia la fine della pausa pranzo, suoni presto.

La giornata prosegue lenta e monotona. Trascorro le ultime due ore ad ascoltare distrattamente il professore, cercando di ignorare le strane occhiate divertita di Silvia, a qualche banco di lontananza. Noe è stranamente silenziosa, avrei voluto chiederle cosa avesse ma dopo l'ultima ora è corsa via per un'ora extra di matematica. Quest'anno ha molte materie che le creano dei problemi. Il pomeriggio con la testa sui libri, preparandomi per l'interrogazione di spagnolo. Mi sembrava di essere ritornata a più o meno un annetto fa, quando Gabriel era solo un ragazzo da cui stare alla larga, ed io solo una ragazza invisibile. Qualche volta controllavo il telefono con la speranza che Gabriel avesse risposto ai miei messaggi, ma niente. L'unica cosa che mi rendeva più tranquilla era il fatto che non li avesse ancora ricevuti. I primi problemi arrivarono la sera, quando, finalmente chiuso il libro di spagnolo, prendo il telefono, pronta a chiamarlo. Continuo a pensare che i continui aggiornamenti di whats app siano una benedizione e maledizione allo stesso tempo.

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora