CAPITOLO 52

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L'unica cosa buona in tutta questa storia assurda è che mio padre ha insistito per accompagnarmi al parco per l'incontro con Dave senza prendere il pullman (cosa che odio davvero) o arrivarci a piedi. Dave è appoggiato ad un muretto che divide il parco dal marciapiede e, con le cuffie alle orecchie, muove leggermente la testa a ritmo della musica. Saluto freddamente mio padre e scendo dalla macchina andandogli incontro. Lancio uno sguardo dietro di me vedendo la sua auto ripartire e andare via. Spero solo che non gli venga in mente di seguirmi. Con l'ansia addosso tolgo una cuffietta dall'orecchio di Dave facendolo sussultare spaventato. Mi appoggio anche io sul muretto e infilo la cuffietta nel mio orecchio. Alzo gli occhi al cielo: sta ascoltando Radioactive degli Imagine Dragons il suo gruppo preferito. Ci avrei scommesso un occhio. Vedendo la mia espressione Dave ferma la canzone

'' non fare quella faccia, gli Imagine Dragons sono grandi ''

'' non ho mai detto il contrario ''

'' un giorno andrò ad un loro concerto e mi farò autografare la schiena ''

'' perché proprio la schiena? ''

'' perché no? La schiena è fantastica ''

Scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo. Il solito Dave: non sa mai dire qualcosa di sensato. Il mio amico mette a posto cellulare e cuffiette e incrocia le braccia al petto guardandomi

'' ti starai chiedendo perché ti ho chiesto di vederci ... ''

'' perché non puoi fare a meno di me è ovvio ''

Dave ridacchia e alza le mani, in segno di resa

''ovviamente, quello è uno dei motivi principali '' ridacchiamo entrambi poi Dave ritorna serio '' a parte gli scherzi, se dobbiamo parlare con Simone dobbiamo metterci in moto subito, non abbiamo tempo da perdere ''

Sospettavo che il nostro incontro aveva qualcosa a che fare con Simone (o con Gabriel, argomento decisamente più interessante) e per questo non sono sorpresa. Annuisco ed passeggiamo nel parco discutendo su come agire e su cosa dire

'' andiamo a casa sua? ''

'' penso che la prima cosa da fare sia chiamarlo e decidere un punto dove incontrarci '' risponde Dave pensieroso '' piombare così a casa sua, bhe ... non mi sembra proprio una grande idea ''

Annuisco e mentalmente mi organizzo una specie di programma:

COME FARE IL CULO A THEO

1) Chiamare Simone e chiedergli di incontrarci

Soffermiamoci su questo punto e chiariamo alcune cose

'' allora, lo chiami subito? ''

Dave mi guarda con un sopracciglio alzato

'' io? Chiamarlo io? Devi farlo tu. A te darà ascolto ''

'' cosa? '' esclamo ad alta voce incapace di trattenermi '' perché devo chiamarlo io? ''

Dave sospira e alza l'espressione al cielo. A vederlo dava l'impressione di essere esasperato dalla mia ignoranza

'' perché '' mi risponde con calma eccessiva '' lui sicuramente capirà il perché del nostro incontro e non vorrà vederci. Allora tu giocherai la carta dei sensi di colpa. Una cosa tipo 'me lo devi ' ''

Mi tormento i pollici a disagio

'' n-non so se sarò in grado di spiccicare qualcosa ''

'' alla discoteca gli hai parlato no? ''

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora