D A D

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Hey ragazzi, questo è un capitolo un po triste che porterà litigi... Forse... Commentate lasciate un voto e vi chiedo l'immenso favore di condividere questa storia, facciamola salire di letture. Grazie:)

Senza ulteriori indugi vi presento...

                             D A D

(capitolo 10)

Y/N

Mi sveglio dal mio profondo sogno e vedo Draco vestirsi velocemente per poi tirarmi dei vestiti prima di avviarsi ad aprire la porta

La porta scricchiola lentamente, adesso sono vestita.

“Ho bisogno di y/n t/c” la voce bassa di Piton rimbomba nel silenzio.

“Sai dov'è non è nella sua camera” domanda scandendo ogni singola parola

“S-sono qui” dico imbarazzatissima per poi alzarmi ed andare affianco a Draco

“non le chiederò perché è qui signorina, ho solo bisogno di lei” dice prepotentemente

“Se c'è lei ci sono anche io” aggiunge Draco per poi uscire dalla camera con me e Piton davanti a noi

“Ma dove stiamo andando” domando sottovoce per non svegliare nessuno

In un attimo ci materializziamo in un posto che non ho mai visto, un'aria fredda e scura mi avvolge

Siamo in uno stretto corridoio, non so minimamente dove sia però riconosco questa atmosfera...

“Sta vicino a me y/n” sussurra Draco prendendomi per mano

Le nostre mani si intrecciano fino a che non arriviamo ad una grande porta in legno ci separa da una stanza a noi sconosciuto l'interno.

“Entrate” Piton apre la porta per poi farci entrare

I miei occhi si spalancano all'istante, il mio cuore gela e la mia postura diventa eretta, uno sguardo di fuoco affiora il mio volto.

“Sedetevi cari” una voce sibilante nella penombra ci invita a sederci in due sedie quasi regali di fronte all'oscurità

“Sta tranquilla y/n” dice Draco sedendosi affianco a me

“perchè siamo qui” dico prepotentemente

“Non posso rivedere mia figlia ogni tanto? Hai preso da tua madre piccola insolente” un manto nero esce dalla penombra rivelando mio padre, Voldemort.

“t-tu sei s-sua figlia y/n” sibila Draco deluso

“Draco ti prego posso spiegarti” dico tremando

“Avete finito?” la voce di Bellatrix spunta dall'oscurità affiancandosi a mio padre

“Sono sempre tua madre, puoi salutarmi piccola ignorante” si avvicina a me puntandomi la bacchetta arcuata sotto il mento per premere con forza tanto da far uscire una piccola goccia di sangue

“Lasciala” la voce di Draco risuona nella fredda stanza

“E tu-chi saresti” Voldemort sibilla battendo fastidiosamente le sue lunghe dita sulle sue ginocchia

“N-nessuno-” intimorito Draco risponde

“perfetto allora puoi uscire” bellatrix lo aiuta accomodandolo fuori

“Con te abbiamo già parlato a lungo piccolo Draco” dice per poi chiudere la porta alle mie spalle, i nostri sguardi si incontrano un ultima volta prima di essere sola, con quelli che reputo la mia rovina.

Forever and a dayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora