Capitolo 8 - "mi mancano"

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Levi's P.O.V.

Qualche giorno fa è successo qualcosa che mi ha completamente stravolto.

T/N stava leggendo il libro che ho comprato nel Wall Sina, quando ad un certo punto ho detto qualcosa che deve averle dato fastidio.

Improvvisamente ha posato il libro per terra ed ha appoggiato il viso alla corteccia.

Credendo che fosse colpa mia le ho spostato i capelli con la mano, gesto che di solito la fa calmare, ma lei me l'ha presa, ha incrociato le sue dita con le mie e, dopo averla portata al petto, l'ha baciata, per poi lasciarla andare.

Sono rimasto bloccato, incapace di parlare o muovermi: un brivido mi ha attraversato la schiena e un nodo mi ha attanagliato lo stomaco, facendomi fermare per un momento il respiro.

Non so cosa fosse, ma credevo di star per morire.

Non mi è mai capitato.

Ho capito subito che dipendeva da lei, ma ho preferito non farci troppo caso.

Ovviamente non ho cercato di evitare T/N da quel giorno, non sarebbe stato razionale, e quella sensazione non si è più ripresentata, almeno fino ad oggi.

Tra qualche giorno intraprenderemo una spedizione il cui obiettivo sarà quello di trovare un buon punto dove installare una base nel Wall Maria, e io e lei siamo stati impegnati nell'allenamento della sua squadra e di quella di Hanji, a sua volta completamente assorbita dalla creazione di un piano insieme ad Erwin.

Chissà se oltre al piano hanno (pro)creato qualcos'altro... o meglio qualcun altro.

Comunque sia, io e la mia collega abbiamo finalmente trovato del tempo da dedicare ad una chiacchierata, dopo tanti giorni passati tra allenamenti corpo a corpo e movimento tridimensionale.

Siamo stesi sul suo letto, entrambi con un braccio dietro la nuca, io il destro, lei il sinistro.

《Secondo te Hanji ed Erwin hanno una relazione?》mi chiede lei all'improvviso, leggendomi a quanto pare nella mente.

《Ne sono certo》rispondo sicuro.

《Si vede da come si guardano》aggiunge lei.

《Assolutamente》sottoscrivo le sue parole.

《Vorrei qualcuno che mi guardasse così》si gira, dandomi le spalle e sospirando.

《Perché questo pensiero così all'improvviso?》mi giro anch'io.

《Non lo so》alza le spalle《è stato un pensiero detto ad alta voce》

In risposta mi avvicino a lei, accarezzandole un braccio.

Con quel semplice contatto sento di nuovo quella sensazione di qualche giorno fa e mi fermo.

Lei si irrigidisce: che anche lei stia provando ciò che sto provando io?

《Fra pochi giorni ci sarà la spedizione》mi ricorda con tono serio.

《Sei preoccupata?》

Lei non risponde.

《Non succederà》tento di rassicurarla.

《Come puoi esserne così sicuro?》si gira verso di me.

《So che non succederà》ripeto《dai, vieni qui》le porto una mano sulla schiena e la abbraccio.

Lei porta una gamba sopra le mie, poi fa toccare le nostre fronti.

In nome di noi due • LevixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora