Capitolo 15 - "il tempo risana ogni ferita"

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Levi's P.O.V.

T/N esce dal bagno con indosso la divisa che le ho portato, i capelli sono ancora umidi ma non sembra importarle molto.

Hanji è stesa sul mio letto con lo sguardo fisso verso il soffitto, così immobile da diventare inquietante.

《Che facciamo?》mi sussurra la C/C all'orecchio, con sguardo preoccupato e incrociando le braccia al petto.

《Chiamiamo Erwin》rispondo istintivamente.

《Sei impazzito per caso? Sarebbe in grado di lanciarsi dalla finestra pur di non non vederlo》mi fa notare lei e, per quanto questa sua affermazione possa sembrare esagerata, è molto più vicina alla realtà di quanto si possa credere.

《Non può evitarlo per sempre, fino a prova contraria è il Comandante della legione esplorativa》rispondo, non trovando una soluzione a questo grosso problema.

《Tu sai per caso se...》comincia la mia cara collega《se Erwin vede Hanji in quel modo?》marca il "quel" e capisco subito che intende.

《Ne so quanto te》dico e lei si morde il labbro inferiore preoccupata《stavamo così bene, perché ogni volta qualcuno deve interromperci?》chiedo più a me stesso che a T/N, pentendomi subito dopo di aver fatto questa domanda.

《Lo so, Levi》mi mette una mano sulla spalla, sospirando《ma ora Hanji ha bisogno di noi》

Sbuffo infastidito e vado vicino al letto, spingendo la quattrocchi giù da esso, facendola spaventare.

《Ma sei impazzito?》mi attacca, rialzandosi.

《Almeno sei tornata in te》alzo gli occhi al cielo《non puoi evitare Erwin per sempre, quindi ora vai da lui e digli ciò che provi》

《E se mi rifiutasse?》mi chiede spaventata.

《Te ne farai una ragione》

《Smettila, Levi!》T/N si avvicina alla rossa《adesso io e te andremo a cercare Erwin, così potrete parlare da soli》le dice.

《E io che faccio?》chiedo allora, non capendo il mio ruolo in tutto questo.

《Vieni con noi, esci da questa stanza》mi viene accanto, mi afferra il polso e fa uscire me ed Hanji fuori dalla mia camera.

Quasi non mi ricordavo i corridoi del quartier generale, dopo settimane passate come un eremita.

Tutti ci guardano, forse perché non capita tutti i giorni di vedere un Caporale trascinare in giro altri due Caporali, soprattutto se uno di loro ha gli occhi gonfi e le lacrime pronte ad uscire in qualsiasi momento.

Subito cerchiamo il Comandante nel suo ufficio, il posto più ovvio, e per un caso fortuito è proprio il luogo dove lo troviamo.

La porta della stanza è socchiusa e lui è seduto immobile alla sua scrivania, con una mano sotto il mento e lo sguardo pensante.

《Hanji!》è la prima cosa che esclama, alzandosi in piedi con la più totale goffaggine.

Ma che ha?

《E-Erwin!》risponde l'altra balbettando.

Lentamente vedo T/N indietreggiare, così la seguo a ruota, uscendo entrambi dall'ufficio.

《Andiamo via?》chiedo, impaziente.

《Shhh!》mi mette l'indice sulle labbra, tentando di ascoltare la conversazione tra quei due strani umani.

《Non vorrai davvero origliare?》le chiedo sottovoce e lei mi fa cenno con la mano di rimanere in silenzio.

Sbuffo e la assecondo, mettendo anch'io un orecchio sulla porta, cercando di comprendere qualche parola nonostante le pareti siano molto spesse.

Anche solo riuscire ad identificare qualche suono distinto è già una grande vittoria.

《Aspetta》sussurro ancora《sento qualcosa》con un movimento impercettibile apro uno spiraglio nella porta, permettendoci di vedere attraverso.

La scena che si presenta ai nostri occhi ci lascia di stucco, essendo qualcosa che più volte ci eravamo trovati ad immaginare ma mai realmente a vedere: Hanji ed Erwin si stanno baciando e non sicuramente in modo casto.

Le mani si muovono in punti dove non credevo le mani potessero arrivare.

T/N chiude la porta e mi fa segno di allontanarmi per lasciarli soli ed io ubbidisco con la sorpresa negli occhi.

《Non ci credo》comincio, mentre andiamo via.

《Tu non sapevi davvero niente di Erwin?》mi chiede lei, ancora più sorpresa.

《Avevo un presentimento ma non ne ha mai fatto parola, almeno non con me》rispondo, sentendomi in qualche modo un pessimo amico per lui.

Non mi ha mai neanche accennato ad un suo coinvolgimento romantico, ad una sua passione improvvisa o anche solo ad un lieve sentimento nei confronti di Hanji.

《Ora ci toglieranno il titolo di coppia dell'anno》scherza la C/C, sorridendo《prima gli unici di cui si parlava a mensa eravamo noi due》

《Forse è meglio, non credi?》le faccio notare《ti lamenti sempre delle chiacchiere dette sotto voce tra i cadetti》

E forse, se non se ne parlerà più, diventerà più reale.

Scaccio subito questo pensiero.

《Touché》piega la testa da un lato, guardandomi con approvazione.

Il silenzio accompagna i nostri passi verso una destinazione a me ignota, sto solo seguendo lei.

Oppure è lei che sta seguendo me?

《Stai meglio?》mi chiede improvvisamente, senza fermarsi.

《Il tempo risana ogni ferita》

《Le frasi fatte lasciale a chi non ha un'anima》fa schioccare la lingua contro il palato.

A forza di passare del tempo con me ha adottato questa mia assurda e fastidiosa abitudine.

《Sto meglio, davvero》rispondo《forse questi pochi minuti passati fuori dalla mia stanza sono stati più utili delle settimane passate rinchiuso》

《Ne sono contenta》mi spintona leggermente, per poi prendermi sotto braccio.

Fino a un mese fa non avrei fatto caso a questo gesto comune, invece adesso in esso vedo tutto ciò che non ci avrei mai visto.

Ho soppresso così a lungo, dopo quella festa di sette anni fa, ciò che provavo.

Ho tentato di dimenticare quella notte, quell'errore che stavamo per commettere.

Ho scacciato il ricordo dalla mia mente ogni sera, dovevo proteggerla, non rovinare ogni cosa.

Ma dopo tutto questo tempo, niente è cambiato.

E lo stesso gesto che per abitudine un mese fa avrei fatto passare inosservato, dopo quel giorno insieme sotto il nostro albero ora mi fa perdere un battito.

Non so cosa lei abbia fatto, mi ha solo preso la mano e l'ha portata a sé.

Me l'ha solo stretta forte, ma è cambiato tutto.

Trattengo il respiro, proprio come ho fatto prima, quando eravamo vicini a leggere il nostro libro e lei era seduta tra le mie gambe.

Le mie mani la circondavano e ricadevano dolcemente sulle sue cosce, senza stringerle, erano a malapena posate sopra.

Non ha notato niente perché sono diventato bravo a fingere.

E così come ho finto per sette anni, posso continuare per sempre.

*Spazio autrice*
Mancano solo cinque capitoli alla fine della nostra storia, cosa succederà in questo frangente?

In nome di noi due • LevixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora