Capitolo 20 - "ti avrei aspettata anche tutta la vita"

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T/N's P.O.V.

《E se svenissi all'altare?》chiedo ad Hanji, che mi sta sistemando i capelli.

《Non sverrai》mi risponde lei, inserendo un altro fiorellino bianco tra due ciocche.

《E se lui svenisse all'altare?》chiedo ancora io.

《Non sverrà》con tutta la pazienza che le rimane risponde alla mia centesima domanda.

Tutto potrebbe andare storto in questo giorno, mi sento quasi peggio che durante una spedizione.

《Finito》afferma la rossa contenta, ammirando il suo lavoro.

Mi alzo in piedi e guardo il mio riflesso nello specchio: l'abito bianco, privo di fronzoli e che mi lascia le braccia scoperte cade perfettamente sul mio corpo, delineandone le forme in modo aggraziato; i capelli acconciati in una crocchia da cui Hanji ha estratto alcuni ciuffi, inserendo fiori bianchi; le labbra colorate con una tintura naturale e la forma degli occhi accentuata da una linea nera.

Per un attimo la mia mente torna a qualche mese fa, quando Levi mi ha proposto l'amore eterno ed io l'ho accettato.

Eravamo insieme sotto il nostro albero, chiacchierando come sempre, fino a che ad un certo punto, steso sulle mie gambe, me l'ha chiesto.

Così, all'improvviso, senza troppi giri di parole, spontanea e diretta come la natura di chi l'ha posta.

Ed io ho risposto alla stessa maniera, d'istinto, capendo a malapena quale fosse veramente la domanda.

Non appena ho sentito "sposarmi" ho subito detto sì.

Avrebbe potuto dire "ti prego non sposarmi", io non me ne sarei accorta, una parola mi è bastata per mandarmi in visibilio.

《Ti piace?》mi chiede la donna al mio fianco, prendendomi a braccetto e risvegliandomi dai miei pensieri.

《È bellissimo, Hanji》sorrido, stringendole la mano.

La porta della stanza si apre, rivelando le figure di Mikasa e Sasha.

《T/N, è ora》mi chiamano, porgendomi il bouquet di fiori bianchi uguali a quelli che ho fra i capelli.

《Levi come sta? È agitato?》chiedo subito, provenendo loro direttamente dalla sala dove si terrà la cerimonia.

《Batte ininterrottamente da dieci minuti il piede a terra》mi risponde Sasha, facendomi uscire seguita da loro.

Io e Levi all'inizio avevamo optato per una cerimonia privata, solo qualche membro del corpo di ricerca, tuttavia la notizia del matrimonio dei soldati più forti dell'umanità non è passata inosservata a lungo.

Ci sono arrivati numerosi regali da nobili del Wall Sina, spesso insieme ad un biglietto di ringraziamento in cui esprimevano tutta la loro ammirazione per le nostre enormi capacità.

Così, una cosa tira l'altra, Historia ci ha voluto donare la possibilità di sposarci al palazzo reale, onore concesso solo alle cariche più alte della gendarmeria.

È stato difficile organizzare tutto, ma entrambi pensavamo fosse un onore enorme nonché un modo divertente di giurarci amore eterno, come due personaggi di spicco della società, con l'unica differenza che il nostro non era un matrimonio politico, ma il frutto di un sentimento sincero.

Finalmente raggiungiamo l'ingresso della sala e ci mettiamo in posizione: io davanti e Sasha, Mikasa e Hanji dietro di me.

Le porte si aprono e l'organo comincia a suonare: Levi è all'altare ad aspettarmi, indosso ha la divisa dell'esercito per le occasioni formali color verde oliva, i capelli sono portati all'indietro e se credevo non potesse essere più bello di come è normalmente, mi sbagliavo alla grande.

In nome di noi due • LevixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora