Tre è il numero perfetto

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Premessa: qui ho decisamente esagerato, ma mi andava di scrivere qualcosa di ancora più..erotico. Chiedo scusa ai personaggi di aot in anticipo, sperando che anche i lettori riescano a guardarli nello stesso modo di prima.🔞

"Ti fermi qui, stanotte?" mi propose Levi, mentre si passava un asciugamano tra i capelli bagnati.

Era seminudo, con un telo allacciato in vita, che lasciava intravedere l'inizio dell'inguine. Lo avevo appena avuto, ma il suo corpo umido e muscoloso mi aveva già fatto ripartire le fantasie. Nessun uomo mi aveva fatto così effetto.

"Cosa diremo agli altri?"

"Non me ne frega più un cazzo, di cosa possano pensare."

Gli stampai un bacio sulle labbra e lui mi cinse la vita attirandomi a se. Solamente i rispettivi asciugamani dividevano i nostri corpi nudi. Dischiuse le labbra per far incontrare le nostre lingue e ricominciammo a baciarci. Un respiro profondo mi uscì quando la sua mano afferrò il mio sedere, da sopra il telo. Mi staccai all'improvviso.

"Dovremmo contenerci" ridacchiai, sistemando meglio l'asciugamano che mi aveva iniziato a sfilare.

Lui si appoggió sul lavandino con le braccia, e mi guardó malizioso. In quella posizione i suoi addominali perfettamente scolpiti erano in bella vista.

"Se mi prometti che dormirai con me, forse faró in modo di non saltarti addosso."

"Non so quale delle due cose mi stuzzichi di più." gli risposi, imitando il suo sorriso provocante.

Nonostante la minaccia di saltarmi addosso fosse invitante, decisi che quella notte mi sarei fermata da lui.

Pov Jean:

A giudicare dai rumori che provenivano dalla camera del mio superiore, il Capitano Levi aveva finalmente capito che scopare era molto più semplice che litigare. Immaginai Mia godere sotto le spinte di Levi, la immaginai trattenere un gemito mentre la lingua di lui si insinuava tra le sue cosce. Non potei evitare di pensare al capitano che osservava Mia dall'alto, spingendo sul suo sesso la testa della ragazza, inginocchiata davanti a lui.

Scossi la testa. Per quando Mia mi eccitasse, ero molto felice per lei. Come avevo detto anche alla ragazza, per me non sarebbe potuta essere altro che un'amica. Inoltre sapevo non essere l'unico a immaginarsi queste scene: in una delle tante serate tra ragazzi, Reiner aveva confessato di fantasticare su Sasha, Armin su Annie e Eren su Mikasa.

Capivo Reiner: Sasha era davvero molto bella, ma la sua ossessione per il cibo mi faceva credere che lei non fosse interessata al sesso, purtroppo. Armin aveva dei gusti diametralmente opposti ai miei. L'ultima coppia, invece, mi infastidiva: Mikasa si meritava di meglio, rispetto a quel coglione di Eren. Lui era carismatico,intelligente e affascinante, ma la trattava peggio di una sguattera.

Così come non mi ero perso alcun movimento di Mia e Levi, altrettanto attento ero stato con l'altra coppia: se non avevano già scopato, ero certo che Eren e Mikasa lo avrebbero fatto presto. Non ero stupido, sapevo che la corvina non mi avrebbe mai degnato di uno sguardo. A dire la verità, mi ero rassegnato da un po' a questa realtá, ma mi domandavo quale fosse il motivo per il quale, in questi giorni, tutti si stavano avvicinando al magico mondo del sesso, tranne me.

Sconfortato uscii dalla stanza, alla ricerca del sostegno morale di Sasha o Connie. Mi avviai verso la camera della ragazza: con Mia a godere delle doti fisiche del Capitano, Sasha sarebbe stata in camera da sola.

Bussai alla porta. Nessuno rispose. Avvicinai l'orecchio alla porta e sentii qualcuno ridacchiare all'interno. Pensando che stesse semplicemente facendo la deficiente insieme a Connie, entrai senza troppi problemi. La scena che si presentó ai miei occhi mi prese completamente alla sprovvista.

Reiner era nudo, sopra a Sasha, che circondava la schiena del biondo con le gambe. Vidi Reiner affondare un paio di volte dentro il corpo tonico della rossa, prima che di accorgersi della mia presenza.

"Cazzo, Jean! Perchè nessuno qui si ricorda di bussare" sbottó, uscendo dalla ragazza e rigirandosi tra le lenzuola, nel tentativo di coprirsi.

Prima che la coperta nascondesse anche lei, riuscii ad ammirare le forme di Sasha: il suo collo bianco e sinuoso precedeva un seno morbido e formoso, che troneggiava sopra il ventre piatto, temprato da anni di allenamento. Non immaginavo potesse avere un così bel fisico e immaginai di affondare la testa tra le due rotondità perfette che quei pochi secondi mi avevano mostrato, di poterle stringere e succhiare.

Sasha sembró capire i miei pensieri e alzó un sopracciglio, incuriosita. Aveva le gote rosse dallo sforzo e probabilmente dall'imbarazzo della situazione. Sapevo che avrei dovuto girare i tacchi e andarmene, ma non riuscivo a fare a meno di fissare Sasha a bocca aperta.

Reiner mi guardó in modo strano. Non capii bene se l'eccitazione che vidi passare dietro ai suoi occhi fosse causata dalla ragazza nuda che stava prendendo nel letto fino a un attimo prima o dal fatto che io li avessi visti scopare. Seppi solo che improvvisamente la pressione sul cavallo dei miei pantaloni aumentó. Perché ero eccitato da quella situazione, che sarebbe dovuta essere imbarazzante?

"Jean?" mi chiamó Sasha, vedendo che non me ne andavo.

Io la guardai spaesato. Perchè non me ne andavo? Perché non me ne ero giá andato? La mia testa mi diceva di farlo, il mio corpo mi costrinse a chiudere la porta alle mie spalle, rimanendo con loro nella stanza.

Reiner mi sorrise maliziosamente. Probabilmente aveva capito ció che i miei ormoni volevano, molto prima di me. Senza dire una parola, ritiró Sasha verso di se, lasciandomi impalato a guardare.

La ragazza lo osservó sconvolta, ma Reiner con uno sguardo la convinse a fidarsi. Lei chiuse gli occhi e alzó la testa, permettendo al biondo di lasciargli umidi baci sul collo. Io non potevo fare altro che guardare. Lui inizió a morderla, per poi passarle la lingua sui punti offesi; con le mani attraversó il suo corpo, vagando sulle sue curve, stringendo prima il seno con avidità, poi i fianchi, fino ad arrivare ai glutei sodi che si intravedevano dalle lenzuola.

Io guardavo quel ragazzo palpare ogni centimetro di pelle di Sasha e la sentivo genere al suo tocco. Lei avvolse una gamba intorno al suo busto e inizió a strusciarsi con il bacino su di lui. Su quel letto corpi e lenzuola di avvinghiavano insieme, in un'unica scena eccitante. Sasha passava le mani delicate sulla schiena muscolosa di Reiner, che invece continuava a stringere le curve perfette di lei.

La mia eccitazione era incontenibile e non riuscivo a staccare gli occhi dai due, che invece continuavano a toccarsi senza degnarmi di uno sguardo. Reiner si infiló due dita il bocca, per lubrificarle; poi le portó tra le cosce di Sasha. Le dita scivolarono dentro di lei e la rossa gettó indietro la testa, trattenendo un gemito.

Mi passai una mano sul viso, incapace di capacitarmi che stessi davvero assistendo a quella scena. Quando la tolsi, trovai gli occhi di Sasha fissi su di me.

Il ragazzo stava continuando a pompare dentro di lei, mentre la sua lingua stuzzicava il suo seno. Lei, invece, stava fissando me. Sasha mi guardava, in un modo che non lasciava spazio a dubbi. Alzó la testa, con aria di sfida.

In quel momento capii che mi stava invitando ad unirmi.

Obbligo o Verità, Capitano Levi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora