-Capitolo 6-

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Levi's pov

Per fortuna che mi ha lasciato senza camicia di forza, almeno non devo stare legato ad una sedia.

Era passata circa un'ora dalla sua assenza e pensavo solo a lei.

No, non in amore, ma a come mi ricorda Harley Quinn, non credo che una persona comune mi sfiderebbe così.

O è pazza, o stupida, o Harley Quinn.

Vidi la porta aprirsi, parlando del diavolo spuntano le corna.

<<Pensavo arrivasse oggi pomeriggio>> dissi appoggiato con la schiena al bordo del "letto".

<<Ho conosciuto una tua vecchia amicizia>> disse visibilmente scocciata chiudendo la porta.

<<Chi tra tutte? >> chiesi sorridendo

<<Non mi ha detto il nome quella puttana, ma aveva i capelli castani, occhi dello stesso colore e una benda sull'occhio>>

<<Aah Hanji! >> dissi capendo subito.

<<Mi ha detto molto sul vostro rapporto>> disse sedendosi.

Io mi alzai avvicinandomi a lei.

<<E cosa le avrebbe detto? >> chiesi sorridendo.

<<Non so, ha detto solo di quanto eri bravo a letto>> disse nervosa.

<<modestamente...>> dissi io.

Lei sbuffó.

<<Non mi dica che è gelosa dottoressa?>> chiesi emozionato.

<<Io? Gelosa? E di che? Ti conosco da tre ore e mezza circa>> mi ricordó.

<<amore a prima vista no? >> le domandai.

Lei non rispose, era solo irritata.

La spinsi contro il muro mentre la guardavo.

<<Si può sapere che fai? >> chiese mantenendo solo un certo tono.

<<"Te" è una risposta valida?>> chiesi.

Lei rimase abbastanza sconvolta, peró sfiorai le sue labbra con le mie, per poi far incrociare le nostre dita.

Prima di baciarla però decisi di dire una cosa.

<<E comunque io ed Hanji non siamo mai andati a letto insieme>> dissi a bassa voce per poi staccarmi.

Lei rimase lì ferma e rossa in viso.

No, non può essere Harley Quinn dai.

<<È una stronza comunque la tua amica, mi ha detto che mi avrebbe detto qualcosa sul tuo conto per poi dirmi solo "È bravo a letto, dovresti provare" >> disse lei incazzata, aveva anche un taglio sulla guancia.

<<io le persone me le scelgo leali>> dissi sorridendo.

<<Ho notato...>> rispose a denti stretti.

<<Ora dov'è? >> chiesi.

<<se lo vuoi sapere, è in carcere>> mi comunicó lei.

<<Ah che peccato>> dissi ironico.

<<Non ti interessa? >> chiese.

<<Le cose di seconda mano non sono il mio tipo>> le dissi.

Lei mi guardó scocciata come al solito.

<<Quand'è che posso mangiare? È da un giorno che non tocco cibo>>

<<Va bene, posso portarti qualcosa, hai dei gusti particolari?>>

<<Latte e biscotti. Possibilmente duri>> dissi io provocandola.

<<Vuoi qualcos'altro? >> chiese ignorando.

<<Una pesca>> dissi semplicemente.

Lei sbuffó, e qualche minuto dopo tornó con le cose che le avevo chiesto.

<<Non mangi da un giorno e chiedi ste cose? >> mi chiese appoggiando il vassoio davanti.

<<Avrei preferito qualcos'altro, che però devo aspettare per avere>> mi disse.

<<Senti, collaboriamo e tutto questo finirà presto>> disse lei anche se la ignorai mentre mangiavo i biscotti col latte.

<<L'unica cosa che so, oltre all'incidente con la psichiatra...>>

<<Non è stato un incidente>> le ricordai.

<<Sì vabbè, comunque so solo che odi tua madre>> disse.

Io mi fermai subito.

<<Mia madre per me non esiste e non voglio parlarne, non mi pento di averla ammazzata>> dissi mordendomi il labbro inferiore.

<<L'hai ammazzata?! >> chiese incredula.

<<Tu mi ispiri fiducia, quindi voglio dirtelo, ma sappi che se osi, se solo osi farne parola con qualcuno, io ti uccido a mani nude>> dissi nervoso.

Lei annuì posando il foglio su cui scriveva.

<<però con tutto il permesso dottoressa, io ora vorrei mangiare, seconda cosa mi preparerò un discorsetto, poi oggi, quando ritornerà glielo dirò, ovviamente se a lei va bene>> le dissi cercando di scendere a compromessi.

<<Certo, lo capisco bene>> rispose.

<<però può restare, un pó di compagnia non fa mai male>> la invitai io.

<<Non credo di poter restare, io non sono qui di mia spontanea volontà>>

<<a quest'ora allora non dovrebbe nemmeno essere qui>> le ricordai facendola stare zitta.

<<Perfetto si sieda>> le dissi sorridendo.

Lei titubante si sedette vicino a me.

<<A meno che lei non me lo chieda, le ho detto che non mordo>> le ricordai.

<<E non te lo chiederò mai>> disse lei a tono.

<<Ma se prima stava per baciarmi>> dissi sorridendo.

<<eri tu che stavi per baciarmi, io ero solo confusa >> cercó di giustificarsi lei.

<<Ma sei vergine? >> le chiesi.

<<Sia di segno che di fatto >> mi rispose facendomi scappare una risata.

(qua siete nate l'undici settembre quindi sì lo siete)

<<Non ci credo, vuol dire che non l'hai mai fatto? >> chiesi ridendo.

<<Ho le mie ragioni personali sai?>> mi ricordó lei.

<<Certo come no, sono proprio curioso di saperle>> dissi.

Lei si bloccò, non aveva scuse.

<<Dovresti provare, ormai hai ventisette anni>> dissi io finendo sia il latte che i biscotti.

<<Certo come no >> mi rispose.

Finì di mangiare le poche cose che avevo chiesto

<<come promesso, ti diró il mio passato >> dissi titubante.

Angolo atroce

Il prossimo capitolo sarà un'eccezione, perché ci saranno due Levi's pov di fila! Ma questo sarà nel passato.




Mi riporti alle mie origini ❤︎Levi x Reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora