T/N's pov
Detto questo, Erwin se ne andó e raccolsi la camicia di forza mettendola a Levi.
<<Avremo tutto il tempo per continuare>> affermó.
A testa bassa lo riportai nella sua cella senza dire nulla per poi chiudere la porta.
Andai nell'ufficio di Erwin dove mi sedetti davanti a lui.
<<Dottoressa Quinzel>> disse lui assottigliando lo sguardo.
È il mio nome quindi?
O almeno avrei voluto dirgli questo.
<<Io dopo che ho sudato sette camicie pur di farti guarire, perciò ti affido dopo tempo un paziente più malato di te. >> inizió
<<E dopo un giorno ci vai a letto? >> chiese lui.
<<Cosa?! No! È un fraintendimento!>> dissi alzandomi.
<<Senti. Verrà affidato a qualcun altro>> disse lui.
<<cosa?! No te lo scordi, sono l'unica che puó aiutarlo >>
<<Mentre ti fai sbattere al muro? >> chiese.
<<Ma ti sembra una cosa da dire? >> chiesi.
<<Ti sembra una cosa da fare? Tra tre giorni sarai sostituita, e licenziata, ho cambiato idea>> disse invece.
<<Cazzo! >> urlai per poi uscire dall'ufficio andando nella cella di Levi.
<<Ti sentivo urlare fino a qua>> disse seduto.
<<Sei un pezzo di merda! >> urlai con le lacrime agli occhi mentre mi sedetti mettendomi le mani tra i capelli.
<<Io? >> chiese.
<<Secondo te?! >> chiesi con gli occhi lucidi.
<<Che ti ha detto di tanto male? >> chiese scocciato.
<<Tra tre giorni mi licenzia, sarai affidato ad un altro psichiatra>> dissi prendendo un respiro profondo per calmarmi.
<<Perché lavori per lui? Se sei psichiatra basta che cambi ospedale.>> chiese Levi.
Non capisce, Erwin mi ha detto che finché lavoro con lui non avrebbe detto a nessuno dei miei precedenti, ma se mi licenzia la storia è un'altra.
<<Tu... Non capiresti>> dissi alzandomi per togliergli la camicia di forza.
Successivamente scoppiai in lacrime, era stupido sì, ma avevo perso tutto, e dovevo sempre trattenermi, ma ho bisogno di liberare lo stress.
<<Cazzo... Tranne quando uccidevo qualcuno nessuno mi ha mai pianto davanti... Che faccio? >> chiese più a sé stesso.
Cercai di trattenermi ma proprio non ce la facevo.
<<Vuoi per caso che ti baci? Che ne so>> disse lui azzardando.
Io mi girai verso di lui e lo abbracciai semplicemente.
Rimase un pó sconvolto e non sapeva cosa fare.
<<È da tanto che qualcuno non mi abbraccia>> disse lui ricambiando in modo goffo.
<<siamo in due allora>> affermai facendomi scappare un sorriso.
<<Quindi tra tre giorni ti dirò addio?>> chiese.
Annuì leggermente e mi staccai asciugandomi le lacrime.
<<Cazzo, dovrò sorbirmi un altro medico che mi farà le solite domande?>>chiese scocciato.
<<Per tua sfortuna sì>> dissi guardandolo.
<<Adesso non lavori più per Erwin perciò>> disse sedendosi sul tavolo.
<<Direi di no... >> risposi.
<< Quindi posso dirti qualcosa in più su di me se mantieni il segreto>> chiese portandosi un dito davanti alla labbra.
Io mi avvicinai curiosa.
<<Vediamo... Ho vent'otto anni, sono nato il 25 dicembre e non ho mai avuto una fidanzata>> ammise lui.
Diceva cose stupide, cose del genere, ma che riuscivano a tirarmi su di morale.
<<Non ci credo, mai avuto una ragazza? >> chiesi.
<<Mhm... No, interessata? >> chiese sorridendo.
<<No! >> esclamai.
<<Certo, e invece tu? >>
<<beh ho avuto i miei successi in amore>> ammisi sorridendo.
<<Posso sapere i loro nomi? >> chiese guardandomi.
<<interessato? >> domandai facendo la stessa domanda.
Lui si fece scappare una semplice risata, migliore di tutte quelle da psicopatico.
<<Appena ne ho l'occasione lo psichiatra lo uccido >> disse Levi.
<<Certo nemmeno hai una pistola>> risposi.
<<e questa cos'è? >> chiese prendendo in mano la pistola.
<<Questa devo impararla...>> affermai annuendo.
<<Oh dottoressa>> disse ad un tratto.
<<Mhm->> non feci in tempo a dire che mi puntó la pistola in fronte.
<<Non credevo fossi così imprudente>>
<<Potrei dire lo stesso di te>> risposi prendendolo per il polso mettendoglielo dietro la schiena facendogli aderire lo stomaco contro il tavolo.
<<Pensavo di averti fregata>> disse girando la testa appoggiando la guancia al tavolo per guardarmi.
<<Pensavi male>> dissi sorridendo.
<<Come sai tutte queste tecniche?>> chiese curioso.
<<Non posso avere i miei segreti? >> domandai facendolo girare sistemandomi tra le sue gambe, mentre lui invece questa volta aveva la schiena contro il tavolo.
<<Mi dispiace ma con me no>> disse scambiando le posizioni bloccandomi i polsi ben separati tra loro con due mani.
Si sistemó meglio tra le mie gambe, e si chinó leggermente appoggiando gli avambracci tra la mia testa e le braccia.
<<Non ti stai comportando bene ultimamente sai? >> chiese guardandomi mentre i capelli corvini gli ricadevano sul volto.
Prese la pistola puntandomela nuovamente in fronte.
La cosa strana è che era inaspettatamente eccitante, sopratutto sapendo che non avrebbe sparato.
<<È bello vederti sotto di me sai?>> chiese mordendosi il labbro inferiore.
<<Ho notato>> risposi a tono.
<<Non hai paura che possa ucciderti?>>
<<No, a dire il vero ora ho altre cose a cui pensare>> dissi riferendomi alla sua erezione che premeva contro io tessuto dei miei pantaloni.
<<E come sai che non ti pianteró un proiettile in fronte? >> domandó curioso della risposta.
<<Perché ti farò uscire da questo posto>>
Angolo atroce
SBAM AMICI ECCO UN ALTRO CAPITOLO CON UN SACCO DI SEXUAL TENSION.
STAI LEGGENDO
Mi riporti alle mie origini ❤︎Levi x Reader❤︎
FanfictionNon so se tu mi abbia migliorata, o se mi ami davvero, ma so solo che con te, finalmente riesco a sentirmi libera. Levi x fem reader Joker, Suicide Squad, il silenzio degli innocenti reference ⚠️SCENE SMUT⚠️ ⚠️SCENE VIOLENTE ⚠️