Parte 2 - Anno 1983

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01 Gennaio 1983

Anno nuovo vita nuova ... dicono ... ma sono inutili cazzate che si dicono. Oggi M. si è rifatto, sta diventando peggio di prima. Molta gente mi dice di lasciarlo perdere che è un caso irrecuperabile, di lasciarlo affondare da solo nella sua merda ... ma io non lo lascio, lui si salverà!!

Arcobaleno 02 Gennaio 1983 Domenica h. 14,45

Sono qui, con un'amica, unica compagna fedele dei miei pensieri, delle mie paure, dei miei ricordi, dei miei sogni , dei miei pianti: la solitudine.

Sono sola in questo parco pieno di malinconia, sola in questo posto dove solo in estate si riempie di colori, di gioia, di gente ... in terra ci sono tanti filtri di sigarette, pacchetti rotti per fare gli spini ... tabacco ... cenere di questa mia sigaretta ... e un po' più in là una siringa ...

Potrei andarmene via da qui, ma non ci riesco ... sento che devo aspettare ...

Un gatto nero mi si è avvicinato, l'ho accarezzato ...

Chissà M. ... adesso è allo stadio e sarà anche fattissimo ... Cristo fa che non sia vero!!

Ho freddo, forse ho ancora qualche linea di febbre ... non riesco a muovermi e mi scendono le lacrime.

- h. 15,40 ormai sarà finito il primo tempo. Il sole sta scomparendo sempre di più, mi sento più sola che mai. In casa ho litigato. Con Biscio non va per niente bene, è solo una storia senza seguito .

Un altro treno è passato e con lui passano anche i minuti, le ore ... un altro giorno sprecato tra inutili cose. Ma cosa ci sto a fare io qui?

Una sigaretta dietro l'altra, ho fumato molto. Là in fondo alcuni bambini che urlano contenti, vorrei essere come loro ma non lo sono e non potrò esserlo mai più ... nel mio silenzio chiamo un nome ... M. ... quanto vorrei che fosse qui!!

- h. 16,00 la nebbia si sta alzando. Il sole sta scomparendo. Tutto sta diventando squallido forse più di prima.

- h. 17,00 qui i lampioni sono già accesi. E' tutto così tetro. Il freddo mi ha già raggiunto le ossa, ora ho i brividi più di prima. Sto tremando come una foglia, stringo i denti e mi guardo intorno, il buio di questo posto mi mette paura.

Un Renoult beige si è fermato là in fondo. Scendono dei tipi e giocano a pallone, sicuramente anche loro saranno stati allo stadio ... chissà chi ha vinto ... sento dei nomi ... Beba ... Cico ... eppure, forse ... che siano loro? no! Impossibile, forse è l'eco del vento. Anche loro se ne sono andati. Sono di nuovo sola nel gelo.

- h. 17,20 me ne vado anch'io

- h. 18,30 altra litigata con i miei, in questo modo non si può andare avanti!!

03 Gennaio 1983 Lunedì h. 21,00

Anche oggi si è fatto. E' tutto un incubo. Non capisco più niente, sento solo di uscirne pazza. In due ore e mezza con me ci sarà stato 10 minuti. Era sempre via, sempre in giro, ed io lì dentro ad uno squallido bar ad aspettarlo. Avevo paura che qualcosa di brutto gli stesse capitando ... stavo male ... angoscia, sconforto ... di colpo sono cadute le mie paure. Era lì davanti a me ... VIVO ... fatto, ma vivo ... in quel momento giuravo a me stessa che avrei usato qualsiasi mezzo pur di farlo smettere di bucarsi ... rileggo con ironia questa frase ... magari fosse vero ... magari ... poi ecco ... se ne va un'altra volta ... mio Dio, fa che tutto questo finisca!!

04 Gennaio 1983 Martedì h. 20,05 (*3°)

Ciao, oggi Biscio si è fatto una pera davanti a me. E' terribile vedere uno mentre si buca, gli ho chiesto se mi portava con lui ... gli ho detto che sarei rimasta buona, e così è stato. Nel più disperato silenzio stavo lì a guardare ... ho preferito così ... altrimenti sarei stata nell'agonia di ieri ad attendere un suo ritorno con la paura che non ci sarebbe stato ...

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