08 Febbraio 1993 Lunedì
Caro diario, non se ne può più. Sabato sera D. e S. sono stati arrestati per spaccio di banconote false. Ora sono dentro. Dicono che rischiano dai 3 ai 12 anni, neanche avessero ammazzato qualcuno!! Ma tanto si sa come funzionano le cose in Italia, vai contro allo stato o alla chiesa e sei finito, sei considerato peggio di un criminale che ha ucciso qualcuno! Ora sono qui sotto dal tribunale e sto aspettando GiulY che ritorni dal colloquio con l'avvocato. Siamo tutti molto tesi, che con niente saltiamo. Dire che questo non ci voleva non serve a niente. Hanno preso la cosa come un gioco, molto superficialmente non considerando o ancora meglio, non volendo pensare, che potevano essere sgamati. Non ho idea di come stiano, non so nemmeno come li abbiano sistemati. Spero che non siano in mezzo a stupratori o vicino ad altri veri delinquenti.
09 febbraio 1993 Martedì
Gli hanno dato gli arresti domiciliari. E sai dov'è la sua residenza? La sua residenza è qui da noi.
10 Febbraio 1993 Mercoledì
Caro diario, sto pensando seriamente di ritornare a casa dai miei. A sant'Agata non mi sento a casa mia, non me la sento mia. Se volessi girare in mutande non posso farlo, non posso chiamare i miei amici perché dovrei spiegare che da un momento all'altro potrebbe arrivare il controllo dei carabinieri e chiedere i documenti a tutti, dovendo spiegare loro il perché. Devo subirmi la compagnia di Pina e Max che ti dirò, non siamo rimasti in buoni rapporti da quando se ne sono andati via da qui, devo lavare e stirare in più e tante altre cose che sembra che a Giuly sia tutto dovuto. In più i vicini di casa che giudicano e guardano male, anche se di questo non m'importa più di tanto. Mi domando chi me lo fa fare di abitare qui?! Cosa ci sto a dire insieme a loro? Perché mi devo avvelenare il sangue? E con Giuly? Lui i miei problemi non li capisce, dice che sono ingiusta ed egoista, che sono sempre con quell'espressione incazzata che non sopporta! So bene che non c'è un'altra soluzione, suo fratello D. la residenza l'ha qui, purtroppo, e molto probabilmente quello che sta sbagliando sono solo io.
h. 14,00 - oggi ho detto a mia mamma la storia di Davide e si è incazzata. Non so più quando mi verrà a trovare ma soprattutto se mi verrà ancora a trovare ...
23 Febbraio 1993
Quando penso che stasera devo ritornare nello squallore di casa mia mi viene il desiderio di scappare, di fuggire via.
05 Marzo 1993 venerdì
Stanotte ho fatto un sogno strano ma bellissimo. Ho sognato tantissimi scalini, erano trecento o quattrocento circa. Un palazzo enorme, dove per ogni piano abitava una persona di mia conoscenza. All'ultimo piano abitava F.. Nel sogno gli dico: "allora non sei morto?!" Lui risponde che è lì da sempre. Lo abbraccio forte. Ci baciamo. Ogni giorno lo andavo a trovare, una volta ci sono andata anche con mia cugina. Poi un giorno gli domando se aveva voglia di andare fuori a farci un giro. Lui dice di sì. Quindi scendiamo tutti gli scalini, sempre tenendoci abbracciati. Il cuore batteva fortissimo a tutti e due, batteva così forte che lo sentivamo. Ancora una volta i nostri corpi erano vicini. Arriviamo in fondo alle scale. Il portiere ci ferma domandandoci dove stavamo andando. " Fuori ..." gli dico. Poi la sveglia e il sogno finisce. F. svanito, come tutte le cose belle. Chissà quando lo rivedrò.
16 Marzo 1993 Martedì
Ieri hanno ridato la libertà a D.. Stamattina sono andata a fare gli esami per la tbc. Mia nonna ha la tbc. Vedremo ...
25 Marzo 1993 Giovedì
L'esito dell'esame sulla tbc è tutto ok.
Maggio 1993
Stanotte altro sogno. Ho sognato un ascensore, sotto ad un ponte nel mezzo di una strada.
Era l'ascensore del tempo. I pulsanti andavano dal primo al decimo piano. Io e mia cugina entriamo e spingiamo il 10° piano. Di colpo veniamo proiettate nel passato e quando le porte dell'ascensore si aprono veniamo rapite da una banda di mafiosi che ci fanno prigioniere. Rinchiuse dentro ad una stanza meditiamo la fuga, ma qualsiasi nostro tentativo risultava inutile. Ogni tanto veniva un ragazzo a darci una ciotola di minestra servita su un vassoio. Con questo ragazzo simpatizzo. Abbiamo un debole reciproco e quindi ci aiuta a fuggire. Ci lascia le porte aperte. Ci da delle dritte per evitare le telecamere, ma si raccomanda che ad una certa ora bisognava assolutamente rientrare, se così non fosse stato ci avrebbero uccise. Iniziamo la fuga. Riusciamo ad uscire e corriamo, corriamo sempre più in fretta ... sempre di più ...
Da lontano vediamo il ponte, poi l'ascensore. Entriamo e spingiamo il pulsante del 1° piano, ma mi sbaglio e lo spingo due volte e di colpo vado nel futuro, esattamente nel 2003. Quando le porte dell'ascensore si aprono vedo un mondo diverso. Le strade non sono più di asfalto, ma di ghiaccio, le automobili non esistevano più e la gente si spostava su un monopattino. Avevamo troppa fretta per fermarci ad osservare tutti quei cambiamenti e spingo quindi li tasto del 10° piano e finalmente nel presente. Corriamo quindi a casa dai miei genitori. Racconto a mia mamma che siamo state rapite da una banda di mafiosi appartenenti al mondo del passato e che dovevamo fare presto a ritornare là perché altrimenti venivamo uccise, aggiungendo anche di non preoccuparsi, che sarei comunque ritornata. Mia madre inferocita mi grida: "tu non vai da nessuna parte, tuo padre s'incazza!" ma nella disperazione, gli dico che devo per forza ritornare là, e mentre corro di nuovo verso l'ascensore, gli urlo da lontano, di non preoccuparsi. Siamo quindi nell'ascensore dove ancora una volta spingo il 10° piano e di nuovo si ritorna nel passato. Velocemente corriamo nel covo dei mafiosi, le porte erano ancora aperte. Entriamo e le richiudiamo. Rifacciamo tutto lo stesso percorso e rientriamo nella stanza appena in tempo. Di colpo l'arrivo dei mafiosi che non si accorgono di nulla. In mezzo a loro, quel ragazzo, nostro complice, che mi stringeva l'occhio. Poi la svegli e di nuovo nel presente, il mio vero presente.
25 Luglio 1993 Domenica
Caro diario, ormai D. si è stabilito qui definitivamente. Doveva essere una cosa momentanea, invece grazie a S. la cosa sempre essere diventata definitiva.
27 Luglio 1993 Martedì
Ecco fatto! In fondo l'ho voluto io! Mi ha chiesto di uscire ed io non ho rifiutato! Ancora devo uscirci e anche se non farò mai niente con lui mi sento ugualmente sporca! Non mi piace questa storia! Mi spaventa questo mio entusiasmo, questo mio batticuore seguito dalla curiosità!!
29 Luglio 1993 Giovedì
Gli ho telefonato disdicendo l'appuntamento con lui. Mi sento davvero con un peso in meno. Se fossi stata libera mi sarebbe piaciuto uscire con Roberto, ma libera non lo sono e quindi rinuncio alla curiosità.
30 Luglio 1993 Venerdì
Caro diario, sono uscita in compagnia, ma lì in mezzo c'era anche lui. Abbiamo parlato a lungo, pensavo fosse diverso dagli altri cafoni, invece mi sono sbagliata. Anche lui come tutti, ha un solo chiodo in testa! Che delusione! Mi è scesa la catena anche su di lui!
27 Agosto 1993 Venerdì
L'ho incontrato per strada e mi ha chiesto di uscire, che vuole spiegarsi per l'altra sera, ho cambiato discorso. È passato quasi un mese, ma questa storia non mi va ne su e ne giù.
10 Settembre 1993 Venerdì
A volte desidero ardentemente avere un figlio, altre volte sento invece il bisogno di sentirmi libera, di evadere, di sentirmi svincolata da ogni cosa. Penso quindi che avere un bambino siano sacrifici, forse troppi, e che non sono ancora psicologicamente pronta. Sale invece questo mio prepotente bisogno di uscire dal mio cerchio, di divertirmi. Ogni giorno che passa, questo desiderio si fa sempre più intenso. Ho paura di distruggere tutto. Sono scontenta della mia vita, scontenta di questo mondo così brutto. A volte mi domando come hanno fatto le persone che oggi anno 80 ad arrivare fino a quell'età! Dove hanno trovato il coraggio e la forza di vivere dentro ad un mondo così sporco! Non ho risposte. Oggi è una giornata no, negativa in tutti i sensi, ma forse è solo la stanchezza. Avrei voglia di dormire un sonno che non avesse più un risveglio.
Più tardi - Prima per radio ho sentito alcune notizie che riguardavano P.. Sospettano che fosse implicano nell'omicidio dei tre carabinieri, nell'incendio appiccato ai nomadi, complice quindi della u. b.?. Non so ... non ho idea se possa essere vero, sapevo che lui era razzista, e tante volte ho discusso con lui per le nostre opinioni cosi divergenti nel vedere il mondo, ma non lo credo capace di aver commesso delle cose simili!
30 Novembre 1993 Martedì
Venerdì sera sono uscita con mia cugina, Pina, Monica c'era anche Jack, Larry, Zanna e Pedro (L.). Mi piace Pedro, mi piace ancora tanto. Ho di nuovo confusione dentro di me. Sento che è un pericolo per me, un pericolo per la mia fedeltà.
29 Dicembre 1993 Mercoledì
Dopo 3 anni passati, ho rifatto l'amore con L.. Non lo dimenticherò. È stato dolcissimo come allora.
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Come sopravvivere alla propria vita ...
No FicciónIl disprezzo per la vita, la voglia di farla finita per non dover soffrire ancora ... Un diario, Iniziato da adolescente, finito da adulta. Ho commesso gravi errori e non ne vado fiera.