3.

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Juliet

Arrivata alla mensa mi andai a sedere nel primo tavolo libero che trovai.
Poco dopo si unirono a me Clary, Tyler, Jason, Gordon e...Dylan. Ero a dir poco scioccata. Che ci faceva qui?

<<J: che cosa ci fa lui qui?>>, diedi voce ai miei pensieri.

<<D: ciao, piccola. Non si usa più salutare?>>, chiese ironico facendomi alzare gli occhi al cielo.

<<T: l'ho invitato io, è nuovo, volevo fargli conoscere l'ambiente>>.

Tyler, è sempre stato un ragazzo buono con tutti. Avrei preferito che almeno con lui non lo fosse, ma gli voglio bene anche per questo.

<<J: ma è necessario farlo sedere con noi?>>, mi lamentai ad alta voce.

<<T: dai, non è poi così male>>, mi diede una spallata.

<<J: parla per te>>.

<<D: potresti smetterla di parlare di me come se non ci fossi?>>, non risposi e mi limitai a osservare un attimo i presenti, accorgendomi poi che mancava qualcuno.

<<J: ma Liam?>>, domandai. 

<<G: si è fermato a parlare con Hayden>>, rispose lasciando trasparire la sua disapprovazione.

<<Ja: in effetti me ne aveva parlato>>, sapevo poco di questa ragazza, non sapevo che altro dire.

<<C: per tutta l'estate non ha fatto altro che ripetere quanto fosse perfetta>>, aggiunse la mia migliore amica e notai il ragazzo di colore accanto a me irrigidirsi, così poggiai la mano sulla sua.

<<J: tutto bene?>>, gli chiesi sottovoce.

<<G: certo, tranquilla>>, mi sorrise poco convinto.

Poco dopo l'altoparlante fece risuonare nelle orecchie di tutti gli studenti la stridula voce di mia cugina.

<<R: buongiorno Riverdale High, volevo comunicarvi che questo sabato si terrà il ballo di inizio anno. Cavalieri non siate timidi, fatevi avanti prima che lo faccia qualcun altro. Buon pranzo>>, annunciò.

Finalmente tornammo a mangiare in pace, ma prima del previsto le porte si spalancarono, facendo spazio alla ragazza che poco prima aveva assordato tutta la scuola, accompagnata dalle sue fedelissime ancelle.

Notando la nuova presenza al tavolo non perse tempo, e si avvicinò immediatamente a noi.

<<R: bene bene bene, non ti avevo mai notato prima d'ora. Sei nuovo?>>

Lui la squadrò attentamente alzandosi poi.

<<D: sì, piacere, Dylan O'brien>>, si presento con un sorrisino da schiaffi.

<<R: piacere mio, Rose Blossom-Topaz. Perché non vieni a sederti con noi?>>, lo invitò immediatamente.

Conoscendola non si sarebbe mai fatta scappare un'occasione del genere.

<<D: ehm, sono già con loro>>, rifiutò stranamente. Nessuno durava mai a lungo con Rose per due motivi: o ti ammaliava fino a farti cambiare idea in poco tempo, o per te non c'era già speranza dall'inizio.

Adesso non saprei proprio definire la situazione, però.

<<R: suvvia, non farti pregare>>, gli poggiò una mano sul braccio.

<<J: mi pare ti abbia già risposto>>, mi immischiai, e la rossa posò il suo sguardo su di me, come gli altri.

<<R: come prego?>>.

<<J: è seduto con noi, ha rifiutato il tuo invito, è inutile che insisti. Magari tu non ci ritieni alla tua altezza in quanto ti credi una sorta di divinità, ma lui sì, quindi vai via>>, la cacciai nella maniera più educata possibile.

<<R: wow cugina, non ti ricordavo così rompicazzi>.

<<J: wow cugina, non ti ricordavo così stronza. Nah, invece sì>>.

Scattò verso di me e mi alzai.
Fece per tirarmi uno schiaffo, ma Jason la bloccò.

<<Ja: ora basta, tutte due, state solo dando spettacolo>>, cercò di farci calmare il biondino.

<<J: hai proprio ragione. Meglio che vada>>, e uscii dandole una spallata.

...

Entrai nella classe di musica e mi portai le mani ai capelli.

<<D: ehi, tutto bene?>>.

Mi girai e trovai Dylan appoggiato allo stipite della porta.

<<J: sì>>, sbuffai.

<<D: piccola, capisco che sei gelosa, ma non c'era bisogno di risponderle in quel modo>>, sbuffai.

<<J: allora, smettila di chiamarmi così, sei irritante. Poi non avrei motivo di essere gelosa, ti conosco appena e già mi stai sul cazzo>>.

<<D: allora perché non mi dici cosa c'è che non va?>>.

<<J: ma a te cosa importa, esattamente>>.

<<D: non si risponde a una domanda con un'altra domanda>>.

Se il suo obiettivo era irritarmi ci stava riuscendo alla grande.

<<J: sei insopportabile>>, ammisi ad alta voce.

<<D: proprio come te. Ora rispondi>>.

<<J: no, non scassare le palle pure tu>>.

E me ne andai senza guardarlo.

Spazio autrice
Amori della zia che ne pensate? Sinceramente questo capitolo non mi piace, ho bisogno di un vostro parere.





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