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Juliet

La settimana successiva passò velocemente.

Tyler non mi parlava nemmeno per sbaglio; Rose continuava a fare la stronza; Dylan era assente tutti i giorni; Gordon preferiva stare in disparte, nonostante i miei continui inviti; Liam era attaccato a Hayden come una cozza, e Jason e Clary erano quasi sempre insieme.

...

Quel pomeriggio avremmo avuto una delle solite riunioni con i Serpents, così mi preparai, indossai la giacca e uscii con i miei genitori.

Arrivammo in poco tempo visto che non c'era traffico.
Entrammo al White Wyrm e un'odore di alcool mi pervase le narici.

Dopo aver fatto il solito giro di saluti riconobbi una figura dal tatuaggio sul collo inconfondibile.

<<J: zio Pea>>.

Si girò verso di me e sorrise.

<<S: ciao Juliet>>, l'abbracciai.

<<J: quando sei tornato?>>, chiesi poi staccandomi.
Era andato a trovare i suoi figli, Bella e Stiles, che ormai erano al college.

<<S: stamattina, non sono venuto a salutarti perché eri a scuola>>, annuii

<<J: hmm, com'era San Diego? E i ragazzi?>>, chiesi interessata.

<<S: bella come sempre. Loro stanno bene, crescono in fretta>>, fece spallucce.

<<J: e tu?>>.

<<S: io cosa?>>, corrucciò le sopracciglia.

<<J: hai incontrato qualche donna?>>, azzardai e alzò gli occhi al cielo.

<<S: Juliet, te l'ho già detto in passato. Non sono interessato a nessuna, nel mio cuore ci sarà sempre e solo una persona>>.

Parlava della zia Madison. Non l'avevo conosciuta, era morta qualche anno prima rispetto alla mia nascita, però so che era ben voluta da tutti. Era anche la cugina di zia Veronica che si mostra sempre forte, ma a cui manca quasi più di chiunque altro.

<<J: va bene>>, annuii rassegnata.

<<S: come no, tu piuttosto?>>, curiosò.

<<J: cosa?>>.

<<S: c'è qualche ragazzo in vista?->>, arrossii al pensiero di Dyl, dei nostri sguardi incatenati, le mani incrociate, il bacio...
<<-Mi sa di aver proprio azzeccato. Avanti, come si chiama?>, mi incitò.

<<J: si chiama Dylan O'brien>>.

<<S: è di qui? Perché non mi è nuovo questo cognome>>.

<<J: no, è proprio di San Diego>>.

<<S: hmm e state insieme?>>.

<<J: cosa? Nah>>, risposi con un tono di voce che risultò più acuto del previsto.

A quel puntò mio zio aggrottò le sopracciglia e sorrise sghembo.

<<S: manco per poco tempo e quando torno trovo mia nipote cotta di un ragazzo>>, mi prese in giro.

<<J: non sono cotta di lui>>.

<<S: la tua espressione e le guance rosse dicono il contrario>>, gli feci la linguaccia e alzai gli occhi al cielo.

<<J: okay, forse, e dico forse, potresti avere ragione>>.

Mio padre salì sul palchetto, segno che l'adunanza sarebbe iniziata a breve.

A future for us ~ Riverdale after yearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora