67- Addio, papà!

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Giulio

"Piangi, Giulio" sussurra Margot accarezzandomi i capelli "lasciati andare, dai sfogo a tutto il tuo dolore" aggiunge scendendo con le mani sulle mie spalle.

"Margot" singhiozzo disperato sprofondando con la testa tra le sue cosce. Non dice nulla continua ad accarezzarmi i capelli in gesti lenti e precisi, sembra che voglia coprire la mia pelle per assorbirne tutto il mio dolore.
"Mi mancherà così tanto" aggiungo tirando su con il naso per poi scoppiare in un pianto incontrollato. Margot prova a tirarmi su per le spalle,l'aiuto sollevandomi e l'abbraccio, la stringo forte a me piangendo come un bambino, senza vergogna.

"Era tutta la mia vita" aggiungo piangendo a singhiozzi, non ho mai pianto così in tutta la mia vita.Il dolore che provo in questo momento è difficile da spiegare a parole, il senso di vuoto è così pesante che sembra opprimermi il petto.

Non è possibile.

Non puó essere,tre sere fa eravamo al locale a ridere e scherzare come ragazzini e ora invece sono qui, in quella che era la mia stanza da ragazzo,a piangere...perchè tu mi hai lasciato papá.

Non riesco a credere di averti detto addio e di averti seppellito insieme alla nostra famiglia e a tutti i tuoi conoscenti, questa mattina in quel maledetto cimitero.

Ti sei spento nel sonno serenamente, così come hai vissuto la tua vita,con serenità e sempre con il sorriso sulle labbra.
Mi hai insegnato tutto papà, mi hai insegnato ad essere un uomo ed è grazie al tuo esempio, se oggi sono un padre accettabile.

"Come faró senza vederlo sorride al locale"piagnucolo disperato "speravo vedesse i nostri figli laurearsi e sposarsi e invece?" aggiungo tirando su con il naso.
"Lui non ci sarà" sospiro affranto.

"Giulio" sussurra afferrando il mio viso con entrambe le mani e pulendo con i pollici le mie lacrime "lui sarà sempre con te" aggiunge " qui nel tuo cuore" dice appoggiando la sua mano sul mio petto.
La guardo negli occhi incapace di dire una sola parola, ho tenuto duro tutto il giorno per dare conforto al resto della mia famiglia, non ho versato una sola lacrima ne ho mostrato un minimo di debolezza.
Ho sorriso e ringraziato tutti coloro che sono venuti a dare l'ultimo saluto a mio padre, come un automa.
Ma appena ho messo piede nella mia vecchia stanza e ho abbracciato mia moglie, mi sono sciolto. Tutto il dolore e la tensione accumulata durante il giorno si sono dissolti in un pianto straziante e liberatorio.

Vedere mia madre composta nel suo dolore, mi ha dato la forza necessaria. Ma adesso, appena abbiamo messo piede in casa, in questa casa che parla di lui, che parla di noi ovunque io guardi, la consapevolezza che mio padre questa volta non tornerà con noi, si è abbattuta su di me come un pugno in pieno viso.

Non siederà a tavola insieme a noi e ci farà ridere con i suoi aneddoti, non giocherá a carte con Scott e non elogerà Travis, perchè è l'unico Monroe che ha seguito le sue orme.
Niente di tutto questo farà più parte della nostra quotidianeitá, perchè lui ha scelto di andarsene.
Se n'è andato via, lasciandoci soli...non ci ha permesso di salutarlo,si è messo a letto ed è partito per il suo lungo viaggio.

"Non piangere, Margot" le sussurro stringendola forte.
"Era un padre anche per me" aggiunge e mi si stringe il cuore " mi ha accolto in casa e mi ha voluto bene come una figlia" sussurra "anch'io ho perso un padre ed un nonno fantastico per i miei figli" socchiudo gli occhi e prendo un bel respiro.
"Abbiamo tutti perso una persona importante"aggiunge e io mi appoggio a lei cercando ancora conforto nelle sue carezze.

"Lascerai che Olivia dorma con mia mamma?" le chiedo.
"Certo, ha bisogno di distrarsi e di non dormire sola, non per questa notte almeno" aggiunge accarezzandomi i capelli "e poi Lara dormirà con loro, quando c'è lei Olivia non fa capricci" sospira ridacchiando.
Poi qualcuno bussa alla porta finestra.

WHIT YOU (3* PARTE di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora