MATRIMONIO: Capitolo I

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                                     Capitolo I                                Mi sposo, papà

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Capitolo I
Mi sposo, papà

"Si sposa" singhiozzo divertito per poi bere un altro sorso del mio whisky con ghiaccio.
"Mia figlia" sospiro rumorosamente "la mia bambina, si proprio lei. La mia piccola e dolce bambina" aggiungo facendo segno al barista di riempire per l'ennesima volta il mio bicchiere ormai vuoto.

"Non ti sembra di esagerare?" chiede il barista.
"Mia figlia, si sposa" ripeto scioccato prendendomi il viso tra le mani.
"Che avvenimento terribile" ribbatte lui storcendo il naso per l'assurdità delle mie lamentele.

Quel pomeriggio:
"Allora cosa avete da dirci voi due?" chiede mia moglie a nostra figlia.
"Papà, mamma" sospira lei per poi rivolgere uno sguardo pieno d'amore al suo lui "noi ci sposiamo" conclude entusiasta.
"Ma è fantastico" dice mia moglie andando a congratularsi con i due, che mi hanno appena lasciato senza parole e con l'amaro in bocca.
"Tu cosa?" le chiedo sperando di aver capito male.
"Mi sposo, papà" ripete sorridente venendomi incontro.
"Quando?" chiedo raddrizzandomi e incrociando le braccia al petto.
"Il prima possibile" risponde lui.

Un senso di fastidio si fa spazio dentro di me.
"Non è troppo presto?" chiedo e mia moglie mi fulmina con il suo solito sguardo di disapprovazione.
"Ci amiamo papà, che sia oggi o domani che importanza ha ? Lui è l'uomo che amo, con cui voglio trascorrere il resto della mia vita " dice rivolgendo il suo sguardo carico d'amore al biondino accanto a lei.
"Hai solo 20 anni" sospiro trattenendo la mia furia.
"Giulio" interviene mia moglie.
E prima di dar vita ad uno scontro, che vedrà come sempre me seduto al tavolo dei perdenti, mi alzo dal divano e decido di andare a sbollirmi i nervi, allontanandomi da loro.
"Dove vai, Giulio?" chiede mia moglie.
"A fare due passi" rispondo uscendo di casa.

"Allora?" chiedo alzando un tantino il tono di voce.
Il barman sbuffa e versa dell'altro whisky nel mio bicchiere "questo è l'ultimo" afferma deciso.
"Questo è l'ultimo" ripeto facendogli il verso per poi mandare giù tutto d'un sorso quel liquido amaro che sembra corrodermi lo stomaco, ma in maniera più lieve rispetto alla notizia che mi ha dato solo poche ore fa mia figlia.

"Ecco dov'eri" afferma Ronnie prendendo posto accanto a me.
"Che ci fai tu qui?" sbuffo buttando giù un altro goccio di whisky, ho la testa che mi sbatte, ma più bevo e più allontano da me quel pensiero fastidioso.
"Margot è preoccupata" sospira "un whisky anche per me" chiede poi al barman.

"Preoccupata" ripeto "lei è preoccupata" aggiungo ridendo. "Nostra figlia butta via la sua vita e lei si preoccupa per me" dico con un tono sarcastico. "Butta via la sua vita?" chiede lui mandando giù il suo whisky per poi appoggiare il bicchierino al bancone di legno "ti ricordo che sta per sposare mio figlio" aggiunge osservandomi.

"Tuo figlio, me la sta portando via" borbotto chiedendo al barman di riempire ancora il mio bicchiere, ma lui scuote la testa deciso.
"Ricorda che tu sei un mio dipendente" borbotto infuriato.
"E mi piacerebbe continuare ad esserlo" ribatte per poi allontanarsi da me.

WHIT YOU (3* PARTE di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora