29-Voglio il divorzio...

2.7K 109 135
                                    

Giulio

"Papà??" urla Scott bussando alla porta, prendo un bel respiro e apro.
Ci guardiamo negli occhi, mi faccio da parte e lo lascio entrare.
"Che puzza d'erba" dice andando ad aprire la portafinestra in cucina. Questa scena mi riporta alla mente un episodio del passato, solo che adesso un senso di vergogna mi assale, quello è mio figlio, non puó vedermi così...
Non cambio proprio mai...Ho provato a migliorarmi per lei, per loro ma ho fallito...di nuovo.
Lascio che la rabbia mi scorra dentro le vene come il sangue, affluisce diretta al cervello annebbiandomi...annebbiando quel briciolo di ragione.

"Che ci fai qui?" chiedo e lui si volta a guardarmi.
"Hai fatto colazione?" chiede e io scuoto la testa.
"Vestiti ti aspetto in macchina" dice per poi uscire senza darmi la possibilitá di replicare.
Mi sento un bambino al confronto di mio figlio, faccio come mi dice, mi sciacquo il viso, lavo i denti ed esco di casa entrando nella sua auto senza dire una parola.

Accosta  nel parcheggio di Starbucks nei pressi di casa nostra, il preferito di Margot.
Usciamo dall'auto ed entriamo, ci sediamo in un tavolo infondo alla sala vicino alla vetrata.
Mi guardo intorno mentre Scott è in fila per l'ordinazione, ci sono solo persone dannatamente felici questa mattina, sono così irritanti.
La cameriera felice, la famigliola allegra, le adolescenti con troppo zucchero al cervello che urlano...Tutto troppo per me che vorrei solo starmene chiuso in casa.

"Ecco qua" dice Scott poggiandomi avanti il mio caffè nero e due ciambelle alla fragola, le mie preferite.
"Papá" dice dopo aver bevuto un pó del suo caffè, do un bel morso alla mia ciambella e lo osservo.
"Sai quanto ti adoro, sei il mio esempio di vita in tutto e per tutto" dice e io sorrido "ma non approvo il tuo comportamento" aggiunge e io ingoio rumorosamente il groppo alla gola.
"Non puoi fare questo alla mamma, non adesso" dice facendo chiudere il mio stomaco, butto la ciambella nel piatto.
"Scott, tua mamma mi ha nascosto una cosa importante" ribatto duro.
"Una cosa che è di Lara" ribatte reggendo il mio sguardo.
"Scott non puoi capire" dico continuando a mangiare.
Restiamo in silenzio per un pó.

"Non lasciarla sola in questo momento" mi ripete.
Non riesco a capire a cosa si riferisca 'non adesso', 'non in questo momento'.
Lo osservo indurendo lo sguardo.
"Perchè?" chiedo.
"Non farlo" ripete.
"È possibile che abbiate tutti dei segreti con me?
Che c'è ? " sbraito furioso.
"Papà fallo per me" dice quasi implorandomi.
"Sai che c'è Scott? Non mi frega nulla, nessuno si sforza mai di capirmi...Nessuno si è chiesto come mi sono sentito dopo che ho saputo che la mia bambina non è più tale. Qualcuno mi ha chiesto Giulio come stai? Nessuno!!! Nessuno si sforza di capirmi,meglio tenermi all'oscuro di tutto sempre" dico tutto d'un fiato.
"Allora sai cosa ti dico" aggiungo alzandomi " che non voglio saperne più nulla" dico pentendomi di ció che ho appena detto a mio figlio, gli accarezzo una guancia e mi incammino verso l'uscita.

"Papà dove vai?" urla alle mie spalle.
Ma io sono giá fuori.

Entro a casa sbattendo la porta furiosamente, odio me stesso, odio tutto...ma quello che più odio è non riuscire a togliermela dalla mente nemmeno un secondo.
E poi Scott con quelle mezze parole, voleva sicuramente farmi capire qualcosa, chissà forse qualche altra omissione da parte della mia cara mogliettina.
Prendo le chiavi dell'auto e accellero diretto a casa dei miei genitori.

Rallento quando passo avanti a quel cancello rosso, quello di casa mia, lì dentro c'è tutto il mio mondo.
Chissà cosa starà facendo Margot adesso, se sta male come me o se mi odia come io odio lei, al pensiero schiaccio ancora più forte il piede sull'accelleratore e in cinque minuti sono a casa dei miei.
Busso al citofono e mi risponde Rosa, la figlia di Magda che si sta godendo la sua pensione in Messico.
"Sono Giulio" dico e lei apre.

WHIT YOU (3* PARTE di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora