La scena intorno a me era caotica, persone di tutti i generi urlavano così tanto che quasi si sfiatavano. I loro occhi erano spalancati mentre Harry continuava a ricevere colpi. Guardai il sangue scorrere sulla sua faccia. Con ogni pugno sembrava che venissi anche io colpita, mi mancò il respiro quando Harry cadde a terra.
Tutto sembrava una foschia mentre lo guardai stare disteso lì, perdendo conoscenza. Harry sembrò dire qualcosa, gli occhi fissi prima di chiuderli.
I medici che facevano parte dello staff corsero verso il ring, trasportando il corpo floscio di Harry fuori mentre il suo avversario stava in piedi al centro con le sue mani alzate in segno di vittoria. Non era una vittoria, era una messa in scena.
Nikolai voleva di proposito che Harry perdesse, per rovinare la sua carriera da combattente. Per qualche ragione, ma non ne ho idea. Perdendo quel combattimento, perse anche i suoi soldi.
Una mano si appoggiò sulla mia spalla. “Stai bene?” Liam chiese, gli occhi pieni di preoccupazione.
Scossi la mia testa. “Ho bisogno di andare e stare con lui.” Annuì, piazzando la sua mano sulla mia schiena e dirigendomi verso la folla di persone che stavano ancora parlando del combattimento.
In fine io e Liam raggiungemmo la stanza con gli armadietti, una guardia del corpo proteggeva la porta ma ci lasciò entrare dopo qualche parola convincente.
Quando entrammo c’era un letto improvvisato piazzato nel mezzo della stanza, il corpo di Harry stava sdraiato li sopra. Era senza maglia, lividi scuri coprivano la maggior parte del suo corpo e il sangue copriva la sua faccia.
“Oh mio Dio.” Dissi, correndo verso il lato del letto, prendendo la sua mano nelle mia. Il respiro di Harry è pesante, sussulta per prendere aria ogni pochi secondi. “Quali sono le sue condizioni?” Chiesi al dottore che stava in piedi pochi metri da noi, esaminando un foglio.
“Ha due costole rotte e anche il naso. Tutto ciò di cui ha bisogno è una settimana e mezza di riposo, e poi sarà come nuovo.” Il dottore disse, dando a Liam il foglio prima di uscire dalla stanza.
“Non l’ho mai visto perdere un combattimento.” Liam disse sommessamente, appoggiandosi sugli armadietti.
“Sai di Nikolai, giusto?” Liam annuì, proprio come pensavo. “Ha messo in scena tutto questo, entrambi sappiamo che harry non avrebbe dovuto combattere contro quell’uomo.” Dissi, riferendomi all’uomo che aveva appena ridotto Harry come poltiglia.
“Nikolai voleva fargliela pagare per qualcosa e chiaramente ha trovato il modo.” Guardò il corpo di Harry con occhi diffidenti. “Almeno non è andata come con Ed.”
“Cos’è successo ad Ed?” Chiesi. “Non è stato ucciso in una specie di affare andato male?”
“Ho già detto troppo.” Liam disse bruscamente, e capii che non voleva parlare più di quell’argomento.
Un gemito esasperato portò la mia attenzione su Harry, i suoi occhi si stavano aprendo leggermente sotto la luce fioca.
“Vi lascio soli.” Sentii Liam dire, poi la porta della stanza di aprì e si chiuse.
Mi concentrai su Harry, stava sbattendo le palpebre rapidamente. “Puoi darmi un po’ d’acqua?” Si alzò appena, le sue parole sbiascicate e rotte. Stavo in piedi, trovando una bottiglia d’acqua fresca su una delle panchine. La porsi ad Harry, il quale ne bevve velocemente la metà senza un momento d’esitazione.
“Sono contento che te sia l’unica qui.” Disse dopo aver preso piccoli sorsi d’acqua.
“Anche io. Come ti senti?” Provò a sedersi, ma gemette per il dolore. “Non muoverti molto, hai due costole rotte e anche il naso è rotto.” Dissi, tenendo le sue spalle in modo che non potesse provare a far nulla. Se Harry è qualcosa, sicuramente è testardo.
Ecco perché mi fa così tanto male respirare.” Disse, il dolore si mostrava attraverso i suoi lineamenti. Il mio cuore cominciò a rompersi guardando Harry, una delle persone più forti che conoscevo, provare dolore.
“Posso chiamare il dottore se ne hai bisogno.” Suggerii. “Magari qualche medicina potrebbe aiutare il dolore.”
“No, posso prenderne qualcuna quando torno a casa.”
Presi la sua mano nella mia. “Sei sicuro di voler tornare a casa in queste condizioni? Posso prendermi cura di te nel mio appartamento.”
Harry scosse vigorosamente la sua testa. “Neanche per sogno che prendo il tuo letto come un peso morto.”
“Posso dormire sul divano, non è un gran problema.” Provai a contrattare.
“Non ho intenzione di pesarti, lascerò ai ragazzi prendersi cura di me tutte le ore del giorno.”Disse con un sorrisetto.
“Va bene, ma non mi fermerai dal farti visita.”
“Suppongo di non poterlo fare, giusto?” Disse ridendo, facendo una smorfia un momento dopo che il suono uscì dalle sue labbra.
Harry fece oscillare le sue gambe oltre il letto. “Probabilmente non dovresti muoverti così tanto.” Lo avvertii, ricordando l’ordine del dottore di restare il più possibile fermo. Sospirò prima di urlare il nome di Liam.
La porta dello spogliatoio si aprì bruscamente. “Va tutto bene?” Liam chiese velocemente, gli occhi cercarono di trovare una fonte di sofferenza.
“Va tutto bene idiota, ho solo bisogno d’aiuto.” Harry disse sogghignando mentre il suo amico alzava gli occhi.
Liam attraversò la stanza, mettendo un braccio intorno ad Harry come supporto e aiutandolo a stare in piedi. Guardai mentre strascicavano i piedi verso la parte posteriore della stanza, aprendo la porta che non avevo notato prima. La macchina di Harry era parcheggiata proprio lì fuori, un posto comodo. Harry ed io discutemmo su chi doveva guidare, alla fine vinse lui.
“Grazie Liam.” Disse una volta seduto sul posto del guidatore.
“Non è un problema, probabilmente verrò presto a casa tua, Leah.” Guardò Harry. “Per vedere Casey, ovviamente.”
“Dovresti andare e basta, Liam.” Dissi ridendo. Giudicando dallo sguardo torvo di Harry, era tremendamente irritato.
Liam si allontanò dalla macchina, salutandoci mentre uscivamo dal parcheggio posteriore. “E’ così fottutamente sgradevole qualche volta.” Harry disse, rastrellando i suoi capelli con la mano.
“Smettila di essere così scontroso, Harold.” Parlai, sorridendo dopo aver usato il soprannome che sapevo odiava tanto.
Si accigliò leggermente. “Lo stai stimolando.”
Decisi di restare zitta dopo quello, permettendo alla musica di essere l’unico suono che fluiva dentro il veicolo. Una canzone familiare partì, Harry cominciò a battere i suoi palmi contro il volante seguendo il ritmo. Le parole del cantante andarono su e giù con un certo ritmo e scioltezza.
“- We’re got one thing in common, it’s this toungue of mine-” Harry cantò senza difetti nella sua voce, angelica mentre si alzava oppure diventava più roca con certe parole.
Chiudendo i miei occhi, mi appoggiai contro il finestrino, cogliendo il momento calmo prima di addormentarmi.
A/N: so che abbiamo superato il numero dei voti da tanto tempo ma stavo aspettando di superare anche quello dei commenti ma nulla… vabby
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soph xx
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camouflage ◆ h.s. [italian translation]
FanfictionE' stata sempre la ragazza timida che nessuno notava, ma da quando cattura l'attenzione di Harry, le cose resteranno ancora le stesse? Prima e unica traduzione ufficiale di questa storia, è assolutamente vietato copiarla. [written by @lolteenager; t...