Magari è un errore.
Provai a convincere me stessa tutto il giorno che scoprire il segreto di Harry fosse di maggiore importanza, ma mentre i secondi passavano mi sentii come se le mie ginocchia avrebbero potuto piegarsi dal nervosismo.
La forza di camminare passo dopo passo dopo che il campanello suonò era appena andata via. Harry stava fuori dal portone dell’appartamento, mani infilate nelle sue tasche. Mi salutò con un bacio gentile, accompagnato dal suo sorriso vincitore degli award.
“Resta vicino a me quando entriamo, va bene? Qualcuno dei ragazzi diventano pervertito quando hanno troppo da bere.” Harry mi avvertì una volta che fummo dentro la macchina.
“Fidati di me che non lo farò, ho tipo l’ansia sociale.”
“Sai, mi dimentico sempre di ciò a causa di come mi hai parlato naturalmente all’inizio.”
Amai come usò il termine ‘inizio’ come l’inizio di noi. Suonava semplicemente bellissimo in se stesso.
“Beh forse perché mi piacevi.” Dissi ridendo.
“Quand’è stato il momento esatto in cui hai capito che ti piacevo?”
“La prima volta che mi hai parlato.” Dissi, sentendo calore affrettarsi sulle mie guance. E’ tipo imbarazzante quanto veloce Harry mi ha reso completamente e totalmente infatuata.
“E’ la peggiore risposta, Leah. Sono stato abbastanza maleducato quando te l’ho chiesto, magari dovrei provarlo su altre ragazze a cui piaccio.” A questo colpii Harry sul braccio, probabilmente molto meno forte di quanto avessi voluto. Harry cominciò a ridere forte, un bellissimo suono risuonò in tutta la macchina.
“Avresti potuto uccidere entrambi proprio ora! Avrei potuto sterzare bruscamente nel traffico.” Harry disse con un sorriso ancora sul suo volto.
“Allora perché ridi?”
“Perché colpisci come una ragazza.”
“Non lo faccio!” Colpii Harry sul braccio mentre parcheggiava in un posto libero. Tutte quello che fece era semplicemente ridere ancora una volta.
“Sei così debole, è ridicolo. Potrei portarti ad un paio di lezioni per costruire questi muscoli.” Harry mi portò in giro, aprendo la sua portiera ed uscendo. Feci lo stesso, trovandomi un bar scadente avanti a me. Harry girò intorno alla macchina, prendendo la mia mano in modo protettivo nella sua e tirandomi il più vicina possibile a lui.
“Quando hai detto vicino, intendevi proprio vicino.” Dissi.
“Non ci sono belle persone qui, non lasciare il mio fianco e basta.” Disse severamente prima di condurmi dentro il bar.
Appena mettemmo piede dentro, diversi uomini salutarono Harry. Tutti avevano tatuaggi che coprivano i loro corpi, piercing in ogni posto possibile e un’aria minacciosa su di loro. Dire che loro erano intimidatori sarebbe stato un euforismo. La maggior parte di loro sembravano vecchi, forse sulla trentacinquina o quarantina. Quasi tutti permisero ai loro occhi di gironzolare su e giù per il mio corpo, facendo tendere Harry al mio fianco.
“Continuiamo a camminare, sì?” Harry disse più a se stesso, tirandomi attraverso un gruppo di uomini che sembravano dei teppisti e delle facce familiari.
Niall, Louis, Liam e Zayn tutti seduti su un divano marrone stracciato, guardando una grande televisione. Liam fu il primo a notarci, dandoci il suo solito caldo sorriso. Il resto annuì e basta alla nostra presenza, troppo presi in qualunque cosa stavano trasmettendo nel mondo dello sport.
“Ciao Leah, non mi sarei mai aspettato di vederti qui.” Liam parlò, passando nervosamente lo sguardo tra me e Harry.
“Ho solo pensato che una notte fuori sarebbe andata bene.” Dissi con il mio sorriso, Liam era davvero gentile e onestamente sono felice che sia amico di Harry.
“Prendiamoci un posto.” Harry consigliò dato che stavamo ancora in piedi avanti al gruppo, sedendoci su un piccolo divano, grande abbastanza per due. Era strappato come l’altro, ma comunque abbastanza comodo.
“Ecco il tuo solito, Harry.” Una donna, supposi la barista, diede ad Harry una birra. Indossava un vestito nero abbinato con i suoi capelli. Aveva anche tatuaggi come tutti gli altri, un disegno saliva sul fianco del suo collo.
“E chi è questa bellissima ragazza che abbiamo qui?” Chiese gentilmente, mostrando un sorriso.
“Lei è Leah, la mia ragazza.” Harry sorrise, dandomi leggere gomitate sul fianco.
“Piacere di conoscerti.” Dissi, ricambiando il sorriso.
“Anche per me cara, sono Rita. Fammi sapere se ti posso portare qualcosa da bere.”
“Sono apposto per ora, grazie.” Parlai. Rita annuì, il sorriso non lasciò nemmeno una volta il suo volto.
“Nessun problema dolcezza, sarò al bar se hai bisogno di qualcosa.” Disse con un sorriso prima di scomparire nella folla di uomini.
“Vieni qui spesso?” Chiesi.
“Suppongo di sì, i ragazzi ed io veniamo qui per quasi tutte le partite di calcio. E’ tipo una nostra tradizione.” Harry disse con un’alzata di spalle, portando la bottiglia di birra alla sua maglia, stappando il tappo. Poi se la portò alle labbra, inclinando la testa per prendere un grande sorso di alcol.
“Santo Dio!” Louis urlò allo schermo della televisione, diedi un’occhiata per scoprire che la squadra avversaria aveva fatto goal.
“Il mio cuore sta battendo così veloce in questo preciso istante.” Niall disse, mettendo la sua mano sul petto. Harry si appoggiò solamente al divano ridendo ai suoi amici.
“Qualcuno vuole, tipo, un’altra birra?” Zayn chiese. Era stranamente carino come aggiunse parole non necessarie alla sua frase.
Tutti i ragazzi annuirono, Zayn stette in piedi e cominciò a camminare verso il bar.
“Siediti con me.” Harry piagnucolò, non avevo realizzato quanto lontani eravamo seduti. Mi avvicinai di più, girandomi verso Harry, dandogli anche la possibilità di baciarmi, provocandomi quel sentimento inspiegabile crescere dentro di me ancora una volta.
“Prendetevi una stanza!” Louis disse con un gemito. Harry rise contro le mie labbra, allontanandosi per colpire i suoi amici. Optai per appoggiarmi al fianco di Harry invece, gustandomi il calore che il suo corpo stava emanando. Baciò la mia testa, un gesto che fere riscaldare completamente il mio cuore.
“Chi sta vincendo?” Harry chiese.
“Stiamo pareggiando con questi bastardi, non c’è rimasto molto tempo alla fine.” Niall spiegò piuttosto infelicemente.
“Se perdiamo ancora con loro, sbatterò la mia testa contro un muro.” Louis disse piuttosto seriamente.
“E’ meglio che tu non lo faccia prima di bere questa birra che ti ho appena comprato.” Zayn disse mentre si avvicinava con cinque birre. Si avvicinò a me, offrendomene una. Non potevo davvero respingere la sua offerta, quindi ne presi una e lo ringraziai.
“Immaginavo che avresti bevuto dato che, tipo, stare intorno a noi idioti può essere una forzatura, lo so.” Zayn disse con un sorriso ed io mi unii a lui.
“Tutti voi non siete così male in realtà, almeno non fate battute orribili come Harry.” Dissi, guadagnando uno sguardo arrabbiato da lui.
“Le mie battute non sono così pessime.” Harry rispose sulla difensiva.
“Sì, lo sono, amico.” Zayn disse mentre si sedette.
“Beh, devo andare a far pipì.” Harry mormorò, alzandosi dal divano e facendosi strada verso il bar.
Osservai mentre i ragazzi guardavano la televisione ansiosamente, uomini che sembravano pericolosi fissavano da lontano, e Harry non era ancora ritornato.
A dieci minuti diventai sospettosa, mettendo la scusa di andare al bagno, con un sentimento malato di trovare Harry fare qualcosa di assolutamente orribile.
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camouflage ◆ h.s. [italian translation]
FanficE' stata sempre la ragazza timida che nessuno notava, ma da quando cattura l'attenzione di Harry, le cose resteranno ancora le stesse? Prima e unica traduzione ufficiale di questa storia, è assolutamente vietato copiarla. [written by @lolteenager; t...