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Raccolsi il mio coraggio e camminai dentro la stanza con gli armadietti, girando l’angolo per trovare Harry piegato  con la testa tra le mani. I suoi ricci ancora umidi a causa del sudore dal combattimento che ha appena vinto, il torso ancora senza maglia. Osservai per quanto mi fosse possibile finchè non decisi di farmi notare.

Harry si girò nella panchina, sorridendo quando mi vede. “Stavo sperando che saresti tornata qui.”

“Congratulazioni per la vittoria.” Dissi, sedendomi vicino a lui invece di stare lì impalata a disagio.

“Sai che non avrei potuto farlo se non ci fossi stata.”

“Oh, smettila di provare a farmi sentire speciale.” Dissi mentre alzavo gli occhi al cielo.

“Beh te sei speciale, per me.”

“Sei estremamente sdolcinato, lo sai questo, vero?” Dissi, scuotendo la testa a destra e sinistra,

“Lo so benissimo.” Disse, con un sorriso che arrivava fino alle orecchie.

Concentrati Leah.

“Quindi, ho visto Nikolai e altri uomini uscire da qui, cosa volevano?” Il mio tono suonò neutrale, come sperai facesse.

“Sono solo passati per darmi la mia vincita.” Harry alzò le spalle, rendendo la bugia più evidente di quanto pensassi.

“Perché non ne sei felice?”

“Non c’è alcun senso ad avere molti soldi se non hai nulla per cui spenderli.”

“Dalli in beneficenza o qualcosa del genere.” Suggerii, ricordando quando avevo sei anni e diedi tutti i miei risparmi ad una famiglia affidataria locale. E’ stata una sensazione incredibile e una bella cosa di cui vantarsi.

“Ne ho dati molti, probabilmente più di quanto avrei dovuto, ma ne ho bisogno per il futuro, sai?”

Harry prese la mia mano nelle sue con cautela, facendo uscire un profondo respiro. “Stai bene?” Chiesi esitante.

“Sì, perché non dovrei?” Harry chiese ridacchiando.

“Sembri stressato da qualcosa. So di non esser brava con le persone, ma posso dire che c’è qualcosa che non va, Harry.”

“C’è molta pressione da parte di Nikolai per farmi allenare di più e migliorare. E’ davvero una scelta difficile per me.”

“Hai ancora tempo per decidere, assicurati solamente di farmi sapere il verdetto.”

“Sarai senza dubbio la prima.”

Harry mise le sue gambe sulla panchina,mettendosi a cavalcioni quindi eravamo a pochi centimetri di distanza. Le sue mani si alzarono, accarezzando la mia guancia prima di avvicinarsi e pressò le nostre labbra insieme. Una sensazione profonda assunse il controllo di tutto il mio corpo mentre la stanza sembrava diventare estremamente calda. Le mie mani trovarono la loro strada verso i ricci di Harry, tirandoli e facendolo gemere sommessamente.

“Continua a farlo.” Bisbigliò appena prima di far combaciare le nostra labbra insieme ancora. La sua lingua si mosse insieme alla mia con una tale facilità che sembrava lo avesse fatto un milione di volte prima.

“Harry c’è- Oh Gesù! Perché devo sempre arrivare nei momenti peggiori.” Niall balbettò prima di uscire dalla stanza degli armadietti. Harry rise semplicemente contro le mie labbra prima di allontanarsi.

“Ci vediamo domani?” Chiese, sebbene sapesse già la risposta.

“Domani mattina presto.” Dissi prima di dargli un ultimo bacio lasciando la stanza. Niall era appoggiato al muro appena fuori la porta, facendomi un cenno quando camminai oltre prima di andare dentro.

Casey mi stava aspettando dentro la sua macchina, sorridendo maliziosamente mentre entrai.

“I tuoi capelli sono un po’ in disordine Leah.” Disse facendomi l’occhiolino, le mie guance diventarono calde mentre misi i ciuffi ribelli al loro posto.

-

Non successe molto durante la settimana successiva, solo lezioni.

E Harry.

Persino quando eravamo seduti in classe, la sua mano si piazzava sempre pericolosamente sulla mia coscia, non potei evitare di pensare a come era incluso in ogni mio singolo pensiero.

Fortunatamente, non mi distraeva abbastanza da svolgere il compito per il professor Baldwin solo per essere dimessi poco dopo.

“L’unica cosa divertente di questa classe è vederti.”

“Beh, sono contenta di esser più divertente di una lezione.”

“Sai cosa voglio dire!” Entrambi ridemmo, solo per essere interrotti dal telefono di Harry squillasse.

“Scusa, devo rispondere.” Harry chiese scusa prima di mettere il telefono al suo orecchio. Borbottò attraverso di esso, facendomi ascoltare un pezzo della conversazione.

“Sì, ti incontrerò lì. Verso le otto mi va bene, sarò da solo.” Harry disse prima di chiudere la chiamata e sospirare.

“Va tutto bene?” Chiesi una volta che il suo telefono fu messo via.

“Era Niall, vuole uscire stanotte.” Harry mi diede un piccolo sorriso.

Se non avessi sentito la conversazione, avrei potuto credere che Harry stesse dicendo la verità, ma qualcosa nei suoi occhi mi diceva che non era vero.

Stasera, potrei dover fare un viaggio segreto.

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'Suspiria' di @Imjustvi

'Dear Diary' di @aliceanna12

camouflage ◆ h.s. [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora