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Passarono tre ore prima che Harry finalmente camminò verso di me. Ora indossava una felpa viola e un beanie grigio.

“Scusami se mi ci è voluto così tanto, Leah. Il mio allenatore va sempre avanti per quattro ore dopo i combattimenti.” Disse con occhi supplichevoli.

“Va bene, sono solo sorpresa che non mi sono addormentata, onestamente.”

“Anch’io, Casey è già andata via?” Chiese mentre si sedette sulla sedia di plastica di fianco a me.

“Sì, aveva un sacco di compiti, comunque volevo parlarti da sola.”

“Segretamente, stavo sperando lo stesso, ma non dire a Casey che ho il presentimento che i suoi urli potrebbero arrivare un’ottava più in alto.” Entrambi ridemmo, la risata di Harry suonò così magnifica che avrei potuto registrarla e ascoltarla all’infinito e nessuno potrebbe mai stancarsi di quel suono.

“Vuoi andare a fare uno spuntino?” Chiese grattandosi la nuca.

“La pizza mi sembra perfetta.” Dissi quasi subito.

“Andiamo.” Harry si alzò, porgendomi la sua mano che presi con gratitudine.

Quando le nostre mani si unirono, Harry mi accompagnò verso la sua Range Rover.

Entrambi entrammo, Harry immediatamente accese l’aria calda e la radio. Un ritmo familiare cominciò ad uscire dalla radio ma non mi ricordai il nome.

“Come si chiama questa canzone? E’ davvero bella.” Chiesi ad Harry dando colpetti alla console con le mie dita.

Harry fece comparire le fossette prima di rispondere. “E’ Pompeii dei Bastille, una delle mie preferite.”

Restai in silenzio, non sapendo cos’altro dire. Harry sembrava d’accordo  mentre canticchiava silenziosamente la canzone.

“Eccoci. La miglior pizzeria vicino al campus.” Harry disse quando ci fermammo in un piccolo ristorante.

Quando entrammo nel piccolo ristorante un’insegna fatta di neon appesa dietro una delle finestre catturò la mia attenzione. ‘La miglior pizza americana!’ Risi mentre la lessi, anche Harry la notò e scosse la sua testa.

“Non mi sono mai piaciuti i falsi annunci.”

“Nemmeno a me, dicci la verità e basta.” Aggiunsi quando entrammo dentro il piccolo ristorante. Harry chiese alla cameriera un tavolo per due e ci sedemmo immediatamente.

“Quindi, immagino che potremmo condividere una pizza, um, sempre se tu lo vuoi.” Harry disse nervosamente.

L’Harry nervoso era senza dubbio la parte più tenera di lui. Dopo un po’ di minuti di dibattito, decidemmo finalmente per la pizza alla diavola invece di quella completamente farcita, dato che avevo un forte odio per i funghi. La cameriera finalmente tornò e Harry ordinò per noi, facendomi l’occhiolino una volta che finì rendendo le mie guance rosse.

“Come ti sta andando l’università?” Harry disse, provando a fare conversazione.

“In realtà molto bene, ho fatto più amicizie quest’anno che tutti gli anni di liceo messi insieme.”

Harry mi guardò con occhi tristi, scuotendo la sua testa. “Sei una persona fantastica, non capisco come nessun’altro lo abbia visto.”

“Beh, avevo un sacco di brufoli e indossavo le gonne scozzesi ogni giorno. Non avrei potuto avere amici con me.”

“Penso ancora che tu fossi bellissima.” I suoi occhi verdi arsero nei miei con una convinzione tale che dovetti distogliere lo sguardo.

Grazie a Dio la pizza arrivò appena subito le sue parole, ringraziai la cameriera prima di mangiare fino a quando il mio stomaco non fosse pieno. Harry ed io facemmo piccoli discorsi durante il pasto, amavo il modo in cui facevamo conversazione così facilmente. Entrambi condividemmo molti commenti sui libri, film e musica.

“La pizza era veramente deliziosa.” Dissi mentre entrammo nella sua Range Rover nera.

“Sì, ho un buon gusto per i posti dove si può prendere la pizza.”

“Posso farti una domanda?” Chiesi timidamente.

“Qualunque cosa.” Disse dopo un momento di riflessione.

“Perché combatti? Intendo, non penso che tu sia il tipo, sembri… non arrabbiato?”

Rise un po’, ho detto qualcosa di imbarazzante?

“Combattere è un modo per buttare la mia rabbia fuori e in tutta onestà mi fa guadagnare una cazzata di soldi. Le lezioni del college sono già pagate grazie a tutti i combattimenti che ho vinto, e le persone da tutte le parti vengono in città per vedermi combattere, è davvero una cosa incredibile. So che la mia risposta è banale, ma combattere è una delle cose in cui sono davvero bravo, e avere qualcosa in cui hai successo ti incita a non mollare.”

“Anche se ti fai male?”. Chiesi. Solo il pensiero di Harry che viene picchiato mi fa sudare le mani.

“Anche se mi faccio male. Il mio allenatore continua a dirmi che potrei farlo professionalmente, ma non sono ancora sicuro. E’ un grande passo se decidessi di farlo.”

Spero che tu non lo faccia perché dopo dovresti lasciarmi. Pensai, non permettendo alle parole di uscire.

“Leah? Terra chiama Leah!” Harry schioccò le sue dita avanti alla mia faccia, portandomi alla realtà.

“Scusa, avevo la testa da un’altra parte, cosa hai detto?”

“Siamo al tuo appartamento.” Disse con un sorriso, più come uno da presa in giro che altro. Guardai fuori dal finestrino e infatti eravamo fuori dal mio appartamento.

“Sembra che ci siamo.”  Dissi, chiaramente ancora stordita. “Ci vediamo domani?” Dissi ad Harry mentre cominciai ad aprire la porta.

“Aspetta!” Prese il mio braccio, fermandomi dall’uscire dal veicolo. Girai lo sguardo per trovarlo nervoso, davvero nervoso se i miei occhi lo stavano esaminando correttamente.

Tossì prima di parlare. “Buona notte.”

“E’ tutto?” dissi con una risata di scherno. Finalmente rilasciò la sua presa e uscii dalla macchina. Harry mi diede un saluto prima di andare via.

Un pensiero mi venne in mente mentre la sua macchina diventò un ricordo distante, perché era così nervoso? So che posso mettere le persone a disagio, ma mai nervose.

Qualunque fosse stato il motivo per cui Harry ebbe reagito così, avevo intenzione di scoprirlo.

A/N: Come promesso ho aggiornato aw

FIRST OF ALL: Grazie mille. Abbiamo raggiunto 100 e passa voti e quasi 1000 visualizzazioni. Grazie di cuore. Io mi impegno tantissimo per tradurre e sono felice che vi piaccia e che votiate.

Vorrei anche chiedervi di passare da alcune traduzioni che io stessa leggo e che hanno davvero pochissime visualizzazioni, cosa che trovo abbastanza ingiusta dato che una persona si spacca il culo per tradurre e poi non viene cagata.

'Again' di @cuphaz

'Under' di @hobisognodiharryx

P.S. Vi ricordo inoltre che io stessa sto traducendo un'altra fanfiction, si chiama 'Drifter' potete trovarla sul mio profilo.

camouflage ◆ h.s. [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora