Tutti noi decidiamo di usare un nome in codice per poter comunicare tramite auricolare. Williams e Vaults rimangono a terra mentre noi ci dirigiamo all'hangar per poter salire sul jet diretto a Bagdad. "Wesson!" qualcuno mi chiama mentre rifornisco le borse con le munizioni. È James. "Perché hai scelto questo nome in codice?".
"Perché sono abile con la pistola, e una Smith & Wesson fa faville tra le mie mani". Lo vedo soffocare una risata, divertito da qualcosa. "Oh, non credevo di aver detto una barzelletta". "No, mi dispiace. È che mi risulta strano vederti in queste vesti. Da quando sei una spietata assassina senza codice morale?".
"Ce l'ho un codice morale, ancor prima che lo avessi tu. E invece il soldato perfetto di Fort Marshall, come ha fatto a finire in mezzo a questa comune plebaglia?". Avanza verso di me, porgendomi la sua pistola.
"Dopo aver lasciato il militare ho capito di voler dare la vita per le altre persone. Ho seguito un intenso addestramento, ho trascorso mesi e mesi nel poligono di tiro e sono diventato abbastanza bravo da ricevere un'approvazione dall'alto. Vaults mi ha trovato e mi ha preso sotto la sua ala". Per qualche secondo mi sembra sincero, ma poi rammento la sua fama tra i miei ex commilitoni. James scoppia in una risata. "Perdonami, non riesco a rimanere serio". Forzo un sorriso, liquidandolo con un commento velenoso.
Lo odiavo sei anni fa e lo odio adesso. Il solo pensiero che dovremo collaborare e fidarci l'uno dell'altro, mi fa venire l'orticaria. Bridget ha scelto il nome in codice di Knife, Amber si chiamerà Caterpillar.
Fred, che è uno dei mercenari di Vaults a saper usare i fucili, decide di chiamarsi Puckle Gun. Robert, abile con le pistole come me, si chiamerà Glock mentre James ha scelto il nome di Ghost. Ho voluto chiedergli i particolari riguardo questa scelta, e lui mi ha risposto: "Sono bravo ad uscire e ad entrare da certi posti senza essere visto. Non so se mi spiego". Non sono voluta entrare nei dettagli, anche perché conoscendolo mi avrebbe rifilato qualche racconto che non vorrei mai ascoltare. Fred pilota il caccia multiruolo, mentre noi altri sediamo sul retro aspettando di atterrare a Bagdad. James mi sta difronte, lo sguardo languido come se volesse dirmi qualcosa.
"Ci vorranno quasi nove ore, ragazzi" esclama Fred dalla cabina di pilotaggio. "Chiamami se hai bisogno di un copilota" risponde James. Sgrano gli occhi. "Sai anche pilotare un aereo?".
"Puoi dirlo forte. Ci sono tante cose che non sai di me, Jules. Quello che hai scoperto sei anni fa, è solo una minima parte delle mie infinite qualità". Bridget soffoca una risata. Immagino che lo odi anche lei adesso. "Temo che potrò scoprirle tutte quando saremo a Bagdad. Ti vedremo in azione". Robert siede accanto a lui e se la ride, difendendolo. "Non è davvero così. È una corazza che usa per poter ammaliare le donne". Amber mi cerca con gli occhi, ammiccando verso di lui.
"Credo che non funzioni, no" scuoto la testa, per fargli capire che non ha speranza. Con me sarebbe una storia persa in partenza. Scaccio questo pensiero. Non ha detto nulla al riguardo, ed io mi sto facendo congetture come al solito. Il sole tramonta e l'oscurità circonda l'aereo da caccia che ci sta portando in una terra straniera. Un posto in cui non sono mai stata. Gli occhi mi pizzicano, perciò mi stendo su una brandina addormentandomi quasi subito nonostante le turbolenze e la velocità con cui voliamo.
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𝐌𝐞𝐫𝐜𝐞𝐧𝐚𝐫𝐲 | 𝘚𝘦𝘣𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯 𝘚𝘵𝘢𝘯
ActionUna squadra d'azione viene mandata a recuperare una famiglia rimasta vittima di un tragico dramma. Scoprono quasi immediatamente che non si è trattato di un incidente ma di un attentato terroristico. La squadra si ritrova a collaborare con dei merce...