Le seguenti due settimane trascorrono lentamente, intanto che simulo le mie ricerche sulla vita privata di James. Agli occhi di Williams sto indagando, amicandomelo e collaborando con lui nelle missioni. In realtà io e James ci incontriamo abitualmente nel mio appartamento per poter trascorrere del tempo insieme. Mi ha dato modo di potermi fidare di lui ed io ho fatto la medesima cosa. "Allora, novità?" il maggiore mi richiama nel suo ufficio, trastullando al suo computer. Gli occhi rivolti verso lo schermo. "Hall non ha scheletri nell'armadio. Ho parlato con un suo ex collega che ora è sovrintendente all'FBI di Quantico. Descrive James come un perfetto soldato, capace di manipolare gli ostaggi e di sparare ad un bersaglio a distanza di sicurezza". Williams si gratta il mento, pigiando il dito sulla tastiera.
"Ottimo lavoro, Jules. Adesso posso farti vedere una cosa". Inserisce una delle pendrive rinvenute sull'isola nell'entrata USB del computer. Mi invita a raggiungerlo dietro la scrivania, mostrandomi un video e dei codici. "Cosa sono?".
"Algoritmi. Servono a concludere acquisti per conti fittizi". Gli rivolgo uno sguardo torvo. "Sono in contatto con una squadra di contrabbandieri messicani che abitualmente mi riforniscono di armi". Piano piano sento di non potermi fidare più di lei, finché non annuncia: "Chaz lavorava per me. Ho mandato io lui e i suoi uomini sull'isola a recuperare la scatola, nel caso voi non ci foste riusciti". Sgrano gli occhi, adirata e sconvolta. "Ho rischiato di morire quella notte. I tuoi uomini hanno rapito James". "E lui ha spezzato la schiena di Chaz e mandato i suoi uomini al creatore".
"Era inevitabile. Li hai messi contro le persone sbagliate" prima che me ne possa accorgere, Williams mi tira una sberla sulla guancia. È così violenta che mi fa storcere la mandibola. "Tu lavori per me, Worton. Solo perché sei il mio cecchino migliore, non vuol dire che non potrò liberarmi di te quando lo riterrò necessario". Per la prima volta lo vedo sotto una luce diversa. Lo guardo per quello che è davvero. "Adesso torna dal tuo amico e cerca di scoprire di più sul suo conto". "Perché le importa tanto?" inizio a dire, strofinando la mano sulla guancia lesa. "Ha paura che gli si potrebbe ritorcere contro?".
"Quello è solo un ragazzino viziato, che un vecchio amico mi ha chiesto di tenere d'occhio. Vaults si fidava, ma io non posso fare altrimenti". Tira la sedia verso la scrivania, tornando con gli occhi sul computer. "Avvisa tu Bridget e Amber. Domani vi aspettano a Mosca".
"E gli altri?". Williams scuote la testa, gesticolando. "Non sono fondamentali per questo tipo di missione". Lascio il suo ufficio, raggiungo il parcheggio e salgo in sella alla mia moto. James è davanti alla mia porta. Le mani infilate nelle tasche del giubbotto. Appena mi vede, scatta in avanti. "Cosa ti è successo alla guancia?".
"Sono inciampata sul marciapiede" dichiaro, inserendo la chiave nella serratura. "E il marciapiede sembra avere un ottimo gancio destro". Non posso nascondergli nulla. A volte dimentico con chi ho a che fare. Mi segue in casa, sfilandosi il giubbotto. "Allora? Non vuoi dirmi chi è stato?". Mi volto verso di lui, portandomi una mano nei capelli. "È stato Williams, d'accordo?".
STAI LEGGENDO
𝐌𝐞𝐫𝐜𝐞𝐧𝐚𝐫𝐲 | 𝘚𝘦𝘣𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯 𝘚𝘵𝘢𝘯
ActionUna squadra d'azione viene mandata a recuperare una famiglia rimasta vittima di un tragico dramma. Scoprono quasi immediatamente che non si è trattato di un incidente ma di un attentato terroristico. La squadra si ritrova a collaborare con dei merce...