6. 𝑶𝒄𝒄𝒉𝒊 𝑪𝒐𝒎𝒆 𝑪𝒂𝒕𝒆𝒏𝒆

332 21 5
                                    

Parole: 2658

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

*9 𝙼𝙴𝚂𝙸 𝙿𝚁𝙸𝙼𝙰*


8 𝙵𝚎𝚋𝚋𝚛𝚊𝚒𝚘 | 5:30 | 𝚃𝚘𝚔𝚢𝚘, 𝙶𝚒𝚊𝚙𝚙𝚘𝚗𝚎
𝚁𝚘𝚞𝚐𝚎 𝙽𝚞𝚒𝚝'𝚜 𝚃𝚊𝚟𝚎𝚛𝚗

"𝚂𝚒𝚕𝚎𝚗𝚌𝚎 𝚛𝚒𝚗𝚐𝚒𝚗𝚐 𝚒𝚗𝚜𝚒𝚍𝚎 𝚖𝚢 𝚑𝚎𝚊𝚍
𝙿𝚕𝚎𝚊𝚜𝚎, 𝚌𝚊𝚛𝚛𝚢 𝚖𝚎 𝚑𝚘𝚖𝚎"

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

(𝑇/𝑛)'𝑠 𝑃𝑂𝑉

Per tutto in tempo ho lavorato nella più totale ansia e si capiva perfettamente dal modo barbaro in cui lavoravo...
Ordini dimenticati.
Drink non appuntati.
Lamentele a non finire.
Lavate di capo potenti.
Stavo rischiando di mettere a repentaglio entrambi i miei lavori o la mia stessa incolumità e ciò gravava il peso sulle mie spalle.
Le ore passavano con una lentezza straziante e l'impazienza iniziò a divorarmi dall'interno.
Dopo una lunga, lunghissima agonia portai -finalmente- a termine il mio lavoro e corsi subito a scusarmi con entrambi i miei capi, il mio comportamento era stato a dir poco inaccettabile ed eravamo solo al primo giorno.

-"Non c'è problema (T/c)! Ti sei fatta prendere un po' dall'ansia per questo nuovo lavoro, poi il tuo primo turno è stato abbastanza lungo e hai avuto poco tempo per abituarti. Davvero, non scusarti ma cerca di migliorare!" mi sorrise allegramente Gojo. Per un momento riuscii a sentire parte della tensione sparire e le spalle alleggerirsi.
Nanami semplicemente annuì con un microscopico sorriso e andò via, probabilmente era d'accordo con Gojo e riteneva inutile ripetere ciò che era stato già detto. Mi cambiai, salutai tutti e mi avviai a passo pesante verso il retro del locale sentendo nuovamente il peso della tensione -e di una serata estenuante- sulle mie spalle.
Era abbastanza buio e in un primo momento ero anche tentata dal pensiero di andarmene in quanto (al contrario di ciò che mi aspettavo) non c'era nessuno ad aspettarmi, ma una potente sensazione di essere osservata si insinuò nel mio petto quasi a volerlo schiacciare.

-"So che sei qui, esci e finiamola subito. Che bambinata tsk" sbuffai incrociando le braccia sotto al seno e guardando il corvino fare la sua comparsa.

-"Vedo che abbiamo un bel caratterino bimba, non mi aspettavo di meno dalla famosissima Silent No-..." mi avvicinai e gli tappai velocemente la bocca con la mano.

-"Evita di sbandierarlo ai quattro venti idiota! Vai dritto al punto, odio i giri di parole" tolsi lentamente la mano e ripresi a guardarlo negli occhi, era diventata una vera e propria gara di sguardi e mai mi sarei fatta battere da un bellimbusto che si credeva chissà chi.

-"Impaziente eh? Va bene, tu puoi aiutare me tanto quanto io posso aiutare te" disse solamente lasciandomi nella più totale confusione.

-"Di che parli, spiegati" lo incitai notando quanta poca voglia avesse di aprire nuovamente bocca, questa volta fu lui a sbuffare.

-"A me serve un posto in cui stare di tanto in tanto senza spendere milioni come in 'sto locale in cui lavori, a te serve una protezione. Mi sembra uno scambio equo no?"

-"Protezione? A me? E poi vuoi che ti trovi una casa? Ma ti pare che sia così ricca da permettermi di farlo? La paga della mia agenzia non basta per far campare me, figurati qualcun altro"

-"Ho saputo che alcune persone hanno scoperto la tua identità e hanno provato ad ucciderti, io sono qui solo per impedirlo... E no, non mi devi trovare una casa. A buon intenditor poche parole" rispose facendomi l'occhiolino, al che sbiancai.

𝐴𝑟𝑐𝑎𝑑𝑒~ Dabi X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora